Ladispoli, impresa monumentale al ‘Quinto Ricci’: Aprilia battuto 1-3 e Alessio Salvato assoluto eroe di giornata

Ladispoli, impresa monumentale al ‘Quinto Ricci’: Aprilia battuto 1-3 e Alessio Salvato assoluto eroe di giornata

La bellezza e la crudeltà di questo sport sono probabilmente tutte racchiuse in questa partita. Al ‘Quinto Ricci’ l’Aprilia attacca, crea, spreca tante occasioni (tra cui un rigore), va in vantaggio ma al 90’ il punteggio è di 1-3 per il Ladispoli.

I biancocelesti, reduci da due vittorie consecutive con Torres e Latina, si presentano all’appuntamento senza Olivera (in tribuna, risparmiato verosimilmente per la gara di domenica con l’Albalonga) e con Corvia inizialmente in panchina, disposti in campo col 4-2-3-1 con Lillo e Titone larghi e Vasco a supporto di Russo, mentre dall’altra parte Bosco lascia fuori a sorpresa Cannizzo e Tollardo e lancia il 4-3-1-2 con La Rosa dietro a Cardella e Camilli.

In avvio l’Aprilia parte subito col piede sull’acceleratore e dopo un tentativo di Camilli sventato coi piedi da Saglietti al 5’, comincia subito l’assedio al fortino rossoblù. Al quarto d’ora Russo si presenta tutto solo davanti ad Alessio Salvato sugli sviluppi di un tiro deviato di La Penna, ma calcia addosso al portiere ospite, il quale comincia così il suo personalissimo show che lo porterà ad essere il migliore in campo a fine partita. Passa un minuto e l’ex Pescara serve Lillo ancora una volta solo in area, questa volta è Mastrodonato in scivolata disperata a salvare i suoi. Al 23’ è il turno di Titone, che approfitta di un liscio di Gianluigi Salvato e calcia a botta sicura da due passi, trovando sulla sua strada un altro riflesso miracoloso di Alessio Salvato, che a mano aperta devia in angolo. Il Ladispoli ha un sussulto al 27’ con Cardella che stacca alla grande su un cross pennellato di La Rosa dalla destra e va a scheggiare il palo alla sinistra di Saglietti, poi sarà un monologo dell’Aprilia fino al duplice fischio. Le Rondinelle si ripresentano alla conclusione con Titone, che dopo un bel numero sulla destra calcia troppo debolmente col sinistro e non mette paura a Salvato. La svolta del match potrebbe arrivare al 44’ con Russo scatenato in area che viene atterrato da Andrea Sganga e Gallitano e che si procura il calcio di rigore sotto gli occhi del direttore di gara Bonacina. Dal dischetto va Titone col destro ad incrociare, ma Alessio Salvato è prodigioso e neutralizza la conclusione concedendo soltanto calcio d’angolo. Nel finale di prima frazione ci prova per l’ultima volta l’Aprilia con Vasco, servito alla perfezione da Russo, che schiaccia di testa ma trova ancora il riflesso dell’estremo difensore ospite a mano aperta e lo 0-0 rimane dunque intatto fino al duplice fischio.

La ripresa si apre con un botta e risposta fulmineo tra Russo e Cardella, ma il primo trova solo i guantoni di Salvato e il secondo sfiora il palo alla sinistra di Saglietti. La situazione sembra impossibile da sbloccare e allora Feola cerca di dare la scossa ai suoi al 55’ inserendo Corvia al posto di Vasco, passando di fatto a un iper-offensivo 4-2-4. Scelta azzeccatissima perché dopo appena tre minuti dal suo ingresso e al suo primo pallone toccato, l’ex centravanti di Roma, Siena e Lecce porta in vantaggio i biancocelesti sfruttando alla perfezione l’assist al bacio di Lillo e mandando in estasi il Quinto Ricci a due passi dalla linea. Sembra una gara in discesa per i padroni di casa ma al 65’ succede l’impensabile: Manuele Sganga fa partire un cross apparente innocuo dalla trequarti sinistra, Saglietti viene disturbato dal sole e non riesce ad agguantare il pallone, che si infila beffardo in rete dopo il tocco del palo, concedendo di fatto agli ospiti l’insperato pareggio. L’Aprilia accusa il colpo e dopo un tentativo alto di Camilli dalla distanza, va addirittura sotto: Cardella fa a sportellate in area, spizza un pallone vagante di testa e viene tramortito in uscita da Saglietti. Per Bonacina non ci sono dubbi: secondo penalty di giornata, questa volta per gli ospiti. Dal dischetto Cardella calcia col mancino e fa 1-2, con Saglietti che intuisce, ma non riesce a respingere. Nel finale l’Aprilia prova con le residue forze l’assedio, ma la stanchezza e la botta psicologica di una partita dominata e improvvisamente ribaltata si fanno sentire. Al 95’ infatti, con tutta la squadra biancoceleste sbilanciata in avanti, De Fato va da solo in ripartenza palla al piede per 40 metri e serve Cardella, il quale con grande lucidità realizza indisturbato la rete dell’1-3 che fa esplodere tutta la panchina e chiude di fatto il match.

Gara surreale al Quinto Ricci, con l’Aprilia che cade per la prima volta in casa dopo un dominio pressoché totale nei 90’ e rimane ferma a quota 13, in attesa della difficilissima trasferta di domenica con l’Albalonga. Tre punti di platino invece per il Ladispoli, che dopo l’SFF Atletico miete un’altra vittima illustre a domicilio e sale a quota 8 in classifica e può preparare con più serenità lo scontro casalingo di domenica dove all’Angelo Sale arriverà la Vis Artena di Punzi.

Menzione speciale per l’estremo difensore dei rossoblù, Alessio Salvato (classe 2001), autore di una prestazione monumentale e di una parata, quella in occasione del penalty di Titone, che gli vale oltretutto la nomina di para-rigori, dopo il secondo tiro dal dischetto stagionale parato (il primo a Palmas del Sassari Latte Dolce).

 

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