L’Eccellenza dopo un mese: Impressioni di Settembre (e di un pizzico di Ottobre)

L’Eccellenza dopo un mese: Impressioni di Settembre (e di un pizzico di Ottobre)

Il primo mese di campionato non può chiaramente che essere una spia.

Lungi dal rappresentare un valore oggettivo e dall’essere costituzionalmente indicativo di quanto potremo vedere in seguito, perchè ben altri saranno gli step temporali che dovranno esser presi in esame durante lo sviluppo del torneo, tuttavia questo primo mini-traguardo stagionale val bene una riflessione.

Il Girone A si sta dimostrando per quello che era stato ventilato alla vigilia: una sorta di rompicapo.

Complesso lanciarsi in pronostici su chi riuscirà a prevalere sugli altri dopo appena cinque partite dal via.

Durante la puntata di “Sport in Oro” andata in onda ieri pomeriggio, anche il direttore generale dell’Audace, Marco Guidi, uno che il massimo campionato regionale lo conosce come le proprie tasche e che ne conosce a menadito le asperità, ha saggiamente esortato alla cautela.

Bisognerà per lo meno attendere il mercato dicembrino per capire quali delle formazioni potenzialmente indicate per il successo finale avranno la capacità, anche economica, di mantenersi stabili fino al traguardo del 29 aprile prossimo venturo.

Al momento, nel Girone A nessuna squadra ha mantenuto la leadership per più di una settimana.

Sette giorni fa si celebrava la caparbietà dell’Eretum Monterotondo, oggi si elogia la compattezza del Città di Ciampino, tornato a guardare tutte le rivali in classifica dall’alto in basso come le accadeva nel biennio del doppio carpiato dalla Promozione alla Serie D.

Quella aeroportuale è una squadra che, forse colpevolmente, abbiamo trascurato nel comporre le solite griglie d’inizio stagione, ma tra le sue fila annovera ancora gente che mise il marchio su quella meravigliosa, doppia impresa di poche stagioni fa.

Sbagliato sottovalutare l’orgoglio di calciatori come Carnevali, Citro, Martinelli e Pedrocchi e la bontà di un comparto-under fatto di giovani che hanno già assaporato il gusto della Serie D.

Se il City potrà rinnovare gli antichi fasti, solo il tempo saprà dirlo.

Intanto, però, in vetta c’è la squadra di Granieri e questo è un dato di fatto ineludibile.

Al di là di quanto certificato dalla quinta domenica calcistica stagionale, ogni scenario è comunque possibile.

Pur perdendo il comando della classifica dopo una sola settimana, l’Eretum Monterotondo dispone di un organico di qualità ed ha un gran timoniere in panchina.

Il pari casalingo contro l’Astrea, formazione spigolosa e che pare aver fatto tesoro dell’esperienza dell’anno passato, può essere archiviato con soddisfazione dalle parti del Cecconi, perchè accresce la convinzione del buon lavoro svolto in estate dalla società ed alimenta il processo di crescita del gruppo di Perrotti.

La prima giornata giocata nel mese di ottobre si è rivelata generosa nei confronti dell’UniPomezia, che ha saltato a pié pari l’ostacolo-Real Monterotondo Scalo, soffiando su qualche nuvola presente nel cielo sopra via Varrone.

La squadra di Cangiano è in grado di vincerlo questo campionato.

A nostro giudizio, deve solo trovare quegli equilibri che in questa fase del torneo non possono che essere precari ed avere maggior fiducia nei propri mezzi quando si trova a giocare lontano dalla propria tana.

La prima fase del torneo ha riportato il sorriso anche ad Artena dopo le roventi polemiche relative all’inserimento nel gruppo nordico.

Sin qui la squadra di Punzi ha steccato solo al Cecconi, ma su tutti i campi ha ben impressionato e potrà certamente piantonare con continuità le zone nobili della graduatoria nel corso del campionato.

Se poi la Pro Calcio Tor Sapienza di Di Loreto si sta confermando la solita mina vagante di ogni stagione, il Ladispoli può e deve far meglio se vuole onorare quel ruolo da protagonista che in estate ha più volte preannunciato di voler ricoprire.

E la Cre.Cas.?

Bene, ma non ancora benissimo.

Sulla carta i palombaresi dispongono di un organico tra i più competitivi del girone, ma qualche sbavatura di troppo finora non ha permesso alla squadra di Scorsini di guardare più da vicino la cima della classifica.

Bene la solidità difensiva, benissimo il numero “zero” accanto al dato delle sconfitte subite, ma da una prima linea che contempla prime firme come Gallaccio e Bussi è lecito attendersi qualche acuto in più.

Troppi pareggi, in buona sostanza, ed è il limite che deve superare anche la Valle del Tevere se vuole tornare sugli standard della passata stagione.

Scaricamazza sta provando a “girare” un po’ gli interpreti, anche se le separazioni estive da colonne come Fiorentini, Tartaglione e Neri sembrano non essere state ancora metabolizzate appieno dalla squadra.

Pochi dubbi su quale sia la delusione di questa prima parte del campionato: al di là dell’ascrivibile alibi riferito all’esser matricola in questo torneo, tutti ci aspettavamo qualcosa in più dalla Monti Cimini.

Finora invece i viterbesi hanno sconfessato la scelta del tecnico, esonerando Oliva, ed incassato le dimissioni del ds Capretti.

Le non ancora perfette condizioni fisiche di Ceccarelli non giustificano lo scarso peso offensivo di una squadra che al momento si affida quasi esclusivamente alla vena di Giurato.

Bisogna lavorare, e duramente, per scalare la classifica e non attardarsi troppo in una porzione di classifica per la quale la squadra non è stata costruita.

Con tutti i rischi che potrebbero derivarne…

Il Girone B celebra invece il primato della Virtus Nettuno Lido, club nato in estate ma già surrogato dall’esperienza di gente come Zenga, Cesarini e Panicci che questa categoria la conoscono bene.

Probabilmente i tirrenici non riusciranno nell’impresa di vincere il torneo, ma siamo pronti a scommettere che lo chiuderanno tra le prime sei per la qualità della loro dirigenza e per la bontà di staff tecnico e squadra.

Il destino di questo campionato sembra già scritto: nessuno a sud del Campidoglio sembra poter fronteggiare le capacità economiche e tecniche del Pomezia che, assorbito il passo falso di Ciampino, ha rifilato sei gol al Roccasecca e quattro, in trasferta, al Formia, giusto per chiarire come stanno le cose.

Se mercoledì prossimo, in occasione del recupero infrasettimanale, Tajarol e compagni saranno capaci di domare il Latina Scalo Sermoneta, squadra in costante crescita nelle ultime settimane, scavalcheranno in un colpo solo ben cinque squadre e si sistemeranno al secondo posto ad una sola lunghezza dalla leader.

Difficile ipotizzare chi possa contrastare la società di patron Bizzaglia nel lungo periodo: troppe le frecce acuminate in dote a Gagliarducci, tentato dal ripetere il double di Albano Laziale.

In gara secca, però, c’è chi può riuscire nell’impresa.

Tra queste c’è sicuramente l’Audace, forte del suo entusiasmo, conscia del proprio valore e di quanto seminato nelle ultime stagioni.

Dopo due quarti posti consecutivi e senza le ingombranti competitor del recente passato, Greco ed i suoi entusiasti accoliti possono, anzi debbono essere considerati tra le più salde realtà di questo raggruppamento.

Se non fosse per le disavventure della Play Eur, partita espugnando Genazzano e finita con l’esonerare come l’anno passato il tecnico Luzardi, saremmo tentati di dire che l’attuale alta classifica contempla già quelle cinque squadre (le gradevoli eccezioni sono il Morolo e l’Insieme Ausonia, ndr) che erano pronosticate tra le migliori ai nastri di partenza.

Non sorprende la presenza del Team Nuova Florida, nè quella del Città di Anagni.

La prima poggia su una società giovane ma solida ed ambiziosa ed alla guida ha un tecnico giovane ma dalle ottime prospettive come Bussone, la seconda, al netto delle difficoltà di dover giocare momentaneamente lontano dal Del Bianco e del ritorno nella massima categoria regionale dopo anni di oscurantismo calcistico nella Città dei Papi, sotto traccia lavora per centrare la terza stagione consecutiva da incorniciare.

In coda spiace assai veder relegato all’ultimo posto un club come il Colleferro, perchè parliamo di una società che nel suo glorioso passato sfiorò persino la Serie B e che comunque, ricordi pionieristici a parte, ha scritto pagine indimenticabili nel grande romanzo del nostro calcio.

La speranza è che presto i rossoneri di Centra possano rialzare la testa e festeggiare la loro prima affermazione stagionale.

Augurio che chiaramente estendiamo anche alla Bricofer Casal Barriera, che si è immediatamente scontrata con le insidie di un torneo profondamente diverso da quella Promozione che per anni è stato il territorio di caccia abituale per l’undici di Pandolfi.

In coda è comunque tutto aperto, perchè la salvezza sembra l’obiettivo stagionale di almeno dieci squadre ed è probabile che la bagarre rimanga viva fino al prossimo aprile.