LUCIDI CARICA IL SERPENTARA: “VOGLIAMO METTERE LE RADICI TRA LE BIG DEL CALCIO LAZIALE”

LUCIDI CARICA IL SERPENTARA: “VOGLIAMO METTERE LE RADICI TRA LE BIG DEL CALCIO LAZIALE”

C’è grande fermento a Bellegra ed Olevano per lo storico esordio di domenica al Battista di Roccasecca (fischio d’inizio ore 11) nel massimo campionato regionale.

Reduce da una stagione entusiasmante e da un trionfo nel Girone C di Promozione a fronte di un serrato duello con il Cre.Cas. Città di Palombara, il Serpentara BellegraOlevano vive con trepidazione le poche ore che ormai lo separano dal match in terra ciociara.

Fabio Lucidi (nella foto al momento del rinnovo con il club in compagnia del presidente Luciano Ferro, di Walter Falanesca e del fidatissimo secondo Francesco De Angelis), confermatissimo in panchina, analizza serenamente obiettivi e condizione dei suoi.

 

Mister, siete pronti?

“Direi di sì, ormai è un mese che ci prepariamo con cura.

Vedo i ragazzi concentrati e carichi per l’esordio”.

Quale atmosfera si respira dalle parti del Savoia?

“C’è attesa, senza dubbio.

Noi dovremo essere bravi a capire fin da subito l’importanza che riveste per la società partecipare per la prima volta ad un campionato impegnativo come l’Eccellenza.

Dobbiamo esser degni di rappresentare al meglio l’orgoglio di due paesi all’esordio in categoria.

Metteremo in campo i nostri valori”.

Il viaggio del Serpentara comincia da Roccasecca.

Che gara sarà?

“Sicuramente difficile.

Negli ultimi anni loro hanno avuto cadute e resurrezioni grazie anche a Davide Mancone, al quale sono legato da una profonda amicizia.

Ora hanno cambiato molto, allestendo una squadra di buon livello.

Mi parlano molto bene sia del nuovo tecnico Nardone che della nuova società”.

Facciamo un passo indietro: cosa resta della grande gioia della festa-promozione di pochi mesi fa?

“Per me è una cosa superata.

E’ un ricordo bellissimo, ma ora bisogna voltare pagina e guardare al futuro.

Dalle mie parti si dice che il giornale di ieri serve solo a coprire il cestino dei rifiuti.

Ora noi tutti ci accingiamo ad affrontare un campionato duro e dovremo cercare di capirlo fin da subito”.

Subito dopo il successo dello scorso maggio, lei chiese alla società di preparare un campionato che non fosse semplicemente di transizione.

L’hanno accontentata?

“Sì, perchè con i due presidenti c’è condivisione, si è creato un rapporto importante con loro.

Il Serpentara vuole mettere le radici in questo torneo e per farlo occorre gettare basi solide.

La società sta lavorando duramente per migliorarsi e questo è un segnale importante per tutti”.

Lei sarebbe disposto a legarsi per più stagioni al Serpentara?

“Difficile affrontare discorsi del genere.

Di Ferguson ne conosco uno solo, tutti gli altri, me compreso, sono vincolati ai risultati.

Per filosofia non penso mai al di là dei prossimi tre giorni”.

Cosa si aspetta a livello personale da questa stagione?

“Parto dal presupposto che lavoro per cercare di vincere trentaquattro partite su trentaquattro.

Durante la settimana si lavora al massimo per raggiungere l’obiettivo, poi però capita che trovi una squadra più forte di te o un allenatore che te la incarta (testuale).

In realtà, l’allenatore ha sempre un’importanza relativa.

Sono sempre i giocatori a determinare le partite”.

Il vostro mercato è chiuso?

“Al 90% la squadra è fatta, ma restiamo comunque vigili.

Non ci dispiacerebbe aggiungere un tassello a centrocampo per avere un’alternativa di livello in tutti i ruoli.

Se capiterà l’occasione giusta, la valuteremo.

La nostra ricerca non sarà comunque spasmodica e soprattutto rispetterà i parametri imposti dal club”.

Più di qualcuno vi assegna il ruolo della possibile sorpresa del torneo.

Vi spaventa o vi gratifica la cosa?

“Ho letto i pronostici che hanno reso gli addetti ai lavori e mi ha fatto piacere riscontrare stima nei confronti del Serpentara.

Vorremmo esserlo ma nei fatti e non sulla carta.

Lavoreremo per questo”.

Chi vede favorito per il Girone B?

“Guardando il mercato e leggendo le rose, mi pare che Cassino, Albalonga e Colleferro abbiano qualcosa in più delle altre”.

Ed il Serpentara?

“Noi facciamo parte di una seconda fascia che comprende almeno otto squadre.

Sarà un campionato durissimo, ma faremo la nostra parte”.