Da ormai tre settimane lavora incessantemente al fianco di Mario Palazzi per cercare di regalare un po’ di ossigeno alla Lupa, che nonostante i risultati non le sorridano rimane aggrappata con le unghie e con i denti alle sue speranze di inseguire i play out, dimostrando di essere viva e di avere voglia di continuare a lottare per non dover salutare anzitempo il calcio professionistico.
Mirko Conte, alle spalle un passato da giocatore e davanti a sé un futuro seduto in panchina, è il braccio destro di Mario Palazzi, che lo ha voluto con sé nel momento in cui è stato chiamato a guidare la Lupa. Ed è proprio lui a tracciare un bilancio della situazione alla vigilia della gara contro il Messina. Lui che la maglia del Messina l’ha indossata per alcuni mesi nella stagione 2004-2005, lui che ai tifosi giallorossi ha regalato un dispiacere quando, con la maglia della Sampdoria, con un suo gol condannò i siciliani alla retrocessione regalando ai suoi la salvezza. Era il maggio del 2002:
“Di gol in carriera non ne ho fatti molti”, commenta Conte, “ma quello contro il Messina lo ricordo bene soprattutto perché ci
giocavamo la salvezza proprio contro di loro, e quella rete ha inciso notevolmente sul futuro del club blucerchiato: proprio in quell’anno la proprietà sarebbe passata da Mantovani a Garrone, e mantenere la categoria era fondamentale per la storia della società. Per quanto riguarda invece la mia esperienza da giocatore con il Messina, quei sei mesi li ricordo con tanto orgoglio: era il primo anno in serie A della società siciliana, siamo arrivati sesti in classifica, abbiamo vinto contro il Milan a San Siro e ci siamo tolti grandi soddisfazioni. Sicuramente, anche se non è durata a lungo è un’esperienza che ricordo con particolare affetto”.
Sabato, però, i giallorossi saranno gli avversari della Lupa, in una partita che (come tutte quelle che ci saranno da qui alla fine del campionato) ha già il sapore di “dentro o fuori” per la squadra di Palazzi.
“Sono ormai quasi tre settimane che siamo qui”, continua Mirko Conte, “e credo sia abbastanza evidente il fatto che la squadra sia viva e che voglia provarci fino alla fine. Abbiamo affrontato due trasferte difficili con Paganese e Foggia, due squadre probabilmente più attrezzate di noi sul piano tecnico, ma indipendentemente da questo stiamo vedendo una risposta positiva della squadra nel percepire e nell’apprendere ciò che vogliamo trasmettere loro per cercare di venir fuori da questa situazione. Al di là della questione tattica o tecnica, sono convinto che sia soprattutto una questione di mentalità. I risultati possono dare il termometro della squadra, e i numeri parlano chiaro: questa ha vinto solo una partita, ha subito tanti gol e ne ha segnati pochi, e forse l’abitudine a perdere in questo momento è la cosa più difficile da sradicare. È per questo che sabato dobbiamo cercare di conquistare una vittoria per cercare di invertire la rotta dal punto di vista mentale e da quello della classifica, che poi è la cosa più importante da qui alla fine del campionato”.
A rendere più difficili le cose ci sarà il Messina, una squadra costruita per vincere che vanta nel suo organico giocatori di grande valore. Nessuna paura, però, perché la Lupa dovrà fare la sua partita, per continuare a credere in una rimonta per molti ormai impossibile:
“Non ci sono dubbi che quella di sabato sarà una partita difficile”, conclude Conte. “Quella di Di Napoli è una squadra tosta, fisicamente molto forte, che per di più è reduce da una sconfitta e vorrà riscattarsi dopo l’ultimo risultato negativo. Mentalmente affrontano una situazione diversa dalla nostra, perché a livello di classifica sono abbastanza tranquilli, non hanno pressioni, saranno liberi di testa e potranno giocare la partita in modo sereno. Lo stesso non può dirsi di noi, che dovremo cercare di vincere a tutti i costi, e di conseguenza dovremo avere più motivazioni di loro. Ogni partita sarà una finale per raggiungere questo obiettivo che per molti è quasi sfumato, se non del tutto, ma per noi è ancora vivo: per questo, soprattutto per questo, la partita contro il Messina sarà per noi determinante”.
Ufficio stampa Lupa Castelli Romani