MARCO BELLI, DS CERTOSA: “E’ STATO UN ANNO FANTASTICO”

MARCO BELLI, DS CERTOSA:  “E’ STATO UN ANNO FANTASTICO”

A cura di Cristiano Amalfitano

È una stata una piacevole chiacchierata, più che un’intervista, nella quale si è parlato a 360° del mondo Certosa. Col DS Marco Belli abbiamo ripercorso quattro anni di storia neroverde, passando dai provinciali all’elite fino alla collaborazione con la Fiorentina.

Non potevamo non iniziare col chiedere quale fosse il bilancio di questa stagione: “Direi ottimo. Meglio di così non poteva sicuramente andare. Abbiamo ottenuto la salvezza con i tre gruppi di elite che avevamo (Allievi, Giovanissimi e Giovanissimi Fascia B, ndr) e abbiamo conquistato la promozione con la Juniores e gli Allievi Fascia B. Questi due gruppi – prosegue il DS – erano stati costruiti per cercare di vincere. Con la Juniores avevamo un gruppo che con i ’96 veniva da 4 campionati vinti in passato, con 13 ragazzi che sono cresciuti nella nostra scuola calcio, rinforzati dall’innesto di alcuni ’95. Sono stati due campionati che abbiamo condotto quasi sempre in testa, ma dove non sono mancate le difficoltà. Con la Juniores avevamo il San Lorenzo sempre molto vicino, a soli 2 punti e un piccolo passo falso nelle ultime otto gare poteva costarci caro. Anche con gli Allievi abbiamo avuto un momento di calo, quando sotto Natale il De Rossi ci ha scavalcato in classifica”.

Con questi due successi, il Certosa è una delle poche società a potersi fregiare dell’elite in tutte e cinque le categorie del settore giovanile. Un percorso lento, iniziato circa quattro anni fa: “Quando sono arrivato al Certosa, circa quattro anni fa avevamo praticamente tutte le squadre che militavano nei provinciali, ad eccezione dei Giovanissimi Fascia B che avrebbero disputato il campionato regionale. Con tutti i soci della società (il Presidente Quatela,Laureti, Bordacconi, Ranalli, Antico e Perrone) avevamo stabilito un programma decennale e invece abbiamo bruciato le tappe, arrivando a tali risultati in soli 4 anni. È stato un percorso difficile – continua MB -. Il campo, omologato per la serie D, ci ha dato una grossa mano, ma adesso arriva il difficile. Dobbiamo consolidare quello che abbiamo raggiunto”.

Per consolidare però c’è bisogno di programmazione e attenzione, cose che al Certosa non mancano: “Abbiamo delle ottime basi e sono convinto che faremo bene. Quest’anno per noi è stato importantissimo con le tre squadre in elite. Abbiamo fatto esperienza in campionati dove la concentrazione, il ritmo e la qualità sono molti alti. Ma soprattutto si è creato tra i ragazzi un senso di appartenenza molto forte”.

Il discorso non può ovviamente non scivolare sulle tre categorie che hanno giocato il campionato di elite, partendo dai Giovanissimi 2000, che hanno dato vita ad un testa a testa col Pro Roma, risolto con la vittoria del Certosa al “Vittiglio” per 6-3: “Questa squadra ha una storia molto particolare. Pensavamo di non fare l’elite e invece siamo stati ripescati. Avevamo costruito una rosa per giocare un campionato regionale e invece ci siamo ritrovati catapultati a giocare un campionato più difficile per bambini che sono praticamente usciti dalla scuola calcio. Abbiamo fatto degli innesti, ma dato il campionato di altissima qualità e le tre retrocessioni dirette, era importante vincere gli scontri diretti come quello del “Vittiglio”, che era fondamentale. Ma la salvezza l’abbiamo ottenuta solo all’ultimo respiro contro l’Albalonga, trovando il gol solo all’ultimo. Delle tre salvezze è forse la più bella, perché fatta da una matricola. I ragazzi sono cresciuti tantissimo e alla svelta per giocare un campionato che non ti aspetta”.

Passiamo così ai classe ’99, che si sono salvati attraverso un playout, complicandosi forse un po’ troppo la vita quando invece sembrava fatta: “Ero convinto che potevamo fare di più. Abbiamo pagato il fatto che i ragazzi venivano da un campionato regionale, lasciando per strada punti pesanti per mancanza di esperienza, come quando con Romulea, Tor di Quinto o Lodigiani abbiamo subito gol in pieno recupero. L’errore è stato quello di pensare di aver ottenuto la salvezza e ci siamo bloccati, venendo sconfitti all’ultima giornata con la già retrocessa Albalonga. Ho avuto paura per il playout, avevamo alcuni giocatori fuori per squalifica e la partita secca può nascondere molte insidie e invece è andata bene”.

Dopo due salvezze da batticuore, con i ’97 il DS ha potuto vivere una stagione più tranquilla: “La squadra ha avuto un’ottima partenza, tanto che dopo la gara col San Lorenzo eravamo addirittura intorno al 5° posto in classifica. Poi però anche qui ci siamo bloccati perdendo punti per strada, anche se non siamo stati mai invischiati nella zona playout. Delle tre è sicuramente stata la salvezza più tranquilla”.

In casa Certosa non si celebra solo il presente, ma anche il futuro, che è a forti tinte viola. È nata infatti una forte collaborazione con la Fiorentina: “Ci ha convinto il progetto della società viola, una delle migliori a livello giovanile. Serio ed importante e su basi tecniche. Alcuni ragazzi sono anche andati da loro e – continua Marco Belliabbiamo diverse iniziative in divenire con loro. Il 14 giungo ad esempio verranno a giocare da noi con le formazioni 2001 e 2002, mentre alcuni nostri bambini della scuola calcio sono andati a visitare Coverciano.”

Chiusa la stagione, è ora di pensare alla prossima, con la composizione dei nuovi quadri tecnici: “La Juniores sarà ancora affidata a Cristian Ranalli che ha vinto il campionato Regionale. Gli Allievi Elite li seguirà Daniele Laureti e per gli Allievi Elite FB ci sarà Stefano Torretti, il mister che ha vinto i Regionali. Per quanto riguarda i 2001, il gruppo sarà affidato a Giuseppe Santoro, che da metà anno ha guidato i 2000, mentre tra pochi giorni sveleremo il nome del tecnico dei Giovanissimi Elite”.

Ma per realizzare tutto questo e in così poco tempo è servito l’aiuto di tutti: “voglio ringraziare, oltre ai soci, anche i ragazzi e le loro famiglie, senza i quali tutto ciò sarebbe stato irrealizzabile”.