Montecelio, per il match di Ladispoli è piena emergenza. Amici usa l’ironia: “Pazienza, l’obiettivo è valorizzare i giovani…”

Montecelio, per il match di Ladispoli è piena emergenza. Amici usa l’ironia: “Pazienza, l’obiettivo è valorizzare i giovani…”

Nella giornata di ieri, Montecelio e Vis Artena hanno dato vita ad una gara quasi d’altri tempi: otto reti, una più bella dell’altra, e tantissime emozioni hanno suggellato una partita che non ha certamente deluso le attese, rispettando in pieno i pronostici di coloro i quali pensavano che quello tra gialloblu e rossoverdi sarebbe stato uno dei più incerti snodi degli Ottavi di Finale della nostrana Coppa Italia di Eccellenza.

Alessandro Amici, tecnico dei tiburtini (costretti, chissà, almeno per il momento a giocare non al Fiorentini, ma sul non impeccabile tappeto verde del Panichelli), ha analizzato il match ai nostri microfoni, gettando anche uno sguardo sul futuro prossimo della sua squadra.

“Quella contro la Vis Artena è stata certamente una bella giornata di calcio, anche se sia noi che loro potevamo fare meglio in determinate occasioni – commenta il tecnico – La gara è finita 5-3, ma poteva anche terminare 6-2 o 5-4.

La qualificazione resta aperta, vedremo cosa accadrà al ritorno…”.

Tra le note liete il ritorno ai suoi standard di Cesaro che, dopo aver sofferto nella fase iniziale della stagione per problematiche fisiche, ieri è stato protagonista di una prestazione sontuosa, condita da un poker di reti da applausi.

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“Avere Andrea al meglio della condizione rappresenta una notizia importante sia per il Montecelio che per lo stesso ragazzo – sorride Amici – Parliamo di un giocatore che negli ultimi anni ha sempre chiuso in doppia cifra.

Ieri gliel’ho detto ed anche ribadito su Facebook: sono i calciatori come lui a determinare la fortuna di un allenatore”.

Peccato però che l’espulsione rimediata domenica scorsa a Marino (con tanto di due giornate di squalifica decretate dal Giudice Sportivo, ndr) priverà la squadra del suo talento per eccellenza per un paio di partite, a cominciare da quella di domenica prossima al Martini Marescotti.

“Gli appuntamenti con il Ladispoli evidentemente non mi portano bene – sottolinea ironico il tecnico, anch’egli appiedato dalla giustizia sportiva, esattamente come dodici mesi fa, prima del match con i rossoblu – Domenica scorsa contro la Lepanto, una buonissima squadra, siamo stati fortemente penalizzati dal direttore di gara, sia in occasione del primo che del secondo gol che abbiamo subito.

Gli errori ci possono stare, sappiamo bene che anche gli arbitri devono crescere, ma dispiace l’atteggiamento che, a volte, assumono nei confronti degli altri protagonisti in campo.

Ad inizio anno, il Presidente Zarelli si è fatto promotore di una bellissima iniziativa, organizzando un incontro tra le giacchette nere, gli allenatori ed i capitani delle varie squadre.

Ebbene, in quella sede si parlò giustamente dell’importanza di avere un dialogo tra le parti e tutti fummo d’accordo.

Al di là di quelle belle parole, però, io mi chiedo: dov’è questo dialogo?

Domenica saremo in emergenza, visto che saremo privi per vari motivi di Cesaro, Silvestrini, Severini, Aguglia, Razzini e Scerrati.

Pazienza, vorrà dire che questa situazione servirà a responsabilizzare i nostri giovani ed a farli crescere, cimentandosi contro una squadra che ambisce al secondo posto”.

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Sì, perchè il discorso legato al primo, secondo Amici, riguarda una sola squadra: “Lo SFF Atletico è superiore a tutte le altre.

Oltre al fatto che giocano un bel calcio, aggiungo che in questo girone nessuno può permettersi il lusso di sostituire Tornatore con Di Mario, tanto per fare un esempio.

Provano a compiere il salto di categoria già da un paio di stagioni e, visto anche il rapporto di amicizia e di stima che mi lega a Raffaele Scudieri, penso proprio che questo sarà l’anno buono per loro”.

C’è però chi, come Alessio De Angelis, portiere di riferimento del tecnico di Ostia nelle passate stagioni, la vede diversamente ed ipotizza un torneo assai più equilibrato, inserendo anche i tiburtini nel lotto delle possibili vincitrici.

“Ho avuto modo di leggere l’intervista ad Alessio – sottolinea Amici – I nostri obiettivi, tuttavia, sono altri: salvarci prima possibile e valorizzare al meglio i tanti ragazzi interessanti che abbiamo in rosa.

Penso a Sganga jr., ad esempio, ma anche ai vari Salvi, Pellone, Gubinelli ed agli altri ’98 e ’99 di cui disponiamo.

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Del loro apporto e di come stanno interpretando questa categoria dopo il passaggio dal campionato Allievi mi ritengo pienamente soddisfatto.

Per il Montecelio chiudere al sesto, settimo posto sarebbe già un risultato più che apprezzabile”.

Il portiere del Cre.Cas. ha speso parole al miele nei confronti di quello che è stato il suo allenatore nelle annate scorse.

“Il fatto che Alessio non sia con noi quest’anno è solo una mia colpa – chiarisce Amici – In estate c’è stato un momento di stallo durante il quale non ero ancora sicuro di ciò che avrei fatto e giustamente lui ha preferito seguire altre strade.

Un discorso che vale anche per Tommaso Roselli”.