Giuseppe Orlando rivive la stagione del Fiano Romano: “E’stato fatto un grande lavoro”

Giuseppe Orlando rivive la stagione del Fiano Romano: “E’stato fatto un grande lavoro”

A cura di Francesco Mancini

Tempo di bilanci nel campionato di Promozione e l’assenza dei play-off ha reso meno bella una possibile lotta per i piani alti.

Resta da determinare soltanto il quadro dei play-out, con tutte le squadre che saranno impegnate nel mantenere la categoria.

Ha forse anticipatamente chiuso la propria annata il Fiano Romano che, prima della fine della stagione  sportiva, ha deciso di intraprendere diversi cambiamenti in società, che porteranno probabilmente a diverse novità nel futuro dei rossoneri.

Restano però i risultati  molto positivi di quest’anno, soprattutto nella prima parte di campionato, nella quale i tiberini guidati da Simone Lascaro sono stati in lotta per il vertice.

Merito anche del prezioso lavoro del direttore tecnico Giuseppe Orlando, che ha già rassegnato le proprie dimissioni dalla squadra e che ha voluto ripercorrere alcune tappe dell’anno passato con un occhio attento sul futuro.

Buongiorno direttore, che annata è stata quella appena passata con il Fiano Romano?  

“Ritengo la mia esperienza a Fiano Romano estremamente positiva, intensa e molto importante per il mio percorso calcistico.

Ho avuto modo di lavorare con persone che ritengo quasi dei professionisti nel mondo dei dilettanti, come il DS Massimiliano Lucani. Se ho fatto questa esperienza a Fiano Romano devo tutto a lui. Il presidentissimo Claudio Pacolini, con cui da anni c’è stima reciproca e solo quest’anno siamo riusciti nell’obiettivo di lavorare insieme. Ringrazio anche il vicepresidente Massimiliano Loreti e soprattutto il Mister Simone Lascaro, grande persona in primis, che è la cosa che conta nel calcio e nella vita, poi allenatore valido con margini di miglioramento enormi.

Ritengo che il mister con tutto lo staff tecnico abbiano fatto un grande lavoro, più di questo non si poteva fare. Sono stati un po’ psicologi quando serviva e dei tecnici encomiabili, tra qualche difficoltà che ogni tanto è uscita fuori durante l’anno soprattutto negli ultimi tempi.”

Quali sono state le maggiori soddisfazioni e gli aspetti su cui migliorare in futuro? 

“A livello di risultato di squadra, se guardiamo il nostro avvio molto importante delle prime giornate e vediamo come abbiamo finito, un po’ di rammarico ci può essere.

Se invece oltre all’avvio boom, ci mettiamo che l’età media della rosa era molto bassa (a volte in questa stagione mi sono trovato in panchina con tutti ragazzi under o quasi), un gruppo totalmente nuovo rispetto alla sanguinosa retrocessione dello scorso anno, il Mister Lascaro al primo anno con i grandi, qualche ostacolo e problemino che molte volte le società possono avere,  se consideriamo tutto questo, credo che il campionato fatto sia in linea con quanto la società ci ha chiesto.

Certo, sinceramente mi sarebbe piaciuto finire il campionato all’ultima giornata e non un mese fa, ma rispettiamo la decisione lineare della presidenza. Durante l’anno qualche punto l’abbiamo buttato quando incontravamo avversari più “prepotenti” di noi, noi gli andavamo dietro, ci innervosivamo e perdevamo punti. È capitato anche con squadre inferiori a noi o che sono retrocesse.

Tutto questo è frutto dei tanti giovani presenti in rosa, come dicevo prima. Il giovane ti dà, il giovane ti toglie, ma lo accettiamo ovviamente.”

In base all’esperienza acquisita, cosa ti aspetti dal tuo futuro? 

“Ritengo,come dicevo nella prima domanda, che è stata un’annata intensa e molto formativa per me. Il ruolo era quello di direttore tecnico, ruolo nuovo per me e che ho voluto fortemente. Durante l’anno però, visto che ci allenavamo sia a Fiano Romano che a Capena, dovevamo anche pensare agli spostamenti logistici dei materiali per gli allenamenti, quindi mi trasformavo in magazziniere (ride ndr).

Poi sono sempre stato al fianco dei ragazzi in panchina e quindi anche team manager ed addetto all’arbitro a fine gara (ride ancora ndr). Per finire con il ruolo di direttore sportivo che ho ricoperto dopo l’addio di Massimiliano Lucani. In molti questa stagione hanno esclamato questa frase “un anno a Fiano vale dieci anni da un’altra parte”. Sorridendo posso dire che è vero, ma non per polemica ci mancherebbe, è stato un anno intenso dove ho visto tante situazioni e tanti modi di lavorare, di comunicare e di operare diversi e per certi versi lontani dal mio carattere e dal mio modus operandi.

Ora starà a me capire, da chi e cosa prendere spunto da questa stagione molto intensa. Le proposte stanno arrivando, valuterò attentamente la destinazione che più si avvicina alle mie esigenze. Sicuramente quest’anno ho completato il mio profilo, il percorso è ancora lungo e c’è sempre da imparare con umiltà, ma sono sicuro che ci sentiremo presto per comunicarti la mia prossima destinazione.”