MONTEFIASCONE, DEL CANUTO A TUTTO TONDO: “VOGLIO LA SALVEZZA CON QUESTI GIOVANI”

MONTEFIASCONE, DEL CANUTO A TUTTO TONDO: “VOGLIO LA SALVEZZA CON QUESTI GIOVANI”

A cura di Alessandro Bastianelli.

Un esordio non facile in campionato non cancella la voglia di far bene e confermarsi come una realtà quasi del tutto originale nel massimo campionato regionale, che non ama i proclami nonostante da quelle parti abbiano le idee molto chiare sul lavoro da seguire.

Stefano Del Canuto, allenatore del Montefiascone, sembra molto fiducioso sugli sviluppi di una stagione che si preannuncia difficile ma ben avviata sui binari di un gruppo giovane e ben amalgamato, formato da molti ragazzi della Tuscia determinati nel voler raggiungere la salvezza il prima possibile. Gli ingredienti per conseguire la quarta salvezza di seguito ve li riportiamo nell’intervista che mister Del Canuto ha rilasciato in esclusiva alla redazione di Sport in Oro.

 

Mister Del Canuto, l’esordio in casa non vi ha portato fortuna, contro il Fonte Nuova siete stati puniti da una magia di Mereu a pochi minuti dal termine.

Beh hai sicuramente ragione nel definirla una partita sfortunata, almeno dal punto di vista del risultato, dato che la prestazione mi è piaciuta e siamo riusciti a tenere il pallino del gioco per più di un’ora. Chiaramente risentiamo dei postumi della preparazione estiva e nel finale siamo calati, mostrando il fianco alle ripartenze del Fonte Nuova e subendo il gol a poco dal termine su un lancio da dietro. La prestazione però ci offre ottimi spunti per ripartire, ci serve certamente più cinismo sotto porta ma la voglia e la cattiveria mostrata dai ragazzi è quella giusta.

Ve ne servirà ancor di più nelle prossime partite, dato che il calendario vi ha riservato un inizio di fuoco, con Santa Maria Mole Marino, Montecelio, Ladispoli e Monterosi in rapida successione.

L’inizio è chiaramente molto ostico, ma per noi rappresenta uno stimolo più che un ostacolo. Giocheremo contro squadre dai mezzi importanti, ma la prestazione di domenica è sicuramente un ottimo punto di partenza, ed il nostro gruppo, composto da molti giovani, ha le carte in regola per fare bene. La chiave per scardinare il Marino? Sicuramente la nostra freschezza e voglia di dimostrare a tutti le nostre qualità, inoltre non dobbiamo farci spaventare dalla voglia di rivalsa del Marino, dato che anche loro hanno perso alla prima di campionato; siamo affamati di punti anche noi e lo faremo vedere sul campo.

Avete un gruppo molto giovane ma con due punti di riferimento come Nencione e Cesarini, in rosa ormai da molti anni. Quanto la aiutano queste due personalità nella gestione dello spogliatoio?

Sono due ragazzi seri e professionali, che si sono calati negli anni con grande entusiasmo nella nostra realtà. Nencione è il nostro capitano ed è un lusso per questa categoria, e Cesarini, dopo tanti anni, ha sempre la stessa voglia di mangiarsi il campo ogni domenica, posso solo ringraziarli per la loro dedizione alla causa. I giovani possono apprendere molto da loro, soprattutto dal punto di vista della motivazione e dei comportamenti.

Abbiamo grandi margini di miglioramento, basti pensare che il nostro faro del centrocampo, Faina, è un ’94, e sappiamo tutti quanto sia difficile dirigere il gioco in mediana per un giovane in Eccellenza.

La salvezza che sapore ha per una realtà come Montefiascone, così giovane e ricca di ragazzi del posto?

Senza dubbio speciale, perché siamo una delle poche squadre “autoctone” nel campionato di Eccellenza. Abbiamo tantissimi ragazzi provenienti dal settore giovanile e nati nel nostro territorio, penso a Bianchi e Minciotti, due ’97 che erano in panchina domenica, ma anche a Balletti, che è tornato da noi dopo un periodo di prova alla Sambenedettese. Raggiungere questi risultati con un gruppo giovane e sensibile alle passioni dei nostri tifosi ha un sapore del tutto speciale, ed è una grande motivazione anche per me.

In questo la aiuta anche un settore giovanile molto prolifico negli ultimi anni, basti pensare, oltre ai ragazzi presenti in rosa, a quelli che hanno spiccato il volo verso il professionismo, come Acanfora, D’Alessio e Natali. Si sente protetto ed aiutato da una struttura così efficiente?

Mi sento fortunato perché un settore così foriero di giovani mi fornisce delle grandissime motivazioni, proprio come le accennavo prima. Chiaramente ognuno lavora per raggiungere grandi risultati professionali e per migliorarsi nel tempo, anche io ho molti sogni nel cassetto per il prosieguo della mia carriera da allenatore, ma mi lasci dire la verità, lavorare qui al Montefiascone con i giovani del posto è un grandissimo stimolo, quasi impossibile da trovare altrove. Ogni anno ricevo dal settore giovanile un gran numero di ragazzi validi e con buone potenzialità per il futuro, lavorare sulla loro crescita e sul loro inserimento nel mondo del calcio è un obbiettivo meraviglioso, che mi sprona a dare il massimo per me stesso e per il Montefiascone. Sono davvero tanto felice di questo, e adesso non cambierei la panchina del Montefiascone con nessun’altra in Eccellenza.