MURATORE: “FONTE NUOVA, CON QUESTA SQUADRA NON PUOI RETROCEDERE”

MURATORE: “FONTE NUOVA, CON QUESTA SQUADRA NON PUOI RETROCEDERE”

Frequenta l’universo-Fonte Nuova da poco più di due mesi, ma si è già ambientato.

Emiliano Muratore ha ventincinque anni, ma di strada ne ha già percorsa tanta.

Gioviale, allegro, di natura predisposto ai rapporti personali, difficilmente non lega con un tecnico o con un compagno di squadra.

Con lui esploriamo il momento che si vive in via Gioberti.

 

Muratore, le era mai capitato di vivere una partita come quella di ieri con il Ladispoli?

“Francamente no.

Non avevo mai vinto una partita per 6-1, men che mai di vedere cinque rigori in una sola partita…”.

C’erano tutti?

“Sì, forse solo il secondo assegnato al Ladispoli è stato un po’ generoso.

Per il resto devo dire che l’arbitro è stato all’altezza della situazione”.

Avete battuto rotondamente la quarta in classifica.

In casi del genere viene da chiedersi dove finiscano i vostri meriti e comincino i loro demeriti.

“Credo prevalgano i nostri meriti.

Noi dovevamo vincere per forza ed abbiamo seguito alla lettera le indicazioni del mister, che ci ha chiesto di essere stretti tra i reparti e rapidi nelle ripartenze.

Siamo stati bravi”.

Recentemente la società ha optato per il cambio di guida tecnica.

Secondo lei, cosa non ha funzionato con Rosa?

“Quando la dirigenza ha deciso di cambiare, venivamo da due vittorie, altrettanti pareggi ed una sola sconfitta, quindi nessuno se lo aspettava.

Mister Rosa è una brava persona ed un tecnico che sa lavorare assai bene sia dal punto di vista tecnico-tattico che sulla disciplina di squadra.

Posso garantire che alla squadra è dispiaciuto molto il suo esonero”.

Con Valloni che rapporto ha?

“E’ raro che io abbia cattivi rapporti con un tecnico.

Il mister è una brava perbene e conosce bene il calcio e l’ambiente di Fonte Nuova”.

Scorrendo i vostri numeri, si percepisce una certa discontinuità.

Perchè questa altalena di risultati?

“A mio avviso, abbiamo pagato soprattutto qualche errore di concentrazione ed il non saper gestire bene i momenti decisivi di una partita.

Faccio un esempio: alcune settimane fa abbiamo perso a Civitavecchia una gara che grida vendetta.

Eravamo in vantaggio per 3-2 a pochissimi minuti dalla fine e siamo riusciti a perderla in maniera incredibile.

Dobbiamo migliorare questo aspetto innanzitutto”.

La classifica sembra letteralmente spaccata in due tronconi.

Cosa rappresenta, in un simile contesto, la vostra vittoria con il Ladispoli?

“E’ un segnale forte, importante.

Venivamo da una brutta sconfitta a Viterbo su un campo impraticabile, ma si sa qui decidono gli arbitri, non i capitani delle squadre, come succede in Serie A.

La salvezza, del resto, dobbiamo procurarcela in casa.

A detta di tutti, abbiamo una buona squadra e sarebbe delittuoso retrocedere con una rosa simile”.

Tra i suoi compagni c’è qualcuno che l’ha sorpresa in maniera particolare?

“In squadra ci sono tanti bravi giocatori.

Penso ai vari Brancati, Flore, Palmerini, Dovidio e Brisciana.

Tuttavia, se devo fare un nome, faccio quello di Mirko Santoni, un ragazzo che dovremmo tutti prendere ad esempio per l’impegno che ci mette in partita ed in allenamento e per come sostiene la squadra quando invece resta in panchina”.

Lei aveva cominciato la stagione in D con il Maccarese.

Deluso per com’è andata?

“No, è stata comunque una bella esperienza e sono rimasto molto legato al gruppo, anche se ho giocato poco.

Eravamo tutti coetanei, salvo capitan Doudou, grande giocatore e grande persona”.

Muratore era considerato una grande promessa da giovane.

Cosa le è mancato per emergere?

“Credo che il mio sbaglio sia stato soprattutto quello di non volermi allontanare troppo da casa.

La distanza maggiore l’ho percorsa quando sono andato a giocare nel Luco Canistro in Abruzzo.

Se potessi tornare indietro, farei tutte le scelte al contrario.

Figuratevi che ho avuto anche l’opportunità di andare in una squadra che militava nella Serie A finlandese.

Peccato, ma ormai è acqua passata…”.

A Fonte Nuova è arrivato insieme a Gianluca Brisciana.

“E’ mio cognato, ma soprattutto è il mio migliore amico.

E’ un ragazzo speciale, ci mette sempre il cuore in tutto quello che fa e nel calcio è stato frenato solo da una dose incredibile di sfortuna.

Sfido chiunque a trovare uno che abbia la forza di volontà di rialzarsi dopo aver subito per tre volte la rottura del legamento crociato”.

Se dovesse definire invece il giocatore Emiliano Muratore, lei come lo descriverebbe?

“Sono una seconda punta, anche se per sei stagioni di seguito ho avuto allenatori che prediligevano il 4-3-3 e mi schieravano esterno alto a sinistra.

Per fortuna, adesso sono tornato a ricoprire il mio ruolo naturale.

Il mister mi vuole più vicino alla porta.

Questo è un bene, perchè da esterno al secondo dribbling ti “segano” le gambe (ride)…”.

Fin qui due reti all’attivo, condite da quattro assist ed altrettanti rigori procurati.

La salvezza del Fonte Nuova passa anche per i suoi piedi.

“Sono convinto che questo gruppo possa salvarsi anche senza ricorrere ai play out.

Dovremo stringere i denti fino all’ultima giornata e migliorare sotto l’aspetto della cattiveria agonistica, però possiamo farcela”.

Un messaggio per i tifosi?

“Sono incredibili, ieri continuavano a cantare sotto la grandine.

Sono rimasti lì a sostenerci fino al termine della partita.

Dieci dei nostri equivalgono a mille di Viterbo, scrivetelo pure”.

Domenica andrete a Fregene.

Con 27 punti loro rappresentano l’inizio della zona a rischio.

“Ho visto gli highlights della loro partita con il Rieti.

Credo siano una buonissima squadra e sarà senza dubbio una partita molto complicata.

Un pareggio?

Non sarebbe certamente da buttare, ma noi partiremo per prenderci i tre punti”.