N.T.T.TESTE, PANE: “LA CURIOSITA’ ALLA BASE DEL MIO LAVORO”

N.T.T.TESTE, PANE: “LA CURIOSITA’ ALLA BASE DEL MIO LAVORO”

A cura di Simone Capone

Tra i tanti giovani direttori sportivi che si stanno affacciando al settore giovanile spicca sicuramente la figura di Edoardo Pane.

Classe 1989, Pane è il direttore sportivo della N.T.T.Teste da questa stagione: un’occasione unica  per un ragazzo che insegue il sogno, quello con la S maiuscola, di diventare un giorno un professionista in materia.

Una bella chiacchierata con il DS ha fatto emergere molti temi interessanti riguardo il settore giovanile nostrano…

Buongiorno, Edoardo.

Riavvolgiamo il nastro: arrivi in Via Candiani da talent scout ed ora sei il nuovo direttore sportivo rossoblu.

Come ti calza questa nuova veste?

Devo dire bene, è un’opportunità nata grazie alla disponibilità del Presidente e di Paolo (Cioeta ndr).

Quando arrivai qui, lo scorso anno, mi avevano già parlato di questa possibilità, che poi si è materializzata lo scorso Giugno.

Lavorare in coppia con un professionista come Paolo rende il lavoro più semplice, anche se c’è sempre qualche gatta da pelare…”.

Da talent scout a direttore sportivo, cosa cambia nel mestiere di Edoardo?

Ci sono delle differenze sostanziali tra i due incarichi, soprattutto nel momento in cui si va a trattare con un calciatore.

Queste due competenze, però, non sono così distanti come si crede”.

Spiegaci meglio…

Personalmente, integro il lavoro di direttore sportivo con quello di scouting.

Non sono il tipo che rimane seduto alla scrivania, a me piace girare per i campi della nostra regione alla ricerca di ragazzi che possano essere utili alla nostra causa.

Un ragazzo, prima di essere preso in seria considerazione, deve essere visionato in tutti i suoi aspetti in prima persona, a me non basta che qualcuno mi dica “questo ragazzo è bravo, l’altro meno”, io devo vederli con i miei occhi.

Mi ispiro molto, ad esempio, a due persone con le quali ho avuto modo di collaborare, anche se recitavano, e tutt’ora recitano, un ruolo diverso dal mio: Stramaccioni e Coppitelli.

Questi personaggi conoscevano a menadito tutti i ragazzi della nostra regione, ed i risultati si sono visti…

Alla base del mio lavoro pongo sempre la curiosità, è quella che mi spinge a dare quel quid in più”.

Quindi il sogno di Edoardo è quello, un giorno, di diventare un professionista?

Si, il mio sogno è parallelo a quello dei ragazzi che la domenica mattina scendono in campo”.

A proposito di ragazzi, come sono stati costruiti i gruppi della N.T.T.Teste per la nuova stagione?

I nostri gruppi sono stati costruiti con l’obiettivo di fare bene ed arrivare in fondo in tutte le categorie.

La Juniores si è arricchita con diversi elementi del ’99 che andranno a rimpolpare l’ottima base dei ’98 che lo scorso anno ha sfiorato l’accesso ai play-off, il gruppo è molto affiatato e penso abbia tutte le carte in regola per accedere alle finali.

Gli Allievi 2000 sono un ottimo gruppo, peccato per Damiano (Buffa ndr) che non potrà seguire i ragazzi per questioni lavorative, ma siamo sicuri che mister Benevento saprà fare altrettanto bene.

Anche gli Allievi 2001 si sono rinforzati; così come i Giovanissimi 2003, categoria sulla quale puntiamo molto visto che, nel mese di Gennaio, parteciperà al Torneo Alima Haider ed avrà modo di confrontarsi con realtà dal blasone internazionale.

Per chiudere, il gruppo dei 2002 guidato da Alfonsi: un’ottima squadra, peccato per l’eliminazione dal Memorial Bini”.

Eliminazione arrivata ai calci di rigore dopo un ottimo percorso…

Si, soprattutto nella fase a gironi abbiamo fatto vedere di cosa siamo capaci.

Questi tornei servono soprattutto ai tecnici ed ai ragazzi per conoscersi meglio e rodare il sistema di gioco, sono una ‘palestra’ per l’inizio dei campionati.

Resta, comunque, il rammarico per non essere arrivati all’atto conclusivo, proveremo a rifarci già da domenica”.