NANNI ED IL SOGNO DI NERI: “IL GOL DI DOMENICA? HO TIRATO COME MI HA DETTO MARCO…”

NANNI ED IL SOGNO DI NERI: “IL GOL DI DOMENICA? HO TIRATO COME MI HA DETTO MARCO…”

Tra le undici reti sin qui messe a segno in campionato, la prima delle due realizzate domenica scorsa al Castelli contro la Pro Calcio Tor Sapienza ha lasciato a bocca aperta pubblico ed addetti ai lavori.

Una prodezza balistica, peraltro non nuova per uno come lui dotato di mezzi tecnici meritevoli di una differente storia calcistica.

Discorsi marginali in questo momento.

Adesso Leonardo Nanni è pienamente proiettato insieme ai suoi compagni su quella lotta per il secondo posto che per lo Sporting Città di Fiumicino rappresenta un accesso secondario, ma comunque preziosissimo, verso quella Serie D tanto agognata.

 

Leo, partiamo dal successo di domenica scorsa.

“E’ stata una gara abbastanza complicata.

Loro sono andati in vantaggio grazie ad un calcio di rigore piuttosto dubbio ma noi, a differenza di quanto è accaduto in circostanze simili nel corso della stagione, non ci siamo disuniti nè innervositi.

Nel secondo tempo siamo tornati in campo con lo spirito giusto e dopo un paio di minuti abbiamo pareggiato e poi siamo riusciti a ribaltare e vincere…”.

Alt, il gol dell’1-1 merita di essere celebrato.

Puoi descriverlo a quei pochi che non lo hanno ancora visto?

“Marzi mi ha appoggiato il pallone da sinistra, io l’ho fermato con la suola e poi ho calciato con il collo, come mi aveva detto di fare Marco Neri”.

Che c’entra il “Sette”?

“C’entra perchè la notte prima si era sognato che avrei segnato in questo modo e prima della partita mi aveva detto di tirare in questo modo, se ne avessi avuto l’opportunità.

Ci ho provato ed è andata bene (ride)…”.

neri

La vostra è stata una stagione altalenante.

A tuo avviso, cosa vi è mancato per giocarvi pienamente il titolo come da pronostico?

“Credo un pizzico di continuità.

Noi siamo quelli che battono il Cre.Cas. e la domenica dopo prendono cinque reti dall’Almas.

Un peccato perchè i presupposti per fare meglio c’erano e ci sono tutti.

Oltre a questo, è venuta meno anche la convinzione di essere una grande squadra.

Adesso però le cose stanno migliorando e stiamo attraversando un ottimo periodo di forma”.

Quattro giornate alla fine: su cosa deve puntare lo Sporting Città di Fiumicino per superare il Cre.Cas. ed aggiudicarsi la piazza d’onore?

“Tutti, nessuno escluso, dobbiamo tirar fuori il meglio di noi.

E’ vero, il secondo posto rappresenta forse un obiettivo secondario rispetto alle speranze iniziali, ma dobbiamo comunque conquistarlo”.

Intanto, domenica scorsa la Nuova Monterosi si è laureata campione con quattro turni d’anticipo…

“Complimenti a loro.

Hanno dimostrato di essere un po’ come la Juve ed hanno meritato il titolo.

Sono stati una macchina da guerra”.

In quella squadra gioca un tuo caro amico come Gamboni, che ha lasciato proprio il City a dicembre per approdare in biancorosso.

“In queste categorie Tommaso è uno dei migliori ed i campionati vinti nel corso degli anni lo testimoniano ampiamente.

A Monterosi lui ha dato il solito contributo di gol e di assist ed ha raggiunto con merito l’obiettivo.

Adesso spero di riuscirci anch’io, dopo esserci andato vicino già lo scorso anno con il Fregene”.

Domenica prossima giocherai proprio contro la tua ex squadra.

Che effetto ti fa l’idea di ritrovarti di fronte tanti amici?

leonardo nanni“Sarà bello rivedere il presidente, il direttore, il mister ed alcuni dei miei ex compagni.

Personalmente non smetterò mai di ringraziare tutti per come sono stato trattato nei miei due anni a Fregene.

E’ stato grazie a quella società se ho ritrovato la voglia di giocare a calcio dopo le delusioni precedenti ed è grazie a loro se ora indosso la maglia del City”.

A 360′ dalla fine che voto daresti alla tua personale stagione?

“Per il momento credo di meritare un sette, anche se non sono pienamente soddisfatto del mio campionato”.

Parliamo di futuro.

C’è ancora l’ambizione di tornare a certi livelli dentro di te?

“Se centreremo la Serie D, credo proprio che il prossimo anno resterò a Fiumicino.

A meno che non arrivino ovviamente offerte irrinunciabili dalla Lega Pro, dove con grande onestà non vedo tutti questi grandi giocatori.

Tornare tra i pro vorrebbe dire prendersi una rivincita a livello personale verso quelle persone che non hanno creduto in me.

E poi sognare non costa nulla…”.