Di Emanuele Rossilli
La partita sembrava andare per il verso giusto nella trasferta in Via di Settebagni. La P.C. Tor Sapienza ha giocato un ottimo primo tempo nel quale si è portato in vantaggio dando poche occasioni alla Accademia. Nella ripresa però abbiamo assistito a un’altra partita. Gli ospiti si sono disuniti e la squadra di casa ha preso in mano le redini del gioco imponendosi per 3 reti a 1. Abbiamo chiesto a mister Anselmi di commentare con noi la gara.
Avete cominciato bene il primo tempo trovando anche la rete dell’1 a 0. Poi qualcosa è cambiato e vi siete fatti raggiungere. Cosa è successo?
“Nel primo tempo siamo entrati col piglio giusto, concentrati e abbiamo giocato bene. Siamo riusciti anche ad andare in vantaggio e siamo anche riusciti a metterli in difficoltà. Nonostante abbiano avuto un paio di occasioni per pareggiare, anche noi abbiamo avuto una occasione per raddoppiare ma non la abbiamo sfruttata. Poi nel secondo tempo siamo rimasti negli spogliatoi. Abbiamo sbagliato l’approccio alla ripresa e siamo stati raggiunti e scavalcati.”
Forse è mancata l’aggressività nella ripresa?
“Si, nel secondo tempo abbiamo perso in aggressività e non siamo riusciti a salire. Loro hanno trovato il goal del pareggio e poi il raddoppio che credo tutto sommato fosse meritato. Purtroppo queste cose possono capitare. Dobbiamo cercare di imparare dai nostri errori e non ripeterli.”
Ciò che è saltato agli occhi è la quantità di palle perse soprattutto in fase di impostazione e di appoggio. Come mai tutti questi errori nel secondo tempo? Crede che siano dovuti alla concentrazione?
“Abbiamo sbagliato tantissimo nel secondo tempo. Abbiamo fatto tanti errori grossolani uno dopo l’altro. Dai rinvii del portiere all’impostazione dal basso. Non riuscivamo ad uscire dalla nostra metà campo e questo ha provocato una pressione difficile da reggere per la difesa. Oggi abbiamo fatto tanti errori tecnici e individuali. Non credo siano errori di testa. Credo che siano stati solo episodi particolari di questa giornata. Quello che mi auguro e che non ricapitino più”
