Pompei, il primo gol in D non si scorda mai: “Sono felice, ma ancor di più perché stiamo andando bene”

Pompei, il primo gol in D non si scorda mai: “Sono felice, ma ancor di più perché stiamo andando bene”

Pompei

Di Alessandro Bastianelli.

Ci sono storie di calcio ed altre che appartengono solo, ed esclusivamente, al calcio dilettante.

Quella di Fabio Pompei, lungi dal finire ed in pieno divenire, è una di queste, e ne rappresenta i tratti tipici delle latitudini regionali.

Le esperienze da under in Eccellenza, il periodo di lega che finisce e la necessità di ricominciare da casa. La fortuna di trovare un progetto piccolo, ma che pensa in grande, ideato da un certo Raffaele Scudieri, che lo porta con sé nell’allora Sporting Città di Fiumicino in Prima Categoria, ormai quasi sette anni fa.

Di tempo ne è passato, e Fabio, compiuti da poco i trent’anni, oggi si gode il primo gol in carriera in Serie D dopo una lunga gavetta fra i campi di terra battuta di provincia.

«Sono contento innanzitutto che le cose vadano bene a livello collettivo, stiamo facendo un grande campionato – afferma Pompei, contattato per un’intervista.

Il gol personale fa piacere, è stata la classica azione che proviamo sempre io e Federico (Sevieri ndr): inserimento fra i due centrali, palla tesa, stop e tiro in porta, ci è venuto davvero tutto bene.

Io il Tajarol dell’Atletico? Beh lui segna un po’ di più (sorride ndr), Stefano è un amico e ci sentiamo spesso, abbiamo fatto un percorso simile».

Rimpianti per essere arrivato un po’ tardi, nella maturità, Fabio non ne ha:

«Sono felice della carriera calcistica che ho fatto, non ho rimpianti: io credo che ognuno raccolga quello che è e quel che merita.

Penso che soltanto il lavoro quotidiano possa darmi i risultati che cerco e voglio continuare ad impegnarmi al massimo».

Allargando un po’ lo sguardo al collettivo, ieri l’Atletico ha risposto alla sconfitta di domenica con una prestazione super, valsa il 5 – 1 nel primo storico derby con l’Ostiamare.

«E’ stata una partita combattuta, l’Ostiamare se l’è giocata anche se alla fine ha perso 5 – 1. Fa comunque piacere vincere il derby specialmente in casa.

Volevamo dare un segnale dopo la sconfitta di Cassino, che non cambia nulla sulle nostre ambizioni. Anzi, ti dirò: forse l’abbiamo persa perché ci tenevamo troppo a vincerla e ci siamo scoperti.. ma d’altronde la nostra attitudine è di giocare ogni partita per vincerla».

Una vittoria, quella con l’Ostiamare, arrivata anche grazie all’aiuto di chi, come Campanella, Formisano e Bacchi, ha trovato meno spazio nel corso di questo avvio di campionato:

«Il nostro è un grande gruppo – sottolinea Pompeisiamo anche molto uniti fra noi. Sappiamo che se esce un giocatore bravo, ne entra uno del suo livello, chi ha giocato meno in questo avvio giocherebbe titolare ovunque in Serie D, avere Perocchi, Bacchi e Campanella in panchina è un lusso».

La rosa lunga è già un fattore importante nei numeri dell’Atletico, secondo in classifica alle spalle del Rieti di un solo punto.

Ma lo è anche mister Raffaele Scudieri, di cui Pompei – per uno strano gioco di parole – ne è lo scudiero più affezionato

«Raffaele è un grande, io di lui posso solo parlare bene: sono sette anni che giochiamo insieme, sono partito dalla prima categoria con lui – ricorda il terzino sinistro – Lui ha una mentalità vincente, e sa trasmetterla a tutti i giocatori. 

E’ maniacale non solo nei dettagli, ma dà anche molta importanza al singolo: ci tiene tutti in considerazione, sa parlarti, ci sentiamo parte di un progetto serio».

Un’ultima battuta Pompei la riserva sul campionato: per Pompei il Rieti non è l’unico avversario da tenere sott’occhio per il titolo

«Adesso è impossibile fare pronostici – rileva Pompei – bisogna aspettare almeno il girone di ritorno per avere un’idea di chi può giocarsela per il primo posto.

Noi ci crediamo e vogliamo stare lì sopra, ma sappiamo che c’è ancora molto lavoro da fare».