Proietti: “Da De Filippis all’alba con Chianelli e Colantoni, vi racconto quel Casarano-Pomezia”

Proietti: “Da De Filippis all’alba con Chianelli e Colantoni, vi racconto quel Casarano-Pomezia”

A volte ritornano.

A distanza di dieci anni esatti, il Casarano torna ad incrociare in Coppa Italia Dilettanti la strada delle formazioni laziali ed oggi come allora la sfida metterà di fronte in semifinale due formazioni dall’elevato tasso tecnico.

Nella primavera del 2009 toccò al Pomezia affrontare i salentini e purtroppo la squadra di Carlo Lanza venne eliminata in virtù della sconfitta per 2-0 incamerata al Capozza nella gara d’andata e del successivo 1-1 conquistato al Comunale di via Varrone al ritorno.

Un precedente negativo, ma comunque affascinante e che ci consente di sfogliare l’album dei ricordi in compagnia di Daniele Proietti, che di quella meravigliosa versione rossoblù fu uno dei leader riconosciuti.

“Ricordo bene la sfida con il Casarano – racconta l’attuale Responsabile della scuola calcio del Grifone Monteverde – Arrivò nel bel mezzo di un entusiasmante percorso di crescita da parte della squadra.

Esattamente come avverrà domani, anche nel nostro caso si diedero battaglia due squadre in lizza per vincere i rispettivi campionati, dunque le similitudini non mancano.

A vincere furono loro, ma noi avemmo i nostri buoni motivi per rammaricarci…”.

Daniele Proietti
Daniele Proietti

Il perché è presto detto.

“Noi eravamo davvero un’ottima squadra e forse proprio la grande consapevolezza che nutrivamo nei nostri mezzi ci portò ad assumere un atteggiamento sbagliato peccando di presunzione nei primi quarantacinque minuti della gara d’andata – prosegue l’ex centrocampista del Pomezia – Purtroppo errori del genere contro avversari di quel calibro non puoi permetterli, perché inevitabilmente finisci per essere punito”.

Fu quella l’unica sbavatura di una stagione che condusse Amassoka e compagni in Serie D dopo un appassionante duello con Anzio ed Aprilia.

“Quella notte tornammo a Pomezia intorno all’una di notte, ma in pochi avevano voglia di tornare a casa – ricorda Proietti – Io, Chianelli e Colantoni facemmo le quattro del mattino per analizzare il match e smaltire l’arrabbiatura (francesismo, ndr) per il risultato di una partita in cui non eravamo riusciti ad esprimere per intero il nostro valore”.

Eugenio Chianelli
Eugenio Chianelli

Che per coloro che avessero la memoria corta o che in quel periodo non fossero avvezzi alle vicende del nostro calcio era davvero notevole.

“Siamo stati un grande gruppo ed ancora oggi ci sentiamo con frequenza – dice divertito l’ex calciatore di Sangiovannese e Cesena – Abbiamo un gruppo whatsapp e spesso lo utilizziamo per scherzare su quel periodo fantastico.

Adesso c’è chi vive a Milano e chi in Calabria, ma poco importa.

Le volte in cui riusciamo a riunirci sembra quasi che il tempo non sia mai trascorso”.

Francesco Colantoni
Francesco Colantoni

Tra quel Pomezia e questo Team Nuova Florida ci sono similitudini, ma c’è anche un minimo comun denominatore.

Un legame segreto, un filo che da rossoblù diviene biancorosso.

“C’è Enrico De Filippis, che in quegli anni faceva parte del nostro staff.

Per tutti noi era un elemento fondamentale e sono più che certo che lo sia anche oggi per il Team Nuova Florida.

Ho il ricordo di una persona speciale, di una rara umanità, che saluto con affetto”. 

Enrico De Filippis
Enrico De Filippis

La mente però vaga e scava più a fondo nei recessi dell’anima.

“E pensare che il Casarano poteva anche essere la mia prima squadra nel professionismo…

Accadde quando ancora militavo nel Ladispoli e l’allora direttore sportivo Michele Punzi mi disse che il club salentino voleva visionarmi dal vivo su richiesta di Pantaleo Corvino che in quegli anni ne era ds.

Era la prima volta che mi allontanavo da casa per il calcio e questa cosa mi fece star male.

Così, al rientro in sede, quando Michele mi disse che Corvino voleva che tornassi di nuovo per un ulteriore provino gli risposi che non me la sentivo”.

Un no che però ci mise poco a provocargli più di un rimpianto.

“Capii subito di aver fatto una sciocchezza, così promisi a me stesso che avrei accettato, senza se e senza ma, la proposta successiva e così accadde…”.

La storia calcistica di Daniele Proietti, quasi quattrocento gettoni di presenza tra Serie D e Serie C, partì così da Potenza e non da Casarano.

Storie di calcio, bivi della vita.

“Suggerimenti al Team Nuova Florida?

Ai ragazzi dico di considerare il match di domani come un evento speciale.

Sono questi gli appuntamenti per cui uno, da bambino, sogna di fare il calciatore, quelli che ti trasmettono un’adrenalina speciale.

I giocatori dovranno godersi per intero queste emozioni, ma anche gestirle con attenzione e non lasciarsene travolgere, perchè contro avversari di quel calibro basta perdere la concentrazione per una manciata di minuti per compromettere irrimediabilmente la qualificazione.

Non bisognerà sbagliare neppure una rimessa laterale, per intendersi.

Quindi, Team Nuova Florida, usa coraggio, sfrontatezza, ma anche tanta, tanta attenzione”.

Parola di Daniele Proietti.

 

 

 

 

banner apple