PROMOZIONE, ANSELMI (LA RUSTICA): MI DIVERTO E CERCO DI OFFRIRE LA MIA ESPERIENZA AI PIU’ GIOVANI”

PROMOZIONE, ANSELMI (LA RUSTICA): MI DIVERTO E CERCO DI OFFRIRE LA MIA ESPERIENZA AI PIU’ GIOVANI”

A cura di Giovanni Crocè

Simone Anselmi, difensore centrale statuario del La Rustica dalla carriera lunghissima pur essendo solo del 1985, eppure sei anche uno dei riferimenti del vostro spogliatoio…

Ti ringrazio ma questa è una qualifica che mi date voi giornalisti o mi viene riconosciuta da compagni ed allenatore per quel che cerco sempre di dare, tanto in campo quanto nell’atteggiamento, anche nel saper sdrammatizzare, ma gestendo tutto con professionalità. Qua c’è chi è più giovane di me e credo che il dovere mio, di Spinetti, Latini (figlio del mister Mario Latini), Pacetti, lo stesso capitan Tassone, De Angelis, Iannuzzi, sono il gruppetto di ragazzi che hanno già tanti campionati alle spalle e come in tutte le compagini che si rispettono devono “tirare il gruppo” e cercare di far capire ai nostri under quel che si deve fare per stare bene in campo in un campionato insidioso come la Promozione, che mai come quest’anno è quasi alla pari con l’Eccellenza: ve lo posso garantire, avendo giocato tanto in Eccellenza quanto in serie D, quest’anno almeno nel gruppo C da noi ci sono fior di campioni.

 

Sembri divertirti molto nel fare da chioccia ai più giovani, ti ci rivedi?

Ma è normale, è giusto qualche anno fa, non 2000 anni fa, oltretutto so benissimo quali errori possono commettere i nostri giovani, e ne abbiamo di bravissimi: fare tardi la sera più e più volte, mangiare male, fare amicizie sbagliate, allenarmi con poca voglia, cogliere insomma tutto il male che possa offrirti la strada lo può fare chi gioca a calcio e chi non ci gioca, solo che il campo da calcio è un giudice cattivissimo: se sei fuori forma o dormi in campo perchè non ti sei comportato da professionista tra i dilettanti, poi chi ha più scatto e brillantezza di te ti umilia e a giocare giocherai poco e male. Io stesso non ero affatto così attento all’alimentazione, alla frequentazione e agli orari che facevo come qualche tempo fa, diciamo che stare ad alto livello al Cynthia, o anche quando iniziai alla Lodigiani, all’Ostiamare fino all’esperienza col Grifone Monteverde. Assogna, il portiere 40enne che aveva già giocato con me al Cynthia, è stato fondamentale per farmi capire che potevo dare di più se fossi stato più serio e meticoloso in tutto, vivendo tutto per fare del calcio il mezzo per far vivere bene me e la mia famiglia. Ora che sono sposato e con figli ci credo, ma ho dovuto lavorare molto sulla testa: prima facevo leva sul mio fisico e dormivo lo stretto indispensabile prima di andare in campo, facevo stupidate, quindi capisco bene se qualcuno lo fa nel nostro spogliatoio, ho l’occhio clinico ormai ! (dice ridendo n.d.r).

Secondo te chi è quello più bravo che avete, tra i vostri giocatori in età di lega?

Non posso dirne uno solo altrimenti gli altri poi mi danno addosso, siamo uno spogliatoio di casinisti! Va detto che Carletti in attacco e Sette a centrocampo stanno giocando tantissimo, servono assist, giocano bene con e per la squadra e quindi sono due tra quelli più in vista. Ma io vorrei fare un plauso anche al gruppo dei più vecchi, come me, Pacetti, Spinetti, Tassone e tutti quelli che mi hanno spinto a venire qua, dato che io ho giocato già assieme con Latini,  giocatore e figlio del nostro Mister Mario Latini, ed è in virtù della amicizia che mi lega e lega il gruppetto dei più “stagionati” che personalmente ho accettato di rinverdire i fasti di qualche anno fa e di accettare con entusiasmo il progetto di crescita sportiva della società. La Rustica. Altrimenti di fatto ero già stato confermato anche dal nuovo mister Cuomo in Eccellenza al Grifone Monteverde, in categoria superiore, ma grazie a loro ogni responsabilità ed allenamento pesa zero e siamo sempre pronti alla battaglia sportiva.

Hai sempre avuto la tempra del leader, hai sempre giocato per sfondare nel calcio?

No no, tutto il contrario, almeno fino a 7-8 anni fa come ti dicevo ero pessimo nell’approccio alla settimana di allenamenti e poi un po’ il talento un po’ il fisico che madre natura mi ha dato, mi ha permesso di fare subito bene in ambienti che però mentalmente erano superiori a me, più professionali di quel che potessi concepire io in una società di calcio. Io ho iniziato al Pro Roma, al campetto sotto casa dove abitavo allora coi miei, e poi mi dissero che ero bravo, e andai a fare la Juniores con la Lodigiani, e da lì mi mandarono in prima squadra in un gruppo che giocava la ex serie C2, troppo per la testa che avevo allora. Credo che anche per il fatto di mancare di rispetto prima di tutto al mio fisico, mi feci male spesso e poi venni scartato dopo un paio d’anni dalla Lodigiani inizando il mio peregrinare per i campi di Eccellenza e Serie D, e da quest’anno Promozione, è il primo anno che la faccio. In realtà quello bravo è sempre stato mio fratello maggiore, nel gioco del calcio, ora lui ha smesso e fa un altro lavoro, io invece col calcio ci campo una famiglia alla grande. La vita è davvero bizzarra.

 

Voi non siete progettati espressamente per vincere il campionato, lo hai già detto in altre occasioni, però siete là, nelle zone alte del gruppo C

Ma certo, alla fine se l’organico è buono non è che ci risparmiamo: se la settimana di allenamenti va bene e non ci sono troppi infortuni come però da qualche settimana sta succedendo anche a me, è normale che poi le partite vengono bene e si fanno punti su punti, anche se la società vuole arrivare in eccellenza in più anni, credo 2 o 3, non subito. Poi il resto sta a noi, se ci riuscissimo subito forse saremmo visti come eroi dalla società e dal quartiere, che ha fame di calcio, sarebbe una bella storia. Certo Serpentara, anche se non sta andando bene, e Trastevere, hanno speso più di noi e ci puntano fin dall’inizio a salire, vedremo strada facendo…

Grazie mille simone, buon campionato a te!

Grazie a te e a tutta Sportinoro!