Ripresa del campionato di Eccellenza, le riflessioni di sei allenatori del massimo campionato regionale

Ripresa del campionato di Eccellenza, le riflessioni di sei allenatori del massimo campionato regionale

Dopo aver ascoltato i commenti a caldo di alcuni dirigenti del nostro calcio regionale subito dopo la formalizzazione dei tre gironi che comporranno il nuovo Campionato di Eccellenza che dovrebbe avere inizio il prossimo 11 aprile, oggi sono intervenuti ai nostri microfoni gli allenatori di sei squadre che hanno deciso di aderire al nuovo format proposto dal Comitato Regionale Lazio.

Ecco il loro pensiero.

 

MARCO SCORSINI (All. Academy Ladispoli – Girone A):

Fermo restando la massima comprensione per il dolore che è stato vissuto da tanta gente in questi mesi ed i naturali timori che ancora ci accompagnano, dico solo che mia più grande gioia è tornare su un rettangolo verde.

Per noi che amiamo questo sport e che ne facciamo anche una professione, sono irrinunciabili componenti quali la bellezza di tornare alle emozioni della domenica e la stessa adrenalina che comincia a montarti dentro il sabato sera.

A questo punto, poco importa se al Ladispoli è stata cancellata la classifica precedente.

I gironi sono stati miscelati e rivisti e nel Girone A sono rimaste le squadre importanti che già c’erano prima ed a queste se ne sono aggiunte altre.

È comunque un girone bello, difficile, stimolante e la più grande vittoria sarebbe tornare sul campo e sarebbe bello riuscirci senza grandi impedimenti grazie all’attuazione di tutti i protocolli sanitari e salvaguardando la salute di tutti.

In questo momento stiamo attendendo questo benedetto iter che ci permetta di tornare a fare allenamenti che riguardano il calcio, dal momento che fin qui abbiamo fatto solo mantenimento fisico.

Quando torneremo a farlo, io credo che le difficoltà maggiori non saranno solo di natura fisica per la lunga inattività, né tattiche perché ritengo che una ventina di giorni basterebbero a restituire organizzazione alla squadra.

Il problema principale sarà sotto il profilo mentale.

Per me la difficoltà maggiore sarà costituita dall’approccio alla gara.

In un torneo così breve non ci si potrà permettere il lusso di sbagliare più di una gara, visto che si correrebbe il rischio di venir tagliati fuori.

Per arrivare a dama servirà essere perfetti.

Tutte le società che hanno accettato di partecipare daranno il massimo, ne sono sicuro, però resterà comunque una competizione sui generis e molto opinabile.

Chi arriverà primo meriterà comunque i complimenti per come avrà saputo gestire le risorse fisiche e mentali”.

 

PINO PORCELLI (All. Ottavia – Girone A):

“Trovo sbilanciata la composizione dei gironi.

Vista la presenza di ben sette squadre che ambiscono al successo finale, per me soltanto il nostro sarà un vero girone di Eccellenza.

Gli altri due valgono la Promozione.

Complessivamente mi aspetto di vedere spesso una sorta di amichevoli autorizzate con l’unico vantaggio di non dover pagare l’arbitro…

Per quanto mi riguarda, nel nostro raggruppamento la favorita è il Fiumicino”.

 

DIEGO LEONE (All. Villalba Ocres Moca – Girone C):

“Sicuramente non vedremo il calcio che piace a noi, dal momento che lo spirito agonistico, sotto certi aspetti, potrà venire meno.

I problemi rimangono tanti ed io mi auguro che tutto si possa svolgere in modo ancora più controllato e nella piena tutela di ogni componente.

Noi non abbiamo l’ambizione di salire di categoria e sfrutteremo queste partite in ottica-futuro anche per valutare dei giovani.

Chiarisco che non giocheremo con la formazione Juniores, ma in questo periodo cercheremo di capire come migliorarci in vista della prossima stagione.

Le mie favorite?

Tivoli su tutte, poi Sora, Città di Anagni e W3 Roma Team”.

 

PAOLO CAPUTO (All. Civitavecchia 1920 . Girone A):

“Penso sia il nostro sia un girone tostissimo.

Noi abbiamo scelto di partecipare per tenere alto nome della nostra città, ma non abbiamo le ambizioni che possono avere altre squadre.

Utilizzeremo questo torneo in proiezione futura, aggregheremo diversi ragazzi per valutarli in vista della stagione successiva.

In questo frangente la nostra prima preoccupazione sarà quella di tutelare la salute dei nostri tesserati dopo cinque mesi di inattività.

Su quali tasti bisognerà spingere in prevalenza?

Per me adesso deve uscire fuori la capacità dell’allenatore che deve dimostrare bravura nel lavorare mentalmente su ragazzi che si sentono circondati da questo fantasma invisibile.

Sarà importante farli sentire sereni.

Io credo che l’80% delle formazioni migliori sia concentrata in questo girone e tutte hanno identiche possibilità in partenza, poi dipenderà da tanti fattori.

Bisogna mettere in conto che la lunga inattività provocherà numerosi infortuni”.

 

MANCONE (All. Città di Anagni – Girone C):

“Tornare in campo è una possibilità che credo vada raccolta con entusiasmo per quello che rappresenta, ossia un ritorno alla normalità, alleggerendo le tensioni di questo periodo.

Per i ragazzi sarà importante avere la possibilità di riscattarsi se in questi ultimi mesi hanno avuto qualche delusione.

Probabilmente sarà un campionato in cui il fattore nervoso avrà la priorità sul resto.

Il fatto che anche le categorie dilettantistiche possano tornare in campo un po’ alla volta è comunque una vittoria.

I nostri obiettivi?

Non ci siamo nascosti all’inizio, a maggior ragione non lo faremo adesso dopo gli ultimi innesti.

Il Città di Anagni è stato di una correttezza esemplare.

Nella passata stagione il mio club ha accettato serenamente lo stop ed alla fine ha anche dovuto pagare un dazio salatissimo, venendo retrocessa d’ufficio in estate.

Ora siamo dell’idea che, con i dovuti accorgimenti e nel pieno rispetto dei protocolli sanitari, si possa riprendere, senza ovviamente dimenticare ciò che sta accadendo intorno a noi.

D’altronde, le strade possibili erano solamente due: o si cancellava, rischiando di far pagare le stesse società due volte di seguito, o si ripartiva.

Il play-off a tre squadre?

Secondo me, la cosa migliore è attendere sviluppi.

Io penso che alla fine tutte e tre le squadre avranno diritto di accesso alla Serie D”.

 

FEDERICO PACE (All. Lupa Frascati – Girone B):

“La decisione di riprendere rappresenta un modo per farci tornare ad una sorta di normalità.

Personalmente non vedo l’ora di lavorare in funzione della domenica, parlare ai ragazzi negli spogliatoi, tornare a fare quello che a tutti noi piace.

Al di là del format, credo che dopo cinque mesi di inattività i valori andranno a pareggiarsi, però è evidente che nel torneo figurano squadre con rose super competitive.

Nel nostro girone ci sono almeno tre o quattro squadre che possono dire la loro per il successo finale.

Noi vogliamo far parte di quel gruppo, desideriamo giocarcela fino alla fine e poi tireremo le somme.

Secondo me, l’aspetto prioritario sarà quello di lavorare sulla testa dei giocatori, cercare di inculcare la giusta mentalità.

Dobbiamo capire in fretta che ogni partita sarà fondamentale, di riflesso dovremo concentrarci sul presente e solo sulla partita che giocheremo senza fare tabelle”.