A cura di Alessandro Bastianelli.
La batosta della settimana scorsa deve essere servita a Bolic per far quadrato intorno ai suoi fedelissimi. Il Savio risorge dalla sconfitta del Certosa con una vittoria altisonante, meritata, ma forse troppo severa nei confronti di un generosissimo Almas.
A punire gli ospiti, oltre a una mezz’ora finale piuttosto nervosa, ci ha pensato un Abruzzetti fuori controllo: sua, infatti, la strepitosa tripletta che ha messo ko l’undici di D’Angeli.
Equilibrio – il primo tempo è caratterizzato da un sostanziale equilibrio a centrocampo, dove si giocano le sorti della partita. Erbacci dirige con maestria la manovra dell’Almas, provando ad innescare con i suoi filtranti le frecce Bendia e Ladogana, anche se lì davanti i tre solisti non sembrano ancora un’orchestra armoniosa; troppo farraginosa la fase di rifinitura, mentre dall’altra parte il Savio avanza, ma da fermo.
Ci prova subito Lorenti con due bei piazzati a giro, ma né la conclusione dal limite destro (10’) né quella dal lato corto sinistro, cinque minuti più tardi, impensieriscono Ballanti.
E’ con la palla a terra però che i blues costruiscono le loro azioni migliori, con il furetto Di Domenicantonio al centro del palco: bellissimo il suggerimento del fantasista al 23’ per Abruzzetti, che però si vede murato il tiro da un fantastico Ballanti in uscita bassa.
Dall’altra parte è sempre Bendia l’uomo più pericoloso. Al 27’ il numero dieci dell’Almas si avventa su un rinvio lungo di Ballanti scaricando al volo dal limite, il rientrante Armenia custodisce la sua porta con un gran intervento in tuffo.
A certificare l’equilibrio iniziale c’è anche il conteggio dei legni, uno per parte: il primo lo prende Di Domenicantonio al 32’ con il suo micidiale mancino, che si stampa sulla traversa a Ballanti battuto; mentre quello dell’Almas lo colpisce Ladogana, stavolta con un tiro a giro che centra l’incrocio al 35’ con Armenia fermo a guardare.
Abruzzetti show – è a questo punto che bisogna calare il jolly, e a Bolic non serve bluffare quando si ha un asso al centro dell’attacco con il numero nove. Abruzzetti viene sì facilitato nel suo compito dal maldestro rinvio di Cichello, che gli consegna il pallone sui piedi, ma il seguente tiro del centravanti blues è un capolavoro di tecnica, con il pallone scagliato da fermo che si va a incastrare sotto il sette, una perla che lascia il Vianello a bocca aperta quando mancano cinque minuti alla fine del primo tempo.
Nella ripresa l’Almas prova a rialzarsi facendo perno sui soliti Bendia e Ladogana, ma il gioco latita e il Savio continua a tenere il possesso. I blues raddoppiano al decimo con Grossi in tap in, ma chiaramente in fuorigioco al momento del tiro di Domenicantonio, respinto da Ballanti sui piedi di Grossi; Mattei annulla giustamente.
Tre minuti più tardi ci sarà altro lavoro per il direttore di gara: ancora uno scatenato Di Domenicantonio libera di fino Abruzzetti in area, atterrato poi da Agnoletto in area, il contrasto sembra lieve ma l’arbitro decreta il calcio di rigore tra gli sguardi attoniti degli ospiti. Dagli undici metri Laurenzi ci mette il sangue del capitano, spiazzando freddamente Ballanti per il due a zero.
Al tappeto – il rigore getta gli ospiti nella confusione più totale, e nel giro di tre minuti, dal 19’ al 22’, arriva il poker del Savio.
I blues colpiscono prima in contropiede, grazie allo splendido passaggio di Ricci per Abruzzetti, che davanti a Ballanti non può sbagliare; e in seguito grazie all’errore in disimpegno di Agnoletto,che nel tentativo di un retropassaggio serve il neo entrato Tocci, campione d’altruismo nel regalare ad Abruzzetti il pallone della tripletta personale.
Sul punteggio di quattro a zero cedono i nervi ai ragazzi dell’Almas. La partita, sino a quel momento correttissima, s’infiamma per alcune scorrettezze reciproche, screzi assolutamente evitabili da ragazzi ormai maturi.
Liviello e Bendia ne faranno le spese guadagnandosi il rosso diretto per alcune scaramucce al 32’, la reazione del fantasista dell’Almas è da censurare, ma a cosa serve provocare con una pallonata a gioco fermo sul quattro a zero? Se lo chiederà anche Bolic, costretto a rinunciare a un perno della formazione titolare per le prossime partite.
D’Angeli dovrà necessariamente ricomporre i cocci della sua creatura dopo i ’90 di oggi pomeriggio, scontando anche l’espulsione di Agnoletto a due minuti dal termine per somma di ammonizioni. Zero gol segnati e otto subiti in tre partite sono un passivo che desta preoccupazione, e su cui l’esperto mister reatino dovrà intervenire lavorando sulla testa dei propri ragazzi.
Bolic può invece sorridere soprattutto per il cinismo dimostrato dai propri giocatori, sperando che un Abruzzetti così possa ripetersi più spesso, guadagnandosi quella continuità che potrebbe consacrarlo come uno dei giocatori top del campionato Juniores Elite.
SAVIO – ALMAS ROMA 4 – 0
SAVIO (4-2-3-1): Armenia 6; Valente 6 (20’st Tocci 6), Liviello 5,5, Tomei 7 (26’st Falconieri 6), Laurenzi 7; Lorenti 6 (32’pt Almeida 6), Ricci 6,5; Grossi 6,5, Di Domenicantonio 7 (19’st Sabbatini 5,5), Vecchiotti 7; Abruzzetti 8. A disp.: Pirinu, Barbato. All.: Alessandro Bolic.
ALMAS ROMA (4-3-3): Ballanti 6; Fayella 5,5 (15’st Tano 5,5), Cosimetti 5 (35’st Gambrioli sv), Patitucci 5,5, Agnoletto 4,5; Cichello 5 (21’st Sbarzaglia 5,5), Erbacci 6,5, Manni 5,5 (10’st Ferretti D. 5,5); Ladogana 6, Bendia 5,5, Gaffi 5,5. A disp.: Brunetti, Succi, Ferretti G. All.: Daniele D’Angeli.
ARBITRO: Mattei di Roma 2.
MARCATORI: 40’pt, 19’st e 22’st Abruzzetti, 15’st Laurenzi.
NOTE: 0’ e 5’ di recupero; ammoniti Ferretti D. , Agnoletto (A); al 32’ espulsi Bendia (A) e Liviello (S) per reciproche scorrettezze; al 43’ espulso Agnoletto per somma di ammonizioni.