Secondo “Memorial Davide Favetti”, Donato Olivieri annuncia: “Faremo le cose in grande per onorare la memoria di Davide”

Secondo “Memorial Davide Favetti”, Donato Olivieri annuncia: “Faremo le cose in grande per onorare la memoria di Davide”

A cura di Matteo Lanzi

Ricordare è un onore ma anche un onere. Soprattutto quando celebrare la memoria di qualcuno può servire da monito e da insegnamenti per gli altri, in particolare per i giovani. Questo impegno è stato recepito in maniera chiara dal Tor Lupara del Presidente Donato Olivieri, impegnato in questi giorni, in collaborazione con la redazione di Sport in Oro, nell’organizzazione del secondo “Memorial Davide Favetti“. Un evento, al quale tutta la comunità è profondamente legata, nato per omaggiare il ricordo del giovane ragazzo classe 2001 prematuramente scomparso nel 2019.

E’ proprio il Presidente, visibilmente emozionato, a raccontarci le emozioni di questa vigilia.

Presidente, che sensazioni state provando nell’organizzare questa kermesse?

Sono emozioni forti. Per organizzare la seconda edizione, dopo la prima del 2019, abbiamo dovuto aspettare più tempo del previsto a causa di diverse vicissitudini, tra cui principalmente l’evento pandemico che abbiamo dovuto affrontare. Ora siamo pronti e vogliamo fare le cose al meglio, nel ricordo di Davide“.

Rispetto a cinque anni fa è cambiato il format: ci spieghi meglio.

Nella prima edizione avevamo organizzato due tornei, uno per l’Under 14 ed uno per l’Under 19. Viste le difficoltà che avevamo riscontrato ora ci stiamo concentrando su un unico format al quale parteciperanno squadre che disputano l’Under 17 Elite, oltre a due Under 19 regionali: la nostra e quella del Montespaccato. Abbiamo voluto far partecipare anche i classe 2006, che presero parte alla prima edizione e dai quali vogliamo ripartire per chiudere idealmente un cerchio durato 5 anni“.

Le novità però non finiscono qui…

Assolutamente no. La nostra Under 19 scenderà in campo con una maglia celebrativa, che verrà presentata nei prossimi giorni, per omaggiare Davide: quello è un gruppo che ha vinto ben cinque titoli nel corso degli anni, una squadra vincente per un ricordo vincente. Inoltre, nel giorno della finale, verrà disputata una gara amichevole a cui prenderanno parte gli amici di Davide insieme ad un altra squadra, con in panchina guide tecniche di primo livello. Un bel modo per preparare al meglio l’atto conclusivo”.

Tra l’altro, nell’Under 19 del Tor Lupara c’è un elemento al quale Davide era molto legato…

Legatissimo: suo fratello Emanuele. Molti credono che fossero giocatori uguali e per questo incompatibili sul campo, io penso invece che avrebbero giocato benissimo insieme, essendo diversi. Davide davanti alla difesa, Emanuele dietro le punte: sarebbe stato un bel centrocampo. Tra l’altro Emanuele ha già esordito in Promozione: chi ben comincia…

L’impegno che state mettendo in quest’evento sottolinea la grande attenzione che la sua società mette nel sociale.

E’ stato il motore che mi ha spinto a fare calcio. Io sono entrato in questo mondo nel 2012, quando ero ancora un semplice genitore, perché da fuori vedevo che troppo spesso gli aspetti caratteriali e psicologici dei ragazzi adolescenti venivano trascurati, magari in favore del risultato. Nelle mie società ho sempre avuto un focus importante sull’aspetto mentale e sociale di questi giovani atleti: non dobbiamo dimenticarci che nel Lazio ci sono centinaia di società ma la maggior parte sono dilettantistiche, il cui obiettivo primario dovrebbe essere togliere ragazzi della strada e farli stare su un campo di calcio. Educare e distogliere dai mali della nostra società è un aspetto fondamentale per noi, al quale magari coniugare, grazie ad impegno e sacrificio, dei buoni risultati sportivi“.

In che maniera, al Tor Lupara, contribuite allo sviluppo sociale dei ragazzi?

Ci sarà modo di parlare approfonditamente delle nostre attività, ora voglio che l’attenzione si concentri solo su Davide e questo Memorial. Posso solo dire di essere molto contento perché in società ho diversi ragazzi seguiti da genitori straordinari, i quali sono i primi a partecipare in maniera attiva alle nostre opere“.

Questa kermesse, come la prima edizione, verrà organizzata in collaborazione con la redazione di Sport in Oro del direttore Raffaele Minichino.

Senza il contributo di Raffaele tutto questo non sarebbe stato possibile: ha una magia particolare, che riesce a trasformare ogni torneo da lui organizzato in qualcosa di speciale e memorabile. Colgo l’occasione per ricordare anche il grande Benito Manzi, scomparso da pochi giorni. Ero presente al suo funerale e sono rimasto incantato dalla grande folla presente: un segno chiaro delle grandi qualità umane che lo distinguevano dagli altri”.

Di seguito il calendario del secondo “Memorial Davide Favetti”, al quale tutti noi siamo chiamati a partecipare in massa nella memoria di un giovane troppo prematuramente scomparso.