SERIE D, OSTIAMARE, MISTER CHIAPPARA SULL’APRILIA: “GARA IMPORTANTE DA VIVERE CON SAGGEZZA”

SERIE D, OSTIAMARE, MISTER CHIAPPARA SULL’APRILIA: “GARA IMPORTANTE DA VIVERE CON SAGGEZZA”

A cura di Giovanni Crocé

LA GARA OSTIAMARE APRILIA DI DOMENICA ALLE 15.00 SARA’ RIPRESA DALLE TELECAMERE DI CALCIO D’ANGOLO E RIPROPOSTA COME SEMPRE LA PROSSIMA SETTIMANA IN DATA E ORA DA DEFINIRE SU RETE ORO CANALE 18 DEL DIGITALE TERRESTRE

Mister Roberto Chiappara, domenica pomeriggio alle 15.00 ospitate l’Aprilia che vi precede a 7 lunghezze, è uno dei big match di giornata, o è ancora troppo presto per fare graduatorie?

La verità è che i big match li fanno i calciatori da una parte e dall’altra a prescindere dal momento in cui vengono giocati restano sempre belle sfide, al massimo se una delle due perde c’è più tempo per recuperare. Per rispondere alla sua domanda, infatti nello specifico, questa per me sarà una sfida bella ed importante da vivere con giudizio ma senza fare troppi calcoli, anche se noi veniamo da una sconfitta inattesa per quanto mi riguarda, contro l’Isola Liri. Voglio vincere sempre ma soprattutto pretendo che il primo tempo sia giocato subito con coraggio, con l’Isola Liri nel primo tempo mi sono arrabbiato tantissimo del nostro atteggiamento abulico. Nel secondo invece ci siamo svegliati e meritavamo forse anche di vincerla. Posso accettare l’imprecisione, ma non che l’avversario di turno ottenga i 3 punti solo perchè fa la partita complessivamente con più voglia e concentrazione di noi. Altrimenti non faremo un bel campionato come molti dicono.

Non affrontare in maniera grintosa il primo tempo è una costante non solo in D ma in tutte le serie del calcio italiano?

Rispetto ad altri campionati infatti secondo me abbiamo da decenni un atteggiamento mentale sbagliato che io sto cercando di cambiare anche nei miei, l’approccio deve sempre essere di cercare di attaccare e prevalere subito nel gioco, avversario permettendo. E’ uno degli errori più comuni di qualunque formazione, in Italia, giocare il primo tempo a basso voltaggio e in modo attendista. Poi, come ho detto ai miei, non serve a nulla essere arrembanti nel secondo tempo dopo aver preso dei gol, è troppo tardi. Ma arriveremo al punto anche sotto questo aspetto perchè ho dei professionisti esemplari all’Ostiamare, ci vuole tempo e la capacità di acquisire tutti una forte autostima collettiva per partire subito forte in gara.

In verità il valore aggiunto additato da molti parlando dell’Ostiamare 2014\2015 è proprio lei, mister Chiappara…

Questo mi fa piacere e me lo stai dicendo tu, anche se il feeling con l’ambiente e la città di Ostia per quanto sia qua da poco, è già buono, fattivo, forte. Quando dicono che in un posto e in una società si lavora bene, ecco questo è il caso emblematico. Mi fa piacere concedermi completamente per una società che crede nel mio calcio e mi ha dato tutto quello che chiedevo. Nonostante la sconfitta abbiamo la rabbia giusta e non c’è nervosismo, crediamo di fare una bella partita perchè a parte Martinelli in difesa squalificato al centro, siamo tutti disponibili e affamati, il lavoro settimanale in allenamento, toccando ferro è filato via liscio come l’olio e c’è entusiasmo, sentiamo che può nascere qualcosa di grande quest’anno, poi quanto grande spesso lo decide la partita e l’avversario, non si è mai da soli a decidere il proprio destino soprattutto in un campo da calcio…

Parlando dell’avversario infatti cosa si sente di dire?

Se hanno i punti che hanno e ne hanno già molti e ci sono sopra in classifica di sicuro stanno bene anche se io non amo parlare delle cose di casa altrui soprattutto alla vigilia di una gara, li conosco e nel complesso sono stati eccellenti perchè per quanto sono giovani anagraficamente hanno già una bella identità di gioco e corrono tanto, Aprilia è una piazza che ha fatto recentissimamente anche la C quindi sa come si vince e si preparano le partite.

Il vostro portiere Travaglini giocherà di nuovo titolare o è ballottaggio in porta?

Aveva avuto un piccolo infortunio muscolare nell’ultimo allenamento di rifinitura prima della partita contro l’Anziolavinio e quel che posso dire è che sta bene ed è disponibile, questo è quanto.

Nel suo 11 di base nel 4-3-3 spesso ha messo dentro in attacco Massella e Fanasca e un terzo giovane in età di lega, da Palazzini a Rossi Daniel, a Sargolini, al ’97 Davide Ferri, chi giocherà dal 1′ contro l’Aprilia?

Questa è la mia splendida fortuna, quella di avere una rosa ben congeniata con il giusto mix tra giocatori di esperienza, classe e categoria ma anche la soddisfazione di avere tanti giovani soprattutto davanti, più o meno pronti, che mi mettono in difficoltà per completare l’attacco e dargli quel pizzico di brio ed incoscienza che è il sale del calcio. Ve lo dice uno che a fine carriera giocava da ala ed andavo matto per dribbling, giocate folli, cambi di direzione ed imprevedibilità, io incoraggio la crescita di chi ha i colpi perchè in certe zone del campo per vincere le partite ci vuole la giocata che esca dall’ordinario, non si può non avere un calciatore che esca dagli schemi, altrimenti con 11 giocatori “normali”, si resta a centroclassifica, bene che vada. Onestamente non so neanche io chi schiarare perchè dipende sempre dai calcoli da fare in base agli obblighi di lega con gli “under” da schierare, ma c’è qualcuno che sta più avanti degli altri.

So che non le piace fare nomi, ma c’è un Roberto Chiappara per classe e intensità nella sua attuale rosa, soprattutto tra i giovani?

Un Chiappara non so, ma se devo sbilanciarmi, sperando che non si monti la testa altrimenti con me dura poco, posso dire che abbiamo un potenziale e piccolo, piccolissimo Giacomo Bonaventura in rosa. Sto parlando di Alessio Palazzini, proprio uno di quegli attaccanti di cui mi parlavi prima. Lui è del ’95 e se si decide che questo per lui sarà l’anno per spiccare il volo, sto cercando di spiegargli che se fa un campionato come si deve può essere devastante, può fare le stesse cose in Lega Pro e con lo stesso tipo di atteggiamento, se è quello giusto da professionista, la sua carriera può riservare grandi e belle sorprese.

Eppure lei lo imposta esterno a destra nei 3 davanti ma ancora onestamente non si capisce se Palazzini è più una seconda punta o un ala, lei che ne pensa?

Ha il genio degli atipici e la maledetta indolenza dei 19enni, pregi e difetti che hanno in tanti non solo tra i miei giovani ma ha il dono di avere grossa struttura, di avere gamba, grinta, è un Bonaventura difatti, un po’ ala un po’ centrocampista offensivo di estro e fantasia. Per me il calciatore del Milan, un “buonissimo grande giocatore”, è l’esempio perfetto per Alessio nel suo ruolo: con tanto sacrificio è ora al Milan con vista sulla nazionale, corre tanto ma non perde fantasia e voglia di aiutare i compagni, io cerco di usare Palazzini in questo modo, di farlo partire largo ma libero di inventare calcio senza dimenticare che non gioca per sè ma anche per gli altri.

Poi vengono fuori dai suoi piedi gol meravigliosi come il pallonetto da centrocampo all’Anziolavinio e forse si inizia a intravedere quello che dice lei…

Palazzini non ha mai avuto il problema di provare e riuscire nei gesti tecnici difficili, la sua montagna da superare sarà fare sempre le cose bene con la stessa intensità e continuità, poi avremo fatto un buon lavoro. Del resto nell’occasione di cui parla io già verso il 30′ del primo tempo avevo visto che Rizzaro, il portiere dell’Anzio, aveva l’abitudine di stare molto alto fuori dai pali, e gli avevo detto di provarci, poi il resto lo ha fatto lui a inizio ripresa, ma non ha ancora fatto nulla, ripeto.

Oltretutto dall’altra parte si gioca Viterbese contro Lupa Castelli Romani, se finisse pari e voi vinceste sarebbe una grande occasione per tornare in alto…

Questa che dice lei è una conseguenza numerica bellissima ma che non ci deve interessare per niente perchè non siamo neanche scesi in campo e comunque ad ottobre non si sono mai vinti campionati, se anche fosse non cambierebbe nulla nella nostra tabella di marcia, io valuto sempre partita per partita.

Si parla però poco del suo secondo dal passato eccellente, l’ex centrocampista romano di Cagliari ed Atalanta Daniele Berretta…

E’ un ottimo secondo per quel che sto vedendo finora, che ha la stessa mia idea di calcio equilibrato ma offensivo, ed è un piacere ritrovarlo dopo praticamente vent’anni, dopo che noi abbiamo anche giocato insieme e ci siamo ritrovati quest’anno al termine di un infinito giro d’Italia. E’ bravo e lo immaginavo, gli ha fatto sicuramente bene iniziare sempre qua all’Ostiamare con una selezione giovanile ed infatti per loro ha sempre consigli ed un occhio particolare.