SERIE D, TERRACINA SCOPRE IL TALENTO DI GINO FLAMINI: “C’ERO ANCHE PRIMA, MA ADESSO POSSO GIOCARE CON CONTINUITA'”

SERIE D, TERRACINA SCOPRE IL TALENTO DI GINO FLAMINI: “C’ERO ANCHE PRIMA, MA ADESSO POSSO GIOCARE CON CONTINUITA'”

A Cura di Giovanni Crocé

Un talento incredibile nel campionato Juniores Elite e in Eccellenza con Ceccano, ora a Terracina, ti stai cofermando poco a poco, Flamini…

GINO FLAMINI CECCANO CALCIO 1995 JUN ELITE

Ti ringrazio moto dell’attestato di stima, ricordo ancora a febbraio quando ancora al Ceccano mi premiaste come Top Player di quel mese nella stagione scorsa per la Juniores d’Elite. Ma sono un centrocampista del 1995 che può e deve fare ancora tutto nella sua carriera in quanto so bene che molto delle mie prestazioni sarà valutato meglio o peggio anche grazie al fatto della salvezza raggiunta o meno col Terracina. I tempi di Ceccano e della Juniores Elite col mister Giuliano Farinelli sono epici ma sono già passati, anche se lui lo vedo tutti i giorni perchè è sempre qua a Terracina ad aiutare i ragazzi della Juniores Nazionale. Ma è ovvio che la D è la D e anche se domenica ho segnato contro una big come l’Ostiamare, è tutto un’altro mondo confrontato alla Juniores, so di dire qualcosa di ovvio, ma ho già fatto anni in Eccellenza col Ceccano quindi lo sapevo…

Ti fa male vedere il Ceccano in queste condizioni nella categoria che tu hai contribuito a far arrivare in finale, poi persa contro la Vigor?

So del brutto 18-0 subito la settimana scorsa e di molto altro ancora, purtroppo ci aspettavamo che la annata della Juniores Elite sarebbe stata diversa un po’ perchè noi 95-96 eravamo un gruppo fortissimo, talentuoso e che  tutt’ora appena può esce e si frequenta anche fuori dal campo. Ma so anche che non pensavo proprio a difficoltà evidenti, so però che la proprietà è cambiata e che soprattutto giocano molto molto sotto età con gli elementi, addirittura qualche ragazzo del ’98 o ’99 in una Juniores Elite, è chiaro che poi in campo la differenza diventa ancora più ampia che tra coetanei. Ma spero che possano riprendersi perchè mi dispiacerebbe vedere una società che stimo e a cui mi legano bei ricordi retrocedere un anno dopo la finale regionale persa contro la Vigor a Frascati. Non dico che ce lo aspettavamo, ma quando mister Farinelli parlava di annata speciale e unica per noi e per la società, ad oggi ha avuto sicuramente ragione purtroppo.

Tu hai cambiato il modo di giocare in D, da numero 10, come tanti fantasisti, ora picchi anche spesso e domenica dopo il gol sei stato espulso…

Sì è vero, ma mi ha lasciato un po’ così, perplesso, il fallo dell’espulsione perchè ero a metà campo e non credevo fosse da secondo giallo ma accetto tutto e punto a tornare in campo nel 2015 alla ripresa del campionato. Sono tra i più giovani, so che è nella logica delle gerarchie calcistiche e della vita che ai più giovani si chieda di correre e sacrificarsi di più, e se serve picchio, anche perchè sempre nei limiti sportivi, se voglio giocare, mister Raffaele Sergio lo ha detto da subito a tutti ed ai più giovani in particolare, la salvezza passa dai piedi ma anche dalla fatica spesa in campo in ogni momento, e quindi mi adatto. Però ora i frutti si notano e gioco sempre comunque da mezzala offensiva o da ala, quindi ho modo di fare ancora qualche colpo fantasioso come quello che ha fruttato il gol da fuori area sulla respinta di Fanasca: alcuni lo definiscono gran gol, io mi prendo un po’ in giro e preferisco parlare di fortuna, perchè spero di potervene raccontare tanti altri e non voglio pensare troppo a quello che ho già fatto di buono.

Ma i tifosi hanno accettato il momento duro che vivete, il cambio di prospettiva dalla lotta per il titolo ed i playoff, alla lotta salvezza?

Credo di si, adesso, è normale per noi e per loro che adesso che in tanti big, da D’Agostino ad altri, sono andati altrove perchè la società ha dovuto ridurre gli ingaggi, ci sia stata inizialmente forte scontento e delusione, non siamo marziani e tutti ne abbiamo sofferto, era normale contestare e contestarci, lo shock c’è stato, ma sono certo che ora oltre al fatto della calma data dal pareggio di domenica, vedono il nostro sacrificio e ci appoggiano, almeno lo spero. Ma ora li vedo più sereni, spero che sia davvero una cosa duratura perchè pur nelle difficoltà, come abbiamo visto in una altra grande piazza come Sora, in mezzo a tanti problemi e con pochi soldi hanno la classifica e i risultati che hanno e quindi anche noi possiamo farcela, perchè non siamo da meno. Sono certo che con la serenità e la pazienza giusto, il nostro lavoro i tifosi sanno che non manca e non mancherà, e ce la possiamo fare assolutamente  a salvarci. Passando da Palestrina domenica.

Scontro salvezza chiaro e netto, ma un punto non serve a molto…

Non è il massimo  ma se arrivasse muoverebbe comunque la classifica e darebbe sempre la serenità a tutto l’ambiente per continuare una serie positiva e passare Natale sereni, non credo sia poco. Ma è chiaro che è col Palestrina che lotta per salvarsi che i tre punti valgono doppio e andrebbero fatti quindi anche se sono squalificato contro di loro farò il tifo e conto che i tre punti possano arrivare, ovvio che sarebbe il massimo.

Gino, in sincerità, andandosene via in tanti, cambiando obiettivi, hai pensato ad andar via?

Sono un ragazzo serio e sincero, quindi ti dico quel che è accaduto e che la società sa: sono stato cercato da squadre di Eccellenza anche di buona levatura ma non voglio a 19 anni tornare in una categoria già fatta e lasciare la D che penso di aver meritato solo perchè ci sono dei problemi e molti hanno fatto altre scelte. La chiamata da una D non c’è stata e quindi il problema non lo ho avuto, dico per fortuna, perchè qua a Terracina comunque giocavo anche prima di essere chiamato ancora più in causa grazie alle partenze di alcuni compagni, ma ho avuto un calo personale, poi quello di squadra, quindi con mister Celestini giocavo e non giocavo. Ma comunque qua mi trovo vicino casa, e non avevo voglia di cambiare, di scappare per scappare, preferisco meritarmi qualcosa di più formandomi ancora in una situazione difficile come quella di Terracina, così come l’anno scorso lo era quello di Ceccano, le difficoltà non mi hanno mai fatto tremare, anzi, credo che se ce la faremo sarà un valore aggiunto per tutti noi.