SFF ATLETICO, CIACCIA SVELA I PROGRAMMI DEL CLUB: “NOI FAVORITI? UNO STIMOLO. E SULL’IMPIANTO DI PROPRIETA’ VI DICO CHE…”

SFF ATLETICO, CIACCIA SVELA I PROGRAMMI DEL CLUB: “NOI FAVORITI? UNO STIMOLO. E SULL’IMPIANTO DI PROPRIETA’ VI DICO CHE…”

Lavoro, lavoro ed ancora lavoro.

L’unica settimana di ferie, ritagliata da un’estate che non conosce soste, arriverà a breve.

Il tempo di godersi un brevissimo break in famiglia per poi lanciarsi anima e cuore nelle spire di una stagione che si preannuncia faticosa quanto stimolante.

Del resto, Davide Ciaccia non si è davvero seduto un momento nelle ultime settimane: prima il varo dello SFF Atletico, neonata società che aspira a diventare polo d’attrazione del litorale romano, quindi la costruzione dell’organico che dovrà puntare senza troppi giri di parole al salto di categoria e nel mezzo la trattativa, impostata, ricamata ed infine tramontata con l’Anzio per un eventuale scambio di titoli.

Lo abbiamo intercettato all’alba delle meritate vacanze.

Dieci minuti sono stati sufficienti per fare il punto della situazione e toccare più di un tema.

 

 Presidente, com’è nato il progetto SFF Atletico?

“Avevamo ragionato già dalla fine della stagione precedente sulla possibilità di unire le forze ed evitare che un comune come quello di Fiumicino disperdesse le forze.

Una volontà nata dal momento che attraversa la nostra economia, ma anche dal numero di abitanti, e quindi dalle potenzialità, del nostro comprensorio”.

Dopo un avvio complicato, l’anno scorso il suo Fregene diede vita ad una seconda parte di campionato strepitosa.

Se potesse, cosa porterebbe di quell’esperienza in quella attuale?

“Dare una risposta è molto difficile.

Eravamo partiti tra molte difficoltà, mettendolo in preventivo, ma poi siamo riusciti a salvarci giocando un buonissimo calcio.

caputo corinaldesi

Di questo bisogna rendere onore a mister Caputo, un tecnico che già aveva avuto esperienze in categorie superiori, ed al direttore generale Massimo Corinaldesi.

Entrambi sono stati artefici di uno splendido lavoro con un organico composto quasi interamente di giovani”.

Adesso però siete costretti ad alzare l’asticella.

Essere considerati tra i favoriti d’obbligo del prossimo torneo rappresenta per voi uno stimolo o alimenta ansia da prestazione?

“Senza dubbio uno stimolo.

Non credo sia un problema esser considerati tra i favori, anzi.

Cercheremo di dimostrare sul campo a noi stessi ed agli avversari di valere questo pronostico.

L’altra sera sono stato con i ragazzi ed ho trovato un gruppo composto non solo di ottimi calciatori, ma soprattutto di gente vera e che ha ben impressi nella mente quali sono gli obiettivi che ci prefiggiamo…”.

Quali avversarie avete annotato nel vostro personale taccuino?

“I nomi sono piuttosto noti, credo.

Valle del Tevere e Civitavecchia si sono dichiarate e considerazione e rispetto vanno dati anche a Vigor Acquapendente, Cre.Cas., Montecelio e Ladispoli.

Gli ultimi anni hanno evidenziato un certo equilibrio nel Girone A e ritengo che fino a dicembre troveremo setto, otto squadre racchiuse in pochi punti.

Dopo avverrà un’ulteriore scrematura e noi dovremo farci trovare pronti”.

Tornatore con il Presidente Ciaccia

Dal mercato sono arrivati nomi importanti come Tornatore, Esposito e Ramacci, solo per citarne alcuni.

Siete a posto così o dobbiamo attenderci ulteriori sorprese?

“Purtroppo abbiamo perso Bussi e stiamo valutando la possibilità di integrare il reparto offensivo.

Non è una necessità impellente, ma ci stiamo ragionando su.

Mettiamola così: se capita un’opportunità, la coglieremo al volo…”.

Qualche settimana fa si è fatto un gran parlare di un eventuale scambio di titoli con l’Anzio.

Perché è tramontata questa trattativa?

“Con Franco Rizzaro il rapporto è stato corretto fin dalle prime battute della trattativa.

Noi abbiamo presentato la nostra offerta e lui ci ha detto chiaramente che, se avesse deciso di cedere, lo avrebbe fatto a noi.

rizzaro ciaccia

Alla fine, ha trovato le risorse per procedere all’iscrizione dell’Anzio in Serie D e gli faccio un sincero in bocca al lupo.

Va detto che abbiamo anche tentato la carta del ripescaggio, ma anche lì non siamo stati fortunati.

Proveremo a conquistarla sul campo”.

A proposito di Serie D, l’ufficializzazione dei gironi del prossimo campionato ha scontentato più di un club laziale, specie quelli costretti a trasferte scomode e lunghe.

“Comprendo perfettamente lo stato d’animo di club come il Trastevere, che dovranno affrontare mille problemi dal punto di vista logistico.

Piuttosto, la cosa che non ho ben compreso da parte della Lega Nazionale Dilettanti è perché non abbia mantenuto lo stesso numero di squadre dell’anno precedente”.

Gettiamo uno sguardo a quel campionato di Lega Pro che lei peraltro conosce benissimo.

La convince la riforma attuata dal neo-presidente Gravina?

“Credo sia importante se in quel campionato confluiscono realtà che possiedono la capacità di rappresentare al meglio il nostro Paese.

Tutti gli anni però mi pare che il ricambio venga prodotto non tanto dai risultati maturati sul campo, quanto da altre problematiche, non ultima quella legata all’impiantistica.

Purtroppo questa è la situazione attuale del nostro calcio.

Al presidente Gravina va comunque il più sincero in bocca al lupo per il suo lavoro”.

E’ comunque la Lega Pro l’approdo ambito dallo SFF Atletico?

“Procediamo per gradi.

L’obiettivo prioritario al momento è avere quell’impianto di proprietà che ora come ora risulta essenziale per fare calcio e che è stato immediatamente posto alla base del nostro progetto.

Personalmente ho già pagato lo scotto di tutto questo alcuni anni fa e non desidero ripetere quell’esperienza.

All’amministrazione comunale di Fiumicino abbiamo già chiesto l’apertura di un apposito tavolo tecnico ad inizio settembre”.

Vi siete dati delle scadenze?

“Vogliamo avere un impianto tutto nostro entro ventiquattro mesi”.

E la Lega Pro?

“A quella magari arriveremo nel giro di cinque anni, ma vogliamo arrivarci nel modo giusto e senza problemi di sorta”.