Sfortuna e polemiche, il Trastevere saluta la Coppa Italia di Serie D

Sfortuna e polemiche, il Trastevere saluta la Coppa Italia di Serie D

Coppa Italia Serie D, sedicesimi di finale: Trastevere – Torres 1 – 2 (gara unica)

Trastevere: Caruso; Losi, Vendetti, Riccucci, Pieri, Menichetti, Allegrini, Mastromattei, Fiorini (40’st Campori), Lorusso (24’st Panico), Pagliaroli (24’st Massella). A disp. : Ceccucci, Tarantino, Giannone, Pace, Mangione, Sofia. All. : Gardini-Calce.

Torres: Insenna; Andriolo, Gueli, Simonetti, Posillipo, Della Guardia, Accardo, Minunzio (47’st Ladu), Mucili (24’st Ferrarini), Mangiapane (16’st Bachis), Varriale. A disp. : Pinna, Ammoscato, Marcangeli, Sassu, Badami, Solinas. All. : Bacci.

Arbitro: Finzi di Foligno. Assistenti: Caso di Nocera Inferiore e Montagnani di Salerno.

Marcatori: 40’pt Varriale, 5’st Mucili, 31’st rig. Riccucci.

Note: 100 spettatori presenti, 0′ e 5′ recupero; ammoniti Massella, Pieri; al 30’st espulso Gueli per fallo su chiara occasione da rete.

Seppur sulla scorta di una bella prestazione, il Trastevere dice addio alla Coppa Italia di Serie D.

Passa la Torres, squadra formato-Coppa, abile nello sfruttare gli episodi e coriacea nel resistere al riflusso granata nel finale, quando i sardi si trovavano in inferiorità numerica per il rosso rimediato da Gueli in occasione del rigore concesso al Trastevere.

I granata hanno tenuto maggiormente le redini del gioco nel primo tempo, non agguantando però mai l’attimo – quanto mai fuggente oggi… – per colpire i rossoblu, comunque bene ordinati nella fase di non possesso.

Più Trastevere che Torres nel primo tempo, con Mastromattei a dirigere l’orchestra e Lorusso nelle vesti di rifinitore. E’ proprio l’ex Tor Tre Teste a rilegare l’azione più nitida del Trastevere, al 3′, Fiorini arriva in ritardo al centro.

Dall’altra parte è il sempreverde Mangiapane (38 primavere, recentemente tornato in attività dopo l’addio al calcio nel 2014) a creare le maggiori insidie. Il suo mancino velenoso mette alla prova Caruso all’ottavo, il portiere rientra e devia in angolo.

Rischia qualcosa anche Insenna sulle palle tagliate di Lorusso, sulle quali i compagni arrivano in ritardo alla mezz’ora; Insenna è invece bravo a mettere in angolo una punizione insidiosa al 38′, poco prima che la Torres passi passasse in vantaggio.

Il gol dei sardi è arrivato nel momento migliore del Trastevere sugli sviluppi di una ripartenza: Varriale avvia e scatta, Mucili fa da sponda e Mangiapane rifinisce per lo stesso Varriale un pallone splendido in profondità, scagliato poi da Varriale in rete.

Nella ripresa le cose si mettono subito male per il Trastevere: sugli sviluppi di un lancio, Pieri e Mucili si fronteggiano a corpo libero, il difensore del Trastevere ha la peggio e Mucili raccoglie un pallone da depositare comodamente in rete.

Grandi proteste del Trastevere, ma la signorina Finzi lascia proseguire. Solitamente in questi casi si premia il difensore, ma occorre sottolineare come la decisione si ponga coerente con il metro di gara adottato dal fischietto di Foligno.

Di qui in poi, il Trastevere si lancia all’assalto dell’arma bianca, con la Torres che tiene botta nonostante la poca qualità in campo.

Imbottiti di ragazzini e con qualche acciaccato, senza Mangiapane i rossoblu faticano: ci vogliono un paio di uscite risolutive di Insenna per sbrogliare alcune situazioni che scottano.

Al 31′ l’episodio che riapre la gara: svarione di Gueli su un traversone in area, Insenna si lancia in uscita per rimediare ma, nel mentre, lo stesso Gueli atterra ingenuamente Fiorini, che era appostato da quelle parti.

Rigore netto, cartellino rosso e gol della speranza per Riccucci, suggello di una buona prova.

Nel nervoso finale i nervi dei rossoblu tengono, così la Torres prende e stacca i lbiglietto per gli ottavi di finale, guadagnando morale in vista della rincorsa alla salvezza in campionato.

Non una bocciatura per un Trastevere sfortunato negli episodi e messo in campo bene, benché con molte riserve, dal tecnico Gardini. Peccato soltanto aver perso un’altra squadra nel rush finale della Coppa Italia, ma sono anche queste le insidie e le bellezze della gara unica.