TOP PLAYER ALLIEVI, ANDREA SAGLIETTI: ”GIOCANDO ESPRIMO ME STESSO, SOGNO UN CLUB PROFESSIONISTICO”

TOP PLAYER ALLIEVI, ANDREA SAGLIETTI:  ”GIOCANDO ESPRIMO ME STESSO, SOGNO UN CLUB PROFESSIONISTICO”

a cura di Andrea Curati De Pietro

Andrea Saglietti milita come portiere nel San Donato Pontino, che compete nel Girone B del campionato Allievi Elite. L’estremo difensore di Sabaudia è stato eletto mediante il nostro sondaggio come “Top Player” di categoria della scorsa settimana ed è stato contattato dalla nostra redazione per commentare insieme questo traguardo e conoscere meglio questo giovane giocatore.

Cosa si prova ad essere il miglior giocatore della settimana?

“Essere il miglior giocatore della settimana è stata per me una bella soddisfazione perché è frutto del lavoro che ho fatto in passato e che sto continuando a fare e, vedere che l’impegno che metto negli allenamenti settimanali alla fine ripaga, è sempre bello.”

Come hanno reagito la tua famiglia, i tuoi amici, i compagni di squadra e il mister?

“Saputa la notizia i miei familiari e i miei amici ne sono stati felici come alla fine anche i miei compagni di squadra e il mio allenatore con il quale ci ho anche scherzato un po’ su.”

Come si arriva ad ottenere certi traguardi?

“Come già detto a questi traguardi ci si arriva con un impegno costante negli allenamenti, ma bisogna anche essere fortunati nell’ avere degli allenatori all’altezza come è stato nel mio caso.”

Cosa rappresenta per te giocare a calcio, quali sono i valori che pensi ti possa insegnare da seguire anche fuori dal campo?

“Giocare a calcio per me è la situazione ideale per esprimere me stesso, quello che ho dentro e quello che sono. I valori che questo gioco insegna sono il rispetto, la disciplina, il sacrificio, ma soprattutto l’amicizia perché secondo me non esiste gruppo più unito di una squadra di calcio.”

Quali sono i tuoi rapporti con mister e compagni?

“Con il mister ho un ottimo rapporto sia dentro che fuori dal campo, cosa che penso sia fondamentale. Per quanto riguarda i miei compagni di squadra con loro mi trovo molto bene ed ho un grande rapporto di amicizia, con molti ci gioco insieme già da tre anni invece con altri ci conosciamo solamente da quest’anno ma non ho problemi con nessuno anzi siamo sempre insieme ridendo e scherzando.”

Come, perché e a che età ti sei avvicinato al mondo del calcio?

“Io ho iniziato a giocare a calcio intorno ai sette anni perché vedevo in televisione uno sport che mi appassionava e ho deciso di provare in una squadra vicino casa.”

Perché hai scelto questo ruolo, hai fatto sempre il portiere?

“Io ho sempre fatto questo ruolo perché sin da subito ho notato che era il più affascinante ed era il ruolo che richiedeva più responsabilità, poi il mio allenatore mi incitava a farlo e così non ho più cambiato idea.”

Il giocatore a cui ti ispiri di più?

“Il giocatore che ammiro di più è Buffon, anche se al momento forse non è il migliore al mondo. Lui non è solo un grande portiere ma è anche una grande persona fuori dal campo.”

Ambizione per il futuro?

“Si spera sempre di migliorare nei particolari e magari fare parte di una squadra importante a livello nazionale.”

Qual è il vostro obiettivo stagionale e qual è il tuo personale?

“Il nostro obiettivo stagionale primario ovviamente è una salvezza tranquilla, ma se si presenterà un’occasione importante noi saremo pronti a coglierla al volo. Come obiettivo personale mi sono posto invece di subire il minor numero di gol possibile e grazie alle mie prestazioni di essere convocato sempre nella rappresentativa perché questo permette anche di avere più visibilità verso club importanti.”

L’emozione più grande e il ricordo più bello dentro il campo?

“Per me scendere in campo la domenica è sempre una grande emozione ma se devo indicarne una in particolare scelgo una partita di due anni fa quando ho giocato a Trigoria contro la Roma facendo una bella prestazione.”

La presentazione stagionale che ti ha più soddisfatto sia a livello di collettivo che personale?

“A livello numerico di parate sceglierei la partita contro l’Ostiamare, ma scelgo quella contro la Romulea perché abbiamo vinto, ho tenuto la rete inviolata e poi perché è stata una vittoria importante visto che venivamo da un periodo non troppo positivo.”

Sei stato convocato dalla rappresentativa, cosa pensi ti possa insegnare questa esperienza e cosa pensi di poter dare ai tuoi compagni?

“La convocazione in rappresentativa mi ha insegnato molto perché si entra a contatto con altri ragazzi con il tuo stesso sogno e cerco di trasmettere ai miei compagni ulteriori aiuti e consigli per migliorare.”

Sogno nel cassetto? Sia a livello calcistico che personale nella vita di tutti i giorni.

“Il mio sogno nel cassetto a livello calcistico e personale coincidono ossia giocare già dall’anno prossimo magari in una squadra professionistica.”