È un nome pesante quello che porta sulle spalle Riccardo Testa, figlio d’arte dello storico Massimo Testa, simbolo del Tor di Quinto e del calcio romano da diverse generazioni. Lui però, giovanissimo classe 2001 sembra non sentire affatto la pressione, e già sta ripercorrendo con grande merito e personalità le orme del padre e dei suoi familiari, svolgendo il doppio ruolo di Vice Presidente del club e allenatore dell’Under 17 Élite, fucina di talenti per quello che è forse da sempre il maggior vanto del club rossoblu: l’Under 19 Élite. Fino adesso il percorso del gruppo classe 2007 è stato sicuramente positivo, con 8 vittorie 4 pareggi e 3 sconfitte, con il quarto posto in classifica del Girone B raggiunto nell’ultimo turno grazie al 3-0 sulla Romana, e alla contemporanea sconfitta del Città di Ciampino contro la Lodigiani. Obiettivo playoff sempre più concreto dunque, e da parte di Mister Testa c’è la ferma intenzione di non voltarsi più indietro a partire già da questa Domenica dove a far visita in via del Baiardo arriva l’ostica Spes Artiglio, e proprio in vista di questa importante sfida abbiamo raccolto le sue dichiarazioni:
“Il bilancio del girone d’andata? Bisogna partire dal presupposto che questo gruppo si è salvato lo scorso anno all’ultima giornata. Quest’anno abbiamo voluto rinforzare la squadra portando circa tredici nuovi innesti, mentre della “vecchia guardia” ne sono rimasti nove. C’è stato tanto lavoro da fare, la squadra aveva bisogno di amalgamarsi e penso che il bilancio sotto il punto di vista della crescita dei ragazzi sia molto positivo. Analizzando il percorso sul campo posso dire che nel complesso sono soddisfatto, siamo cresciuti di giornata in giornata e i ragazzi hanno interpretato al meglio ogni gara, a parte la domenica no con la Tor Tre Teste, ma bisogna passare anche da questi momenti per continuare a migliorarsi.
Nel nuovo anno siamo partiti bene, ed è merito della crescita costante che sta avendo un gruppo di venti giocatori che lavora con serietà dal 17 agosto. Se è cambiato qualcosa nella testa dei ragazzi? Tra un girone e l’altro è cambiato poco, la voglia e l’intensità ci sono da inizio anno, così come l’attenzione nel voler migliorare nei singoli dettagli: per esempio, questa era una squadra che la scorsa stagione subiva spessissimo gol nei primi venti minuti: grazie all’applicazione e all’impegno questo è cambiato, e secondo me è uno dei segnali importanti mostrati dai ragazzi. Un’altra cosa che ho notato è la grande unione che c’è in questo gruppo: molti si frequentano tanto anche fuori dal campo, e questo è stato fondamentale per il clima che si è creato nello spogliatoio: un po’ come eravamo abituati con i vecchi gruppi del Tor di Quinto di cinque, sei anni fa, dove la maggior parte dei nostri tesserati passava il pomeriggio insieme e poi veniva al campo ad allenarsi. Sotto questo aspetto ho notato un grande cambiamento rispetto allo scorso anno, dove da semplici compagni di squadra sono diventati quasi fratelli. Quando c’è un’armonia del genere è tutto più facile.
Il nostro obiettivo da qui a fine anno? Ovviamente i playoff, più in alto arriviamo meglio è: non firmo per il quarto posto, le aspirazioni del Tor di Quinto sono quelle di essere sempre al top, quindi di prevalere in ogni categoria: per noi arrivare i primi è un po’ più difficile, ma lavoriamo senza sosta in quella direzione, e sappiamo che l’unico giudice delle nostre prestazioni è il campo.
Il prossimo impegno con la Spes Artiglio sarà un crocevia particolare: prima di tutto perchè giocheremo nel pomeriggio sapendo già i risultati delle nostre dirette avversarie, ciò potrà essere magari uno stimolo in più. Allo stesso tempo per molti dei nostri ragazzi partite così importanti sono una novità, parecchi vengono dai regionali quindi preparare una partita del genere è stato per loro una novità. Ci aspettiamo un avversaria agguerritissima, che viene da una vittoria per 8-0, hanno cambiato l’allenatore e diversi giocatori, quindi sarà veramente dura. Noi dobbiamo essere mentalmente pronti e non prendere sottogamba questo impegno, dato che lo scorso anno, dei cali di tensione inaspettati sono costati i playoff alla vecchia Under 17, che non si è qualificata per due punti non centrando la vittoria in partite che all’andata erano sembrate “abbordabili”, come in questo caso. Vogliamo fortemente portare a casa i tre punti, che se dovessero arrivare renderebbero l’obiettivo playoff ancora più tangibile e concreto”.
a cura di Ruggero Gaetani