E’ un campionato bellissimo: mai nessuno come Rieti, Atletico e Albalonga negli ultimi anni

E’ un campionato bellissimo: mai nessuno come Rieti, Atletico e Albalonga negli ultimi anni

Di Alessandro Bastianelli.

Lo suggeriscono le partite, spesso spettacolari, lo dicono i numeri, lo confermano i nomi e le statistiche dei calciatori in campo: nel Lazio, il Girone G del campionato di Serie D è il più bello degli ultimi anni.

La sedicesima giornata ha ufficialmente incoronato il Rieti come Campione d’inverno, un titolo che, sebbene non predìca automaticamente la futura vincitrice del campionato, rivela molto sul valore delle forze in campo e sulla validità degli investimenti fatti ad inizio stagione.

Claudio Corsetti, Albalonga
Claudio Corsetti, Albalonga

I numeri – Negli ultimi cinque anni, in tre casi su cinque, la campionessa d’inverno si è rivelata poi la vincitrice del campionato: vi riuscirono la Torres e le due Lupe fra il 2013 e il 2015, non vinse invece il Rieti nelle ultime due stagioni, terminate al primo posto nel girone di andata.

Carmine Parlato, allenatore del Rieti
Carmine Parlato, allenatore del Rieti

Andando più a fondo, osservando i numeri e le statistiche, nessuna delle squadre che hanno girato la boa nelle ultime cinque stagioni ha mai sfiorato i numeri del Rieti, che con una giornata ancora da giocare ha già totalizzato più punti dei precedenti Campioni d’inverno: 42 contro i 36 delle annata 2015 e 2016 del Rieti, mentre le due Lupe e la Torres non seppero andare oltre i 39. Anche i gol fatti, ben 46, certificano un distacco abissale dalle marcature (26 e 36) del Rieti nelle due precedenti stagioni.

Dulcis in fundo, il Rieti potrebbe essere così l’unica squadra a mantenere lo zero sulla casella sconfitte alla fine del girone d’andata, qualora arrivasse un risultato positivo contro la Lupa Roma domenica prossima.

Emiliano Tortolano
Emiliano Tortolano

Numeri spaventosi, quelli reatini, che mettono in ombra quelli delle pur ottime rivali SFF Atletico e Albalonga: soltanto la Viterbese, l’Arzachena e il Monterosi – nelle ultime stagioni – riuscirono a fare più di 35 punti come seconde, o terze, al termine de girone di andata. L’Atletico e l’Albalonga, con 36 e 35 punti, possono fare addirittura meglio con un turno ancora da giocare.

Se poi ci spostiamo sui gol fatti, il paragone è impietoso: nessuna delle prime tre della classe, negli ultimi anni, ha mai segnato tanto come le tre battistrada, che hanno violato le porte avversarie per 121 volte.

Luigi Scotto, Rieti
Luigi Scotto, Rieti

I giocatori – In passato eravamo abituati a vedere una, al massimo due, corazzate con giocatori di categoria superiore, per storia, prestazioni e classe. Quest’anno sia il Rieti, che l’Atletico e l’Albalonga dispongono di molti giocatori dalle tante presenze nel professionismo, e sopratutto dalla grande qualità.

A Rieti il più esperto è sicuramente Matias Cuffa: il 36enne ha guadagnato 336 gettoni fra B e C in carriera, ma anche Dionisi (142) e Scotto (164) hanno tante stagioni di esperienza nel professionismo, mentre Scardala con 400 presenze in D assicura ulteriore esperienza e savoir faire a queste latitudini.

Neanche l’Atletico per la sua prima stagione in D ha trascurato l’esperienza: Tortolano (195), Bacchi (156) ed Esposito (141) sono garanzie in questo senso, ma anche Campanella (79) e capitan Sevieri (95) possono vantare esperienze importanti nel professionismo.

Mauro Venturi, Aprilia
Mauro Venturi, Aprilia

In finale, l’Albalonga ha con sé Corsetti (106), Paolacci (112) e capitan Panini (133), oltre a Nohman e Barone (primatisti fra i dilettanti) ad assicurare qualità ed esperienza.

Questi i numeri delle prime tre, ma chi mastica calcio dilettante sa quanto questi giocatori, nonostante l’età che avanza per qualcuno, siano ancora dei leader nei propri reparti.

I giovani – in tutto ciò mettiamo, come fattore che ha alzato l’indice di qualità, al bravura dei giovani impegnati dalle prime tre del Girone G in questo avvio di campionato.

Iadaresta, punta del Latina
Iadaresta, punta del Latina

A Rieti si stanno godendo la velocità e la maturità di Tiraferri (’97) da tre stagioni, mentre la sorpresa di quest’anno è il ’99 Giunta, con l’ex Virtus Entella già decisivo nonostante un fastidioso infortunio. L’Atletico sfodera forse il giovane più bravo della categoria, il centrocampista totale Rocchi (’97), ma anche due under interessantissimi come Rizzi (’99 ex Latina) e l’ex Tor Tre Teste e Frosinone Contucci (’98).

Davide Lorusso
Davide Lorusso

Anche l’Albalonga ha azzeccato i giovani, a partire da quel Sabatini (’99 cresciuto nella Roma) “scippato” al Monterosi in estate e già arrivato a 7 gol, un’enormità per una mezz’ala. Senza dimenticare gli affidabili Novello e Magliocchetti ed il trattore Dumancic, tutti ’98.

Le avversarie – Ma non solo le prime tre della classe a dare qualità a questo girone: in zona play off, e poco sotto, c’è un gruppo di squadre che ha programmato bene e sta raccogliendo i frutti non solo in classifica, ma anche nel gioco e nella valorizzazione dei propri giocatori, giovani e non.

Prendete il Trastevere, con i ’96 terribili Riccucci e Lorusso (mentre Panico sembra essersi perso) ed i bravi under Cotani e Bernardotto; il Cassino dei vari Ricamato, Abreu (’99) e Celiento, il Monterosi in ripresa che sfoggia Morbidelli e Manoni; ma anche l’Ostiamare, la Lupa Roma ed il miracolo Aprilia, trascinata dai vari Bosi, Casimirri, Valentini (’99) e dalla batteria dei fedelissimi di Venturi (Sossai, Maola, Bencivenga, Fortunato).

Daniele Nohman
Daniele Nohman

Al netto della delusione Latina, squadra che dispone di talento importante, e del disastro Nuorese, mai si erano viste così tante squadre attrezzate e in grado di giocare bene spendendo meglio, senza strafare ma progettando.

Nessun materasso – La sessione di mercato sta per finire, e sembra che fortunatamente quest’anno non si stia rispettando quel malcostume che fa smantellare squadre, squadrette e squadroni a metà campionato. Non sembrano esserci nuovi casi Foligno, Torres o Castello, ed anche chi è dietro (Lanusei, Flaminia) vuole dire la sua senza arrendersi al destino e “sbracare”.

Stiamo vivendo il campionato più bello di Serie D degli ultimi anni? Al giro di boa, l’impressione sembra questa.

 

Pippi e Minincleri, super colpi di Natale di Atletico e Rieti
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