Un fine settimana agrodolce per i colori gialloblù.
L’Urbetevere ha messo in campo tante prestazioni di qualità ma è riuscita ad ottenere i tre punti solamente con i classe 2005 che si sono imposti contro l’Ottavia tra le mura amiche di via della Pisana.
La formazione di Valerio Cicchetti è quindi ancora la prima inseguitrice della Lazio capolista ed ha così risposto al meglio dopo il pareggio della scorsa settimana contro il Giardinetti. I risultati, però, nel calcio giovanile, soprattutto in questa fascia di età, sono la parte finale di un lavoro che vede al centro la crescita del singolo ragazzo. “Contro l’Ottavia abbiamo fatto un altro passo avanti in questo campionato. E’ un girone davvero complicato, in cui il livello della competizione è davvero omogeneo. Rispetto ad altre stagioni in questa lo noto di più. Ci sono meno talenti che spiccano per qualità del singolo e più squadre che si confrontano a buon livello le une contro le altre. Infatti ci sono risultati che non mi sorprendono ogni settimana.
Guardando nell’altro raggruppamento, invece, vedo degli esiti finali che mi fanno pensare, con tante goleade. Sicuramente posso giudicare soltanto quel che vedo, ma credo che questo girone sia un po’ più competitivo a livello di squadre. L’Ottavia ha giocato la sua partita, una squadra molto quadrata e ben messa in campo che ha cercato di non farci sviluppare il nostro calcio.
I ragazzi sono dunque stati bravi nel saper sfruttare le occasioni create e a centrare i tre punti. Il successo è ovviamente gratificante sia per loro che per me, però la sintesi di un lavoro, di un concetto di calcio che abbiamo qui all’Urbetevere.
Nel settore giovanile si lavora per creare dei calciatori, per insegnare loro qualcosa e da tempo siamo sulla strada giusta in questo senso, soprattutto con le categorie più giovani d’età. Adesso dobbiamo proseguire così, ad iniziare dal match contro la Totti Soccer School, che non sarà semplice proprio per quello che dicevo in precedenza. Servirà fare una bella prestazione, ma non tanto per portare a casa qualche risultato utile, ma perché in questo modo i ragazzi impareranno qualcosa in più ogni partita”.
(Ufficio Stampa Urbetevere)