Vicovaro, Baiocco si presenta: “Pronti a giocarcela con tutti”

Vicovaro, Baiocco si presenta: “Pronti a giocarcela con tutti”

A cura di Matteo Lanzi

Enrico Baiocco riparte da Vicovaro. E’ lui il profilo scelto dalla società del Presidente Pierangelo Maugliani per sostituire Claudio Solimina dopo l’inaspettata separazione di qualche giorno fa. Baiocco ritorna in sella dopo l’esperienza di Colleferro terminata circa un anno fa: a lui il compito di dare nuova linfa vitale ad un Vicovaro che, dopo un importante avvio di stagione, è incappato in un’inattesa frenata nelle ultime 3 gare, dove ha portato a casa solo 1 punto.

Come è nata l’opportunità e cosa ti ha convinto del progetto Vicovaro?

E’ stata una novità totalmente inaspettata, fino a martedì scorso mai avrei pensato di sedermi su questa panchina in così poco tempo, anche perché era occupata da un tecnico conosciuto ed apprezzato come Claudio Solimina. Io abito a Roviano, a 10 minuti da Vicovaro, e venivo spesso a vedere le partite interne, più per diletto che per altro. Ho sempre trovato un ambiente piacevole e familiare: dall’interno posso confermare che le mie impressioni non erano inesatte“.

Sei stato accolto da una società che in poco tempo ha dato evidenti segnali di crescita: quali sono le tue impressioni?

Ho trovato una dirigenza preparata, esperta e che in poco tempo si sta strutturando in maniera sempre più professionale. Ciò è sicuramente merito degli investimenti del Presidente Pierangelo Maugliani, ma è dovuto anche alla competenza del direttore generale Daniele Attili e del direttore sportivo Maurizio Proietti. In merito a quest’ultimo, fa sorridere pensare che mentre in queste ore circolavano false voci su un suo possibile addio lui era al campo di allenamento con me a ribadire come se ce ne fosse bisogno, che la sua intenzione era di rimanere. Lo conosco da tempo, so che il suo lavoro rappresenta un importante valore aggiunto“.

Il Vicovaro dopo un ottimo avvio sta vivendo un periodo di leggera flessione. Qual è la cura per uscirne?

Sicuramente l’aspetto mentale in questo momento è quello più delicato: a questi ragazzi stanno mancando i risultati ed un lieve scoraggiamento è normale, ma non bisogna abbattersi. La chiave sarà ritrovare il giusto equilibrio e capire che a volte, tra una sconfitta ed una vittoria, ci si può anche accontentare del pari. L’equilibrio in campo è la chiave per tornare a sorridere, ma di una cosa sono sicuro: questo è un gruppo positivo e formato da atleti di valore. Sono con loro da pochissimo ma mi sono già reso conto che la squadra è di buon livello e ben predisposta nei confronti del sacrificio“.

Un girone complicato, con alcune squadre che conosci molto bene come Unipomezia e Colleferro. Quali sono le insidie maggiori?

E’ un girone livellato verso l’altro, molto equilibrato. La qualità è notevole ma, soprattutto, ogni partita nasconde un’insidia, non ci sono match scontati. Manca una squadra capace di fare il vuoto, come il Sora lo scorso anno, ma ci sono team di primissimo piano come Unipomezia, Colleferro, Certosa, Gaeta, Terracina e tante altre. Al momento vedo un raggruppamento omogeneo, dove ognuna sta, per grandi linee, rispettando le attese e dimostrando il proprio valore. Certo è che siamo all’inizio e anche chi è leggermente dietro ha tempo per recuperare. La differenza col girone A, più qualitativo dal punto di vista tecnico, è che qui il fattore campo si sente, visto che ci sono diverse piazze importanti e con un ottimo seguito, tra cui noi. Un conto è giocare davanti a 50 persone, un conto davanti a 800“.

Una serie di partite complicate inaugurata, tra 2 giorni, dal match contro la Vis Sezze.

E’ una squadra in ripresa e che viene da 5 risultati utili consecutivi, tra cui 2 vittorie esterne ed il successo con la Lodigiani. Non sarà per niente facile, ma non dobbiamo avere timori. Noi avremo ora una serie di partite complicate ma non ci nascondiamo: vogliamo tornare a vincere. Ciò sarà possibile solo attraverso un sviluppo armonioso del nostro gioco e delle nostre qualità, contro queste squadre non si può sperare solo nell’episodio“.

Dove può arrivare questo Vicovaro?

Ambiamo ad essere un’ outsider, una delle cosiddette “ammazzagrandi”. Il nostro obiettivo è fare più punti possibili per poi tracciare una linea e vedere dove si è arrivati. Abbiamo le carte in regolare per stare a ridosso delle prime della classe, per questo non dobbiamo porci limiti“.

Il tecnico non risparmia un pensiero anche ai supporters del Vicovaro, in primis i “Portoghesi“, che cita per l’immancabile sostegno che danno in ogni gara: “Questi tifosi sono speciali, non lasciano mai sola la squadra anche nelle difficoltà. Saranno la nostra arma in più“.