VILLALBA, DE FILIPPO: “CON PIÙ ATTENZIONE, POSSIAMO TOGLIERCI BELLE SODDISFAZIONI”

VILLALBA, DE FILIPPO: “CON PIÙ ATTENZIONE, POSSIAMO TOGLIERCI BELLE SODDISFAZIONI”

A cura di Roberto Matrisciano

Quello del 1952 Villalba è stato un inizio difficile, un punto in quattro gare, forse coinciso con il cambio di categoria, ma la vittoria di Fiumicino ha rappresentato il definitivo cambia di marcia.

E’ stata quella scintilla che ha permesso al tecnico De Filippo e alla sua squadra di sbloccarsi, e in seguito di conquistare diciotto punti nelle ultime dieci partite, proprio come la quotata Valle del Tevere e solo uno in meno della capolista La Sabina.

Inoltre, la società, negli ultimi giorni ha rinforzato notevolmente il reparto offensivo, nella quale il solo Petrucci non bastava più. Gli ingredienti per continuare a far bene ci sono tutti, ora la palla passa nei piedi di De Filippo e dei suoi giovani calciatori.

Domenica con il Città di Monterotondo avete conquistato tre punti importanti.

Ci racconti com’è andata?

” Il nostro è un campo in erba, dunque dopo le recenti piogge si è fatto molto pesante, e la conseguenza è stato un match giocato più con il fisico, che con la palla a terra.

Per noi è un fatto inusuale non poter esprimere il nostro gioco propositivo, ma ci siamo adattati molto bene alla situazione e sono arrivati tre punti molto importanti per la classifica”.

L’inizio di campionato non è stato positivo, ma avete reagito e trovato il giusto equilibrio, cogliendo anche dei risultati importanti.

Si aspettava dalla squadra questo tipo di rendiment0?

“Noi cerchiamo sempre di fare la partita, imprimere il nostro gioco e i nostri ritmi.

Io sono arrivato all’ultimo momento, ma appena ho visto i ragazzi ho capito che si poteva disputare una buona stagione, perché hanno mostrato fin da subito una gran voglia di fare.

Nel complesso sono soddisfatto della classifica, ma questa è una buonissima squadra, e se avessimo fatto più attenzione o avremmo dimostrato più cinismo in alcune partite, a questo punto potevamo essere tra le prime senza problemi.

La prima di campionato con il Capena e il derby con il Guidonia ad esempio, sono due grandi occasioni perse, perché erano degli incontri in cui potevamo vincere facilmente.

Ma poi ci sono stati anche due risultati importanti, e tutte e due in trasferta, come il pari a Forano con la Valle del Tevere e la vittoria in casa della capolista La Sabina.

Non dimentichiamoci che questo è un gruppo giovanissimo, ogni Domenica scendiamo in campo con almeno sei o sette under o comunque ragazzi non molto esperti, e le mancate vittorie sono anche frutto della poca esperienza in alcune situazioni di gioco.

Si ricorda un girone così equilibrato, dove in pochissime giornate si può passare dalle prime posizioni alle ultime?

” E’ un girone stranissimo, non mi è mai capitato di ritrovarmi in un campionato con così tanto equilibrio.

La cosa avvincente è che non c’è mai nulla di scontato, e in ogni partita tutte le squadre si ritrovano a lottare per qualche obiettivo.

Ci sono trasferte dure, come ad esempio quella che andremo ad affrontare noi a Cantalice nel prossimo turno.

Sarà sicuramente una partita difficile, un campo ostico per chiunque, nonostante la loro posizione di classifica, in quanto sono bravi a compensare la possibile inferiorità tecnica con molta voglia e determinazione”.

Questo è periodo di mercato, dove molte squadre disfano completamente le rose, o le ritoccano notevolmente per migliorare la propria classifica.

Le crea problemi questo periodo con la gestione del gruppo?

No, non mi ha mai dato alcun fastidio.

Dobbiamo sempre tener conto delle esigenze societarie.

E’ chiaro che se una società può intervenire per migliorare la rosa è giusto che lo faccia, o al contrario, si deve comprendere se ritiene doveroso vendere qualcuno.

Personalmente se prendo una squadra ad inizio anno, voglio che rimanga quella, ma ripeto, ci sono anche altre circostanze che possono far si che questo non avvenga.

Comunque se si allena una squadra composta da giovani come il Villalba, non c’è un rischio elevato che avvenga una rivoluzione, perché di solito la squadra rimane la stessa. 

A me, poi, piace molto allenare i giovani calciatori, perché si hanno delle soddisfazioni enormi quando riescono ad ottenere dei risultati, anche personali.

Il lavoro che un tecnico deve fare su di loro è diverso da quello che si fa su un calciatore navigato.

Su un ragazzo si cerca di lavorare molto sull’aspetto psicologico oltre che tecnico, per cercarlo di indirizzare subito sulla giusta via”.

A proposito di mercato, la società le ha regalato due nuovi attaccanti.

Dove può arrivare questo Villalba?

“Abbiamo completato un reparto in cui eravamo un po in affanno con le rotazioni.

Ne bastava anche uno, ma la società ha voluto optare per un doppio acquisto, e io la ringrazio, perché ora ho davvero tanta scelta.

Il solo Petrucci non bastava più, anche per il fatto che non è proprio un centravanti, ma è più un esterno d’attacco

Nonostante questo, ha fatto tanti gol, dandoci un grande aiuto lì davanti.

L’obiettivo primario ora, è quello di toglierci il prima possibile dalle zone di bassa classifica, e poi giocando con più tranquillità punteremo a toglierci delle belle soddisfazioni”.