Al secondo anno con i ragazzi 2002 del Villalba Ocres Moca 1952, mister Matteo Rosa vanta già una promozione con gli allievi dalla categoria provinciale a quella regionale.
Ma nessun trionfalismo, piedi per terra e lavorare, questo il credo di un allenatore che punta sulla tecnica e sulla tattica nel suo gruppo: “Aver vinto il campionato lo scorso anno non ci da garanzie per quello attuale, anzi. Stiamo disputando i Regionali, incontrando formazioni agguerrite e preparate. Noi non dobbiamo essere da meno e lavorare ancora di più. Ora andiamo abbastanza bene, siamo secondi a due punti dalla prima, ma si può fare meglio”.
Sui ragazzi Rosa ha le idee chiare: “L’allievo di 16 anni ha una età un po’ particolare, non sono uomini ma poco ci manca. I miei sono molto educati, recepiscono i consigli e seguono attentamente quello che gli si dice. Non incontro grosse difficoltà, insieme formano un ottimo gruppo, sia come ragazzi che come calciatori. Durante l’allenamento sono attenti, capiscono e mettono in pratica, così diventa tutto più facile, ovviamente. Del resto lavoriamo quasi da prima squadra, preparando in maniera maniacale fase offensiva e fase difensiva. Ci riteniamo molto più bravi e preparati dietro, infatti subiamo pochi gol. Davanti manca forse un po’ di cattiveria in zona gol, quella punta spietata che la butta dentro alla prima occasione: per quello che creiamo, finalizziamo poco, ma tutti i ragazzi in campo si sacrificano uno per l’altro, rientrano e fanno squadra. Marchiamo pochi gol, ma ben distribuiti tra difensori, centrocampisti e attaccanti”.
La tecnica, croce e delizia nell’agonistica: “Le basi ci sono in tutti – afferma il mister – ma vanno sempre migliorate, perché si può sempre migliorare, a qualsiasi età. Certo, ritengo la parte tattica molto importante, perché senza mai lasciar perdere la tecnica, a 16 anni devono imparare i movimenti di squadra, non possono farne a meno. Altro aspetto imprescindibile e’ la preparazione psicologica e alla gara che viene fatta in settimana. Devono imparare (e l’hanno ormai capito) che e’ fondamentale l’approccio iniziale alla gara, per non farsi trovare impreparati. L’aspetto mentale, del self control e dell’autostima, e’ determinante sia prima che durante la partita, nell’intervallo nello spogliatoio e a fine gara”.
Avere a che fare con adolescenti o poco più diventa anche faticoso: “Ho a disposizione un gruppo serio e questo e’ fondamentale. Ma loro sono anche molto allegri e regna armonia tra tutti, con un ottimo rapporto tra giocatori e allenatori, fondamentale per fare bene. Si e’ creata amicizia tra noi, quasi confidenziale. Alla fine si scherza, si ride, ma si lavora quando si deve lavorare”.
A 16 anni inizia ad essere elevato anche il livello di competitività: “Vincere e’ importante per il morale, per la classifica, per continuare a divertirci e uscire col sorriso dal campo, voglioso di allenarti ogni giorno: vincere aiuta a vincere, e noi facciamo di tutto per riuscirci. Fortunatamente abbiamo una grande società, il Villalba Ocres Moca 1952, seria, presente, che sfiora il professionismo, per l’impegno e per la presenza continua, a partire dai dirigenti, dal direttore sportivo, dai presidenti, che ci seguono costantemente e in maniera positiva”.
(Ufficio Stampa Villalba)