In questi giorni si è tornato a parlare di vincolo sportivo per i dilettanti, il famigerato articolo 32 del N.O.I.F., oggetto di tanti dibattiti nel corso degli anni nella nostra trasmissione domenicale Sport in Oro.
Come ben saprete, il vincolo sportivo è quel legame che si crea tra calciatore e società al momento del tesseramento, un legame che dura fino alla stagione in cui l’atleta compie il 25° anno di età (eccezion fatta per gli svincoli regolamentati dall’art. 108 N.O.I.F.).
Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora nel presentare la bozza del Testo Unico per la riforma dello sport ha proposto la cancellazione del vincolo sportivo per i dilettanti, istituto che a detta proprio del Ministro risulta essere “medievale”.
A conferma di ciò, le parole del nuovo membro dello staff della Ge.Si.S. Avv. Raffaella Vignotto, esperta di Diritto dello Sport, che ai nostri microfoni ha confermato quanto detto sopra: “Meglio tardi che mai, questa bozza rappresenta una svolta per il mondo dello sport: i giovani sarebbero liberi di muoversi tra società senza essere loro prigionieri, hanno più possibilità di trasferirsi con tranquillità e serenità, senza preoccupazioni”.
La palla ora passa al Governo, che esaminerà questa bozza nella quale è anche inserita, tra le altre proposte, quella di valorizzare e regolamentare giuridicamente la figura del “collaboratore sportivo”.
Si tratterebbe di una svolta epocale che andrebbe a soppiantare in maniera definitiva un sistema retrogrado e vetusto.
Ai posteri l’ardua sentenza…
