VIS SUBIACO, ECCO IL SOGNO DI BOMBER TROMBETTA: ” ARRIVARE IN ECCELLENZA CON QUESTA MAGLIA SAREBBE IL MASSIMO “

VIS SUBIACO, ECCO IL SOGNO DI BOMBER TROMBETTA: ” ARRIVARE IN ECCELLENZA CON QUESTA MAGLIA SAREBBE IL MASSIMO “

A cura di Roberto Matrisciano

Promozione Girone B

Tornato nella sua Subiaco dopo la grande stagione del 2013/2014, 25 gol che valsero i playoff, Flavio Trombetta, eletto sul nostro sito Top Player della quarta giornata, è intervenuto ai nostri microfoni, spaziando dal momento attuale della squadra fino a ripercorrere le tappe della sua carriera.

Partiamo dal presente.

Qual’è il tuo giudizio dopo queste prime giornate ?

” È abbastanza buono, peccato però per la sconfitta di Domenica contro il Grifone Gialloverde.

Analizzando bene queste prime partite, comunque c’è il rammarico di come sono andate le cose e indubbiamente potevamo avere alcuni punti in più se fossimo riusciti a gestire meglio alcune situazioni di vantaggio “.

Il girone B si preannuncia molto equilibrato.

Dove può arrivare il Vis Subiaco ?

” È vero che non ci sono favorite, ma non penso che noi possiamo ambire alla vittoria del campionato.

Con il potenziale a disposizione il nostro obiettivo è arrivare tra le prime cinque, o comunque stare lì davanti e vedere cosa succede nelle ultime giornate “.

Hai giocato tanti anni nel settore giovanile della Lazio, compresa l’esperienza in Primavera, quando hai giocato con alcuni ragazzi che hanno poi esordito in Serie A, come ad esempio Onazi.

Hai qualche rammarico per quello che forse poteva essere, oppure nutri ancora qualche speranza di poter giocare a buoni livelli ?

” Dopo nove anni trascorsi nella Lazio mi sono reso conto semplicemente che non avrei potuto ambire al professionismo.

Forse avrei potuto ottenere di più, magari giocare in Serie D o più spesso in Eccellenza, ma nella vita poi occorre fare delle scelte e ho preferito continuare a giocare in serie minori ma aprirmi anche altre strade, e comunque ormai a 24 anni sarebbe tardi per ambire a qualcosa di calcisticamente più importante, e con i miei impegni sarebbe anche molto difficile allenarmi di più.

Sono riuscito a laurearmi in Economia ed ora gli impegni personali non riguardano più solo il pallone, anche se il calcio rimane comunque una parte importante della mia vita “.

Sei tornato a Subiaco dopo due anni.

Come giudichi le recenti esperienze di Guidonia e Tivoli ?

” Positive entrambi, perché alla fine sono sempre riuscito a segnare con continuità ed a raggiungere gli obiettivi di squadra.

A Guidonia ci salvammo nel playout, anche se dopo una stagione difficile, mentre a Tivoli arrivammo terzi “.

A proposito di Guidonia, cosa manca ad una piazza importante come quella tiburtina, per ritornare ad essere competitiva come negli anni della Serie D.

” Non saprei e non posso dirlo con precisione, ma posso solo limitarmi a commentare la stagione in cui ci giocai io.

Fu un campionato particolare, dove ci fu tanta confusione nel gestire alcune situazioni, ed infatti cambiammo quattro allenatori.

Gli stipendi arrivarono sempre regolari, ma ci fu una crisi tecnico – gestionale quasi infinita, anche se alla fine riuscimmo a salvarci “.

Subiaco invece rappresenta la tua casa, e naturalmente non solo calcisticamente, ma perché tu a Subiaco ci sei proprio nato.

La sensazione è che qui tu riesca ad esprimerti al meglio, e i gol realizzati fino ad ora lo dimostrano.

” Qui ho tanti amici e mi sento a casa in tutti i sensi, sia fuori che dentro al campo, ed è più facile giocare per me.

Spero di poter continuare ancora a lungo qui e di replicare l’unica stagione che disputai con questa maglia, quando nella stagione 2013/2014 segnai 25 reti, che furono utili per conquistare i playoff, ma che purtroppo perdemmo in casa e ai supplementari con il Città di MinturnoMarina.

Ecco, se dovrò disputare un domani un campionato di Eccellenza, spero di poterlo fare con questa maglia, sarebbe il massimo.

È il mio sogno nel cassetto, e sarebbe anche una rivincita per quella sconfitta bruciante “.

In cosa dovete migliorare per cercare di essere competitivi fino alla fine ?

” Non è semplice rispondere, perché a  livello di gioco non abbiamo sofferto nessuno fino ad ora.

Però qualcosa in cui possiamo fare di più ci sarà sempre, e al momento credo che dovremmo fare un salto di qualità per quanto riguarda la gestione della gara.

Abbiamo già sprecato delle opportunità di vittoria importanti, e da ora in poi queste partite dovremmo fare in modo di portarcele a casa “.