Meno di tre giorni e l’Empolitana Giovenzano conoscerà il suo destino.
Alla squadra che nel febbraio scorso si è aggiudicata la Coppa Italia di Eccellenza, firmando un’impresa che resterà impressa a lungo nella memoria degli appassionati del nostro calcio, manca ancora uno step, decisivo, prima di salutare definitivamente una stagione sempre in bilico tra i trionfi del post-Viterbese Castrense e le angosce di un girone di ritorno che ha visto Moauro e compagni rivaleggiare fino all’ultimo minuto della regular season per evitare la retrocessione diretta.
Il punto raccolto domenica scorsa contro il Grifone Monteverde è servito a guadagnarsi il quint’ultimo posto in classifica e, di riflesso, la possibilità di giocarsi il dentro o fuori al Don Aureli e, componente non trascurabile, pure qualche speranza di ripescaggio in più nel malaugurato caso che la missione-play out non abbia profitto.
Eventualità da prendere in considerazione, ma su cui soffermarsi solo a tempo debito.
Adesso è giusto ritrovare la massima concentrazione in vista dell’arrivo di un Monterotondo che ha chiuso la stagione con quattro risultati utili nelle ultime cinque uscite, conquistando con orgoglio un play-out che ad un certo punto del torneo sembrava un pallido miraggio.
Alessandro Amici fa la conta dei presenti e, tra una tossina e l’altra di una stagione che si è rivelata massacrante per una rosa non extralarge, si prepara al redde rationem.
Mister, come si preparano partite come quella di domenica?
“Questo genere di match diventa uno stillicidio.
In novanta minuti, forse anche centoventi, rischi di gettare al vento il lavoro di un anno.
Nonostante la posta in palio sia altissima, la speranza è che a vincere sia il calcio”.
All’Empolitana potrebbe bastare anche un pari al termine dei supplementari per brindare alla salvezza.
“Sarebbe un errore pensare al fatto di avere a disposizione due risultati su tre.
Noi sappiamo che il Monterotondo sta bene mentalmente ed ha chiuso il campionato, raccogliendo dieci punti nelle ultime cinque giornate.
Erano morti e sono resuscitati, quindi massima attenzione e nervi saldi.
Loro verranno a Pisoniano per fare fuoco e fiamme, mentre noi dovremo disputare una gara intelligente, sfruttando le nostre caratteristiche”.
Avrete delle assenze?
“Non ci saranno Billi e Cervini, ormai da tempo alle prese con infortuni.
Per il resto sono tutti a disposizione”.