A TU PER TU CON GIUSEPPE SICLARI, ILLEGALE TRA GLI ILLEGALI DELLA LUPA CASTELLI: “NON MI ACCONTENTO MAI NEANCHE QUANDO VINCO, POSSIAMO FARE DI PIU’”

A TU PER TU CON GIUSEPPE SICLARI, ILLEGALE TRA GLI ILLEGALI DELLA LUPA CASTELLI: “NON MI ACCONTENTO MAI NEANCHE QUANDO VINCO, POSSIAMO FARE DI PIU’”

LE TELECAMERE DI RETE ORO RIPRENDERANNO DOMANI DALLE 14:30 IL MATCH TRA LUPA CASTELLI E NUORESE PRESSO IL CAMPO MONTE FIORE DI ROCCA PRIORA PER RIPROPORVELO POI COME SEMPRE IN SETTIMANA SUL CANALE 210 RETE ORO NEWS (DIGITALE TERRESTRE) IN TELECRONACA INTEGRALE. PER SAPERE QUANDO, COME SEMPRE CONSULTA IL PALINSESTO DEL CANALE SULLA DESTRA DELLA HOMEPAGE DI QUESTO SITO.

 giuseppe siclari

A cura di Giovanni Crocé

Giuseppe Siclari, non smettete di stupire e non smetti di segnare, siete primi  ma non ti vediamo mai esprimere troppo la tua gioia, sei un incontentabile?

No, forse sono un perfezionista e una persona estremamente fredda ed esigente con sé stessa più che con gli altri, quindi mi rendo conto che gioco in una società come la Lupa Castelli che ha già tanto per far fare bene il proprio mestiere a me calciatore, conosco l’obiettivo di patron Virzi e quindi voglio agire di conseguenza, siamo tutti in un gruppo dove se non si vince bene, non siamo contenti. In generale poi ho vissuto il calcio, la serie D e la Serie C in piazze importanti, quindi magari ad oggi ci vuole davvero un evento particolare per farmi perdere il mio equilibrio. Ho delle aspettative alte. E poi con tutto il rispetto per il pubblico che viene a vederci a Rocca Priora, sono molti molti di meno rispetto a quando magari facevo anche la C ad Andria, quando venivi glorificato da 3000-4000 persone ogni domenica, erano campi caldi anche metereologicamente quelli della terza serie dove ho giocato io, quindi quando segno, più che andare a salutare in gradinata qualche amico o la mia famiglia che viene a vedermi non devo fare…

Mister Ferazzoli della Viterbese, che ti ha avuto a San Cesareo, ha detto , due mesi fa, che la coppia migliore che potrebbe allenare è Saraniti-Siclari. Ora lui è a Viterbo e tu lo sfidi per la lotta al titolo: sareste davvero i due attaccanti migliori della serie D attuale, se schierati insieme?

Questo non lo so, ma posso dirti che la mia forza è sempre stata quella di essere molto duttile e che se mi viene dato un compito lo assolvo sempre al massimo: c’è da fare l’ala, la prima o la seconda punta, da pensare più al gol o a fare assist, a giocare per la squadra, per me non cambia nulla, mi interessa che le squadre in cui gioco siano soddisfatte di me al massimo, che abbiano in rosa il calciatore che cercavano e poi ovviamente, per me conta solo la vittoria, ai traguardi personali guardo solo dopo, come una diretta conseguenza. Con Saraniti potrei adattarmi alla grande perché lo conosco bene, l’ho sfidato con l’Akragas l’anno scorso quando ero al San Cesareo, lui è potente e tecnico, io veloce e non amo dare punti di riferimento, non sarebbe male ma per me la priorità è vincere con la Lupa, il resto è fantasia. Oltretutto io sono catanese e Andrea Saraniti è palermitano, campanilisticamente non è che ci sposiamo proprio perfettamente (dice ridendo ndr) ma per la stima che ho di Ferazzoli, se lo dice lui mi fido eccome, ma intanto spero di arrivare in classifica sopra la Viterbese…

siclari

Domani pomeriggio alle 14:30 affrontare la Nuorese a casa vostra è l’ennesimo banco di prova ma oramai è anche difficile presentare le vostre partite, da 46 non perdete e forse solo la Viterbese in questo campionato ultimamente vi ha fatto soffrire…

Le insidie nascono quando meno te le aspetti e dipendono da tanti fattori, avversario in primis e poi dalla nostra intensità, in particolare stiamo sempre pensando a buttare sul campo da subito tutto quello che abbiamo dentro proprio per eliminare il rischio di affrontare male le partite e vogliamo essere costanti per tutto l’arco della gara, in questo stiamo lavorando duro con mister Galluzzo, per superare i nostri attuali limiti, per essere sempre più coesi e sempre più armonici, da qualche settimana il nostro lavoro è prettamente questo: provare schemi, situazioni di gioco che chiamino in causa tutti i giocatori in campo, perché solo così miglioreremo. La Nuorese è una buona squadra,  ma la partita come sempre io vorrei che la facessimo noi, è il modo migliore per continuare a stare in vetta. Ma scrivi che per me la Viterbese e l’Ostiamare sono tutt’altro che morte, solo che la Viterbese ha dichiarato chiaramente che avrebbe lottato per vincere il campionato, hanno alte aspettative proprio come noi e quindi non è anormale che ci abbiano fatto soffrire.

Tecnicamente sei un calciatore che sa fare tutto alla grande là davanti, e a grande velocità, c’è un campione del passato a cui ti ispiri?

Io sono nato per stare davanti e se me lo chiedi espressamente amo stare davanti la porta, molto vicino ai sedici metri, tanto che da giovanissimo ero una prima punta, poi per l’amore che provo per questo gioco ho fatto di tutto, per tanti anni l’esterno, anche ad Aprilia e in tutta la mia esperienza di calciatore nella regione Lazio e adesso che sono alla Lupa, sono stato da subito impostato come seconda punta con licenza di allargarmi e dare ampiezza alla manovra, in sostanza una fusione tra gli ultimi due ruoli ricoperti in carriera. Io da tifoso della Juventus, perché da uomo del sud e siciliano, o sei juventino  o sei interista – oltre che simpatizzante del Catania come lo sono io – ho sempre avuto un debole per il capitano Alessandro Del Piero, e ne ho studiato anche qualche movenza, anche se lui è un campionissimo, una leggenda e poi come esterno io sono stato sempre un po’ atipico, per dirtela così. Molti si stupivano quando mi vedevano partire a mille all’ora sull’esterno per puntare la porta, perché trovavano assurdo che un uomo di oltre un metro e ottanta per 86 chili potesse fare l’ala ed effettivamente interpreto il ruolo anche a partire da caratteristiche atletiche come le mie che sarebbero più da punta centrale, ma forse questa è la mia forza.

SICLARI

Tu sembri avere più fame del solito, senti particolarmente questo campionato?

La società Lupa Castelli mi ha fatto e mi fa complimenti, un ottimo contratto, mi fa sentire importante in un importantissimo gruppo di calciatori, non mi manca nulla, ma lo dico sinceramente Giovanni, io negli ultimi due campionati a San Cesareo sono stato felice per me, per le prestazioni e i gol segnati ma i campionati non li ho vinti, sono arrivato secondo e ad oggi a distanza di mesi mi è rimasto l’amaro in bocca per aver assaporato la sensazione di guadagnarmi di nuovo la C fatta per tanti anni sul campo, da protagonista, ma avevo ogni volta squadroni come e più del San Cesareo quali Sambenedettese, Lupa Roma, e via dicendo, che mi hanno tolto la gioia finale più grande. Quindi di questi complimenti me ne faccio pochissimo, io quest’anno sarò fiero di me sul serio solo se riuscirò a vincere il campionato, il resto non mi interessa, ve l’assicuro.

C’è da dire anche che hai trovato un intesa spettacolosa con Nohman e Boldrini, un  trio offensivo come voi non ce l’ha nessuno, magari si punta su uno-due giocatori, ma voi sembrate perfetti assieme…

Si ma è anche umano visto che siamo presi per fare giocate offensive insieme e lavoriamo insieme e senza intoppi fisici da inizio ritiro quindi ormai sappiamo come muoverci, dove vuole il pallone e quando ciascuno di noi, e calcisticamente Boldrini e Nohman mi sfruttano al meglio, mi motivano per essere sempre in movimento come piace a me e quindi gli scambi vengono alla grande, ci troviamo a meraviglia, è vero. Poi non dimentichiamoci di Dario Tranchitella, perché uno come lui va assolutamente aiutato a fare valanghe di gol come ha sempre fatto anche in C fino all’anno scorso, è una punta devastante. Sono pronto a scommettere che se serve per il bene della squadra, visto che non si potrà giocare con 40 punte, se lui starà bene e farà gol a grappoli, se toccherà stare ogni tanto a me fuori, non morirò di gioia, ma uno come Tranchitella va aiutato a tornare al cento per cento il prima possibile perché sarà la nostra arma in più, vedrete.