ACCADEMIA, ATTILIO ORTENZI PREPARA LA PROSSIMA STAGIONE: “SIAMO AMBIZIOSI, MA PROCEDIAMO PASSO DOPO PASSO”

ACCADEMIA, ATTILIO ORTENZI PREPARA LA PROSSIMA STAGIONE: “SIAMO AMBIZIOSI, MA PROCEDIAMO PASSO DOPO PASSO”

Quella che sta per iniziare sarà una stagione con una nuova grande protagonista nei campionati Elite. Parliamo dell’Accademia Calcio Roma, che nell’arco di due anni è riuscita a portare tutte le sue categorie nei massimi campionati di settore giovanile. Abbiamo intervistato il Direttore Generale Attilio Ortenzi per conoscere meglio questa realtà.

Direttore, come state preparando la stagione che sta per iniziare?

Stiamo sicuramente cercando di approcciare alla nuova stagione nel miglior modo possibile. Tre anni fa, quando mi chiesero in quanto tempo potevamo arrivare in Elite, pronosticai tre stagioni: ce ne sono volute solo due. Ora è il momento di consolidarci, quindi l’obiettivo di partenza deve essere il mantenimento di tutte le categorie d’Eccellenza guadagnate quest’anno.

Difficile nascondere, però, le ambizioni con la Juniores…

Se per il settore giovanile l’obiettivo è quello dichiarato in precedenza, per la Juniores il discorso è diverso e le aspettative maggiori: siamo abituati a stare nelle posizioni di vertice e quindi ci proveremo senz’altro anche questa volta. Con la scorsa stagione si è chiuso un ciclo, sono arrivati tanti ragazzi nuovi, quasi il 90% della rosa sarà costituito da classe ’98, quindi si può dire che affronteremo il campionato quasi sotto età. Ma i nuovi arrivi sono di valore altissimo: penso a Faiella, Neri, Manni e Borrelli dalla Lodigiani, a Rosari dal Villanova, più qualche altro colpo che stiamo per chiudere ma che non vi dico (ride). Abbiamo puntati su questi calciatori perché hanno il Dna che vogliamo noi all’Accademia: seri, disposti al lavoro, rispettosi delle regole, con atteggiamenti da professionisti. Si integreranno perfettamente.

Non solo i classe ’98: radiomercato vi dà vicini a due acquisti dall’est…

Stiamo chiudendo queste due operazioni in entrata: sul 2000 (Zadenko ndr) è praticamente tutto fatto, mentre per Zavarov, classe ’99, stiamo risolvendo alcuni inevitabili problemi logistici. Sono due ragazzi che possono darci una grossa mano e che, non dimentichiamolo, in Russia giocavano in squadre professionistiche.

Hai espresso anche apprezzamenti per un giocatore della Lazio, campione d’Italia con la Vigor Perconti, Yaya Bamba…

Ti assicuro, è solo gossip. Ho detto che è un calciatore che mi piace tanto, che da noi farebbe la differenza, ma è un discorso nato e morto lì. Non abbiamo neanche mai parlato. Detto questo, “magari ci casca” (ride).

Qual è stato il segreto dell’Accademia, realtà che è cresciuta a dismisura in pochissimo tempo?

Penso che il segreto dell’Accademia sia stato quello di puntare in primis sulla scuola calcio. E’ il nostro fiore all’occhiello e non badiamo a spese per potenziarla. Lavorare su questo aspetto è fondamentale, perché ti permette di dare continuità anno dopo anno, puntellando le rose e non rivoluzionandole ogni volta che viene Luglio. L’esempio più lampante ce lo abbiamo con i 2002: sessanta piccoli calciatori di prospettiva per una squadra che negli anni a venire potrà darci tante soddisfazioni.

Quanto tempo ci vorrà per vedervi lottare per un titolo regionale con Giovanissimi o Allievi?

Parto da un principio: tra vincere un campionato e dare due giocatori ai professionisti sceglierò tutta la vita la seconda opzione, perché l’obiettivo del settore giovanile è quello. Con questa obbligatoria premessa aggiungo, però, che siamo una società ambiziosa, e secondo me entro 2 o 3 anni saremo lì a giocarci qualcosa di importante…