ARANOVA, PALLUZZI CERCA LA SVOLTA: ” LA DIFESA C’È, ORA VOGLIO I GOL “

ARANOVA, PALLUZZI CERCA LA SVOLTA: ” LA DIFESA C’È, ORA VOGLIO I GOL “

A cura di Roberto Matrisciano

Promozione Girone A

È una delle squadre neopromosse nella categoria, ed è una di quelle che sta convincendo di più. Un progetto che sta prendendo forma di stagione in stagione, e che ha visto l’apice con la conquista della Promozione. Il duo Palluzzi-Bernardini, alla guida dell’Aranova dallo scorso campionato, non si vuole fermare qui, ma intanto i due si godono il momento, provando a correggere qualche particolare fondamentale e a trasmettere alla squadra la giusta mentalità per diventare sempre più grande.

Intervenuto ai nostri microfoni, è il tecnico Vincenzo Palluzzi a farci una panoramica sul mondo Aranova.

Mister, siete attualmente nelle zone alte della classifica, se lo aspettava?

Qual’è il suo bilancio su questo inizio?

” Possiamo ritenerci soddisfatti, ma da ora in poi cercheremo di fare meglio, anche se non abbiamo particolari obiettivi di alta classifica.

Quello che posso dire, è che ci alleniamo per vincere ogni partita, a prescindere dalle nostre ambizioni.

Dobbiamo avere questa mentalità per cercare di fare sempre meglio “.

Le prossime tre gare saranno molto impegnative.

In sequenza affronterete la Guardia di Finanza in casa, Atletico Ladispoli e Compagnia Portuale in trasferta.

Ritiene che saranno sfide decisive per misurare la vostra forza e le vostre ambizioni?

” Non saranno determinanti, come non sarà decisiva nessun’altra partita, e le spiego il perché.

Paradossalmente la giornata più inutile per noi è la Domenica, nel senso che il lavoro fondamentale è quello che facciamo in settimana.

La partita per noi è un esame, ma se all’esame non arrivi preparato diventa tutto inutile. 

L’allenamento è il nostro pane quotidiano, e se durante la settimana vedo il giusto atteggiamento allora la Domenica non sono preoccupato, perché sono convinto che faremo bene, indipendentemente dal risultato finale “.

Nella vittoriosa trasferta con il Fiumicino di qualche giornata fa, la sensazione è stata quella di una squadra solida, attenta alle distanze tra i reparti e cinica in contropiede.

È questo il vostro leitmotiv?

” A Fiumicino fummo attenti e ordinati per circa un’ora e bravi a far male in contropiede.

Ma ad essere sincero in quella partita mi piacque di più la formazione di Natalini.

Noi siamo una squadra che prova, e a volte riesce, anche ad adattarsi agli avversari, e ad esempio anche con il Montespaccato giocammo in modo simile alla partita del “Desideri”.

In questo girone ci sono squadre più forti di noi tecnicamente, dobbiamo avere rispetto di queste formazioni e cercare di venirne a capo come abbiamo fatto in quelle circostanze.

Detto questo, l’Aranova è comunque in grado di gestire il gioco e imprimere il proprio ritmo alla partita , come già dimostrato in alcune circostanze.

Io sono dell’opinione che non c’è un unico modo di interpretare le gare, devi essere bravo anche a capire i difetti dell’avversario e cercare alternative durante la sfida”.

La difesa, con solo cinque gol subiti, è da considerarsi il vostro punto di forza?

” È vero che abbiamo subito pochissimo, ma abbiamo segnato anche poco.

D’ora in poi chiederò ai ragazzi di aiutare meno la difesa e di concentrarsi di più sulla fase offensiva “.

Dallo scorso anno lei è in panchina in coppia con Emiliano Bernardini.

Quali sono i segreti per guidare in tandem una squadra?

” Per prima cosa non siamo persone narcisiste, che cercano di superarsi o di far valere solo le proprie idee, altrimenti sarebbe impossibile andare avanti.

È normale che possiamo avere dei pensieri diversi in alcune occasioni e in qualche circostanza, ma poi ogni decisione viene presa esclusivamente per il bene della squadra, è soltanto quella la soluzione.

Fino ad ora tutto è andato per il meglio, c’è ottima sintonia “.

Oltre agli ottimi risultati sportivi, si parla benissimo anche della vostra struttura.

” Qui bisogna fare i complimenti al nostro Presidente, che ha investito per rendere lo stadio una struttura bella e accogliente.

Ma ci tengo a dire che il nostro fiore all’occhiello è rappresentato da tutte le persone che fanno parte di questa società, a partire da Guido Chiarini, dal DS Carlo Musa, fino ad arrivare al nostro caro magazziniere.

Tutti svolgono con passione, serietà e serenità il proprio mestiere, e garantisco che tutto ciò si riflette positivamente anche sulla squadra.

A livello organizzativo l’Aranova sembra una società di categoria superiore.

Ed è anche questa dedizione, questa passione, che ha permesso alla squadra di arrivare in Promozione nel giro di quattro anni “.

A dicembre interverrete sul mercato?

” Penso di no, indipendentemente dalla nostra classifica e da come supereremo le prossime tre gare.

Personalmente, non mi piace mai intervenire sul mercato a stagione iniziata.

Stiamo lavorando molto sui giovani e ci concentreremo sulla loro crescita.

Già li stiamo martorizzando – ride -, nel senso che stiamo dedicando molte forze su di loro “.

In cosa deve migliorare l’Aranova per diventare grande ?

” Sotto il profilo tecnico abbiamo ampi margini di miglioramento, dunque su questo aspetto sono tranquillo e fiducioso.

Cosa più importante invece, è che non dobbiamo aver paura di perdere, cercando  di affrontare le gare con più serenità.

Alcune volte ho notato un atteggiamento troppo conservativo, forse dettato dal fatto di non voler rovinare la bella partenza, dimenticando che comunque l’obiettivo è sempre quello di una tranquilla salvezza.

Ed è per questo che già da Domenica contro la Guardia di Finanza adotteremo uno schema più offensivo.

Stiamo cercando un modo per far sbloccare definitivamente la squadra, e così abbiamo deciso di metterli alla prova, dando a loro più libertà di azione, senza preoccuparsi troppo di aiutare i difensori. 

Al di la di tutto, siamo comunque molto soddisfatti del nostro rendimento, siamo tra le prime e ce la stiamo giocando con tutti, alla faccia dei pronostici di inizio stagione, che ci davano addirittura in quarta o quinta fascia.

Penso che per la squadra sia stato uno stimolo per dare ancora di più “.

 

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