Astrea – UniPomezia, le pagelle della Finale

Astrea – UniPomezia, le pagelle della Finale

A cura di Riccardo Selvi

CIAMPINO, stadio Arnaldo Fuso – Nella finale di Coppa Italia di Eccellenza laziale l’UniPomezia batte 1-0 l’Astrea, conquista il secondo titolo consecutivo nella competizione (mai nessuno ci era riuscito prima in 26 anni) e accede alle fasi finali nazionali dove troverà i sardi del Tonara negli ottavi.

Gara sul filo dell’equilibrio e certamente non spettacolare come da copione in appuntamenti come questi, decisa soltanto a un quarto d’ora dalla fine da uno sfortunato errore di Tagliaferri.

Ecco le pagelle del match:

ASTREA foto astrea

Mattia PLACIDI 7 – In una partita nervosa e avara di emozioni, la sua parata sull’incornata di Casavecchia che devia il pallone sulla traversa è strepitosa. Sul gol di Delgado è assolutamente incolpevole.

Alessio TAGLIAFERRI 4 – Tiene bene in fase difensiva, dove regge alla grande il confronto dinnanzi all’arsenale offensivo dell’UniPomezia. Quello sciagurato tentativo di appoggio di petto a Placidi però, compromette la sua buona prestazione e regala la Coppa Italia agli avversari.

Luca FRATINI 4,5 – Al contrario del suo collega sulla fascia destra, soffre tantissimo le scorribande di Ciaramelletti sul suo out di competenza. Troppo nervoso e mai propositivo in fase offensiva, nella ripresa si becca il giallo nel tentativo di arginare la corsa del numero 18 rossoblù e rischia la doppia ammonizione in un paio di circostanze. (Dal 90’ Patrizio AURELI s.v.)

Enrico RONDONI 6,5 – Guida sapientemente la linea mediana di Mastrodonato in una gara tutt’altro che semplice. Fa da diga e protegge perfettamente la difesa dagli attacchi centrali avversari, costringendo la squadra di Solimina a giocare prevalentemente sulle fasce.

Luigi CIPRIANI 6,5 – Nella tensione di una finale come questa, le difese hanno quasi sempre la meglio sugli attacchi. Ceccarelli non gli dà troppo fastidio e la sua prova viene agevolata.

Ivano DIONISI 6,5 – Come il compagno di reparto non corre rischi e gioca una gara senza sbavature. La sua cocente delusione al momento del gol subito la dice lunga su quanto tenesse a portare a termine la missione per alzare il trofeo.

Edoardo ODORISIO 5,5 – Partita non facile per il giovanissimo numero 7, che duella con due clienti tutt’altro che comodi come Casavecchia e Ramceski. Prova a dare manforte a Di Iorio con la collaborazione di Di Benedetto, ma paradossalmente le due occasioni potenzialmente più pericolose arrivano dopo la sua uscita dal campo. (Dall’81’ Matteo PUTRINO s.v.)

Nunzio MOLLO 6 – Il capitano prova con orgoglio a guidare i suoi compagni verso il trofeo, ma a centrocampo la lotta è durissima e non riesce a sfruttare le sue innate caratteristi che in fase d’inserimento. Tiene comunque botta in mezzo al campo.

Simone DI IORIO 5,5 – Il veterano dell’Astrea non è al meglio ma stringe i denti per essere della partita. Fa a sportellate dal primo all’ultimo con Casciotti e Ilari e prova generosamente a tenere alta la squadra, ma di palloni puliti giocabili dalle sue parti non ce n’è neanche l’ombra.

Daniele DI BENEDETTO 6 – Il fantasista di Mastrodonato non ha vita facile di fronte all’arcigna retroguardia di Solimina. Prova a inventare qualcosa da calcio piazzato nei primi 20’, mettendo in apprensione Savioli e compagni. Cala nella ripresa.

Alessio PETITTA 5 – Non riesce ad avere la meglio nel duello con Ilari. Fa quello che può per aiutare la squadra in ripiegamento, ma in fase offensiva è un fantasma. (Dal 76’ Ivan GIUNTOLI 5,5 – Anche lui prova a recuperare in extremis ma riesce soltanto ad andare in panchina. Mastrodonato gli concede l’ultimo quarto d’ora infuocato subito dopo il gol di Delgado e dai suoi piedi passa la chance più importante dei suoi, ma il suo sinistro di prima intenzione, non facile, su lancio di Di Benedetto arriva docile tra le braccia di Savioli).

Quintiliano MASTRODONATO 6 – Mette in campo la miglior formazione possibile nonostante l’emergenza totale capitatagli prima di questo grande appuntamento, che lo costringe a mandare in campo dal 1’ soltanto tre undicesimi nati prima del 1990. Lo tradisce un errore di Tagliaferri, ma l’Astrea è vivo. A lui il compito di tenere compatte le redini della squadra dopo un ko che rischia di mettere a repentaglio il prosieguo del campionato soprattutto dal punto di vista psicologico.

 

UNIPOMEZIA

foto unipomezia

Thomas SAVIOLI 6 – Inoperoso per tutti i 90 minuti, le poche occasioni avversarie non inquadrano lo specchio o sono leggibili dall’estremo difensore classe ’98. Qualche uscita di pugno sui piazzati da fermo di Di Benedetto nel primo tempo e niente più.

Emiliano ILARI 7 – Colonna portante dell’UniPomezia nella difesa a tre di Solimina, non sbaglia una virgola e annulla Petitta dalla sua parte. Una garanzia.

Alessandro FRANCESCHI 6,5 – Partita tranquilla per l’esterno classe ’99 sull’out di destra. Nessun errore e copertura costante sulle poche iniziative tentate da Petitta sul suo lato.

Alessandro SPAZIANI 6,5 – Tanto lavoro oscuro per il numero 8 che come spesso accade regge da solo il centrocampo dell’UniPomezia e consente allo smisurato arsenale offensivo di Solimina di esprimersi al meglio senza troppi compiti difensivi.

Andrea CASCIOTTI 6 – Guida bene la linea difensiva, ma concede qualcosa di troppo nel duello fisico con Di Iorio che lo mette più volte in difficoltà. Qualche punizione di troppo concessa nel finale, ma gara assolutamente sufficiente.

Leonardo CASAVECCHIA 7 – Pilastro della retroguardia insieme a Ilari. Se l’Astrea fa fatica ad avvicinarsi alla porta di Savioli il merito è anche suo.

Roberto Alfonso DELGADO 8 – E’ l’uomo in più dell’UniPomezia. Dai suoi piedi passano tutte le azioni offensive dei suoi, sia in movimento che da calcio da fermo. Risolve la gara da grande giocatore nel momento cruciale e regala al club del presidente Valle il secondo storico successo consecutivo nella competizione. Decisivo.

Cristian CIARAMELLETTI 7,5 – Un motorino inesauribile. Corre appresso agli avversari dal 1’ al 90’ e riesce anche ad essere sempre presente in fase offensiva. Collante preziosissimo per Solimina che non può davvero farne a meno, fa uscire col mal di testa anzitempo dal campo dopo averli messi alle corde per tutto il match. Instancabile.

Fabio CECCARELLI 6 – Gara spigolosa per il bomber classe ’83. Come il suo dirimpettaio Di Iorio dalla parte opposta si occupa più di lavorare palloni sporchi e di far salire la squadra, ma non ha nemmeno un’occasione pulita per incidere lì davanti. (Dall’85’ Gian Piero TOZZI s.v.)

Federico VALLE 6,5 – Il capitano si unisce alla battaglia insieme a Spaziani in mezzo al campo e dalle sue parti gli avversari non hanno vita facile. Esce stremato a pochi minuti dalla fine dopo aver dato tutto. (Dall’87’ Andrea PORZI s.v.)

Armin RAMCESKI 6,5 – Corsa e quantità al servizio di Solimina. Ingaggia il duello con Odirisio e tiene botta fino alla fine prendendosi il giallo nella ripresa nel tentativo di andare generosamente in pressione sui difensori avversari.

Claudio SOLIMINA 7 – Il navigato tecnico dell’UniPomezia non sbaglia nulla e conduce i suoi al secondo successo consecutivo in Coppa Italia. Ora arriva il bello: due fronti ancora aperti e una storica Serie D da conquistare sul campo per riscrivere la storia del calcio pometino.

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