ATLETICO 2000 KO, PROVA DI MATURITA’ DEL CERTOSA NEL DERBY DI CENTOCELLE

ATLETICO 2000 KO, PROVA DI MATURITA’ DEL CERTOSA NEL DERBY DI CENTOCELLE

Di Alessandro Bastianelli.

JUNIORES ELITE : ATLETICO 2000 – CERTOSA 0 – 1

ATLETICO 2000 (4-3-3): Scevola; Fugazzaro (31’st Porcaro), Lippi, Giacomozzi, Crawford; De Leo, Di Luozzo (11’st Anedda), Angelillo (1’st Palombo); Cuna (22’st Quercia), Corsi, Ciavarro (22’st Tosto). A disp.: Ceccherini, Benvenga. All.: Daniele Boncori.

CERTOSA (4-2-3-1): Tanturri; Castaldi, Conti, Cornacchia, Terzi; Laurenti, Mugavero (27’st Guglielmo); Guidi (14’st Coico), De Luca, Demofonti (33’st Costantino); Proia. A disp.: Gregnanin, Bucarelli, Brancati, Mariotti. All.: Christian Ranalli.

ARBITRO: Merolli di Cassino.

MARCATORI: 46’pt Proia.

NOTE: 150 spettatori circa; 1′ e 7′ di recupero; ammoniti Fugazzaro, Giacomozzi, Crawford, De Leo (A), Cornacchia, Mugavero, Demofonti (C).

 

Il Certosa fa sul serio e, nel derby di ritorno della Juniores Elite, si vendica dello sgarbo subito all’andata dall’Atletico 2000 battendola per 1 – 0 e portandosi a casa un successo esterno davvero fondamentale, tanto per la classifica, quanto per il morale.

Sono tre punti pesanti quelli conquistati al Catena dai ragazzi di Ranalli, che staccano l’Atletico proprio di tre lunghezze in classifica e che gli permettono di continuare a detenere il terzo posto insieme al Savio, vittorioso in casa contro la Vis Artena.

LE REGOLE DEL DERBY – Era lecito attendersi una gara tirata e giocata sulle corde dell’agonismo e dell’intensità. Così è stato nel caldo pomeriggio del Catena, e sul rettangolo verde le due formazioni hanno seguito alla perfezione le regole principali dei derby.

Tanto agonismo, due centrocampi folti e molta intensità caratterizzano i primi minuti di gioco. Gli assi delle due formazioni vengono marcati stretti, con Demofonti puntualmente raddoppiato e Angelillo sottoposto a un pesante pressing.

L’Atletico parte bene, Cuna si prodiga in acrobazia dopo due minuti di gioco su cross di Lippi ma spedendo alto; è solo un sussulto però, perchè il Certosa dimostra molta più lucidità a centrocampo grazie alla catena De Luca – Laurenti, entrambi in forma magnifica.

Sarà proprio De Luca il più pericoloso per i viola grazie alle sue doti di opportunismo: Conti riesce ad andarsene sul fondo e a pennellare un bel pallone in area, che Giacomozzi allontana proprio sui piedi di De Luca, che calcia forte ma trova il piedone di Crawford ad intercettare sulla linea, proprio quando si apprestava ad alzare le mani al cielo.

La risposta dell’Atletico è affidata ad Angelillo, che però sciupa malamente un calcio da fermo dai 20 metri al 29‘ spedendo sopra la traversa; molto meglio Ciavarro qualche minuto tardi, che in un fazzoletto di campo si coordina bene per il tiro, trovando una deviazione ma anche la traversa. Male invece Corsi, che nonostante il grande impegno non riesce ad addomesticare nessun pallone buono, mancando anche il tap in di testa sul bel cross di un funambolico Lippi al 32′.

ZAMPATA PROIA – Con il passare dei minuti l’Atletico cala d’intensità facendo il gioco del Certosa, che porta ancor più alto il pressing verticalizzando rapidamente quando è in possesso palla.

Demofonti si svicola dalla marcatura e per poco non fulmina Scevola con un rasoterra velenoso da fuori (34′), mentre due minuti prima Guidi aveva disegnato una gran parabola in area per l’inserimento di Terzi, che si inserisce bene ma sfiora il pallone proprio davanti allo specchio. Non disdegnano la soluzione da fuori gli uomini di Ranalli: Laurenti si inventa un missile più simile a un katiuscia sovietico che a un tiro, l’esito però è sfortunato (37′).

Il calcio da fermo è però la chiave della cassaforte biancorossa. De Luca scalda il piede dai 35 metri, dalla stessa posizione in cui calciò Guidi, Proia ci mette l’intelligenza, avventandosi sul pallone e spizzando quel tanto che basta per siglare l’uno a zero, una vera doccia gelata per i padroni di casa perchè maturato in pieno recupero.

Costretti a rincorrere sin dai primi minuti, e senza uno spento Angelillo (oltre all’assente Faustini), i biancorossi entrano in campo con fervore e grinta, ma senza la lucidità necessaria per scalfire un’attenta difesa ospite.

Guidati da un maestoso Terzi e da un coraggioso Cornacchia, bravo a salvare più volte in acrobazia i suoi, i viola resisteranno al pressing dell’Atletico, concedendo agli avversari soltanto le briciole.

Poche le occasioni nella ripresa. Tanturri rimane pressochè inoperoso, mentre Scevola correrà qualche brivido sui tagli dall’esterno di Demofonti e Costantino, che porteranno al tiro prima Proia (30′) poi De Luca (33′), entrambi imprecisi al momento della conclusione.

Neanche la punizione di Laurenti (oggi migliore in campo per l’importanza del suo lavoro oscuro) aggiungerà brio ad una ripresa combattuta ma avara di emozioni, che consegna i tre punti al Certosa dopo un recupero extra large e immotivato. Successo meritato per la qualità del gioco e per l’ordine messo in campo dai ragazzi di Ranalli, che non mollano un centimetro lanciando un messaggio alla vetta del girone B: il campionato è ancora tutto da vivere, i viola vogliono essere protagonisti.