CALCAGNI ESALTA IL CASSINO: “IL PROFESSIONISMO? VORREI RICONQUISTARLO CON QUESTA MAGLIA”

CALCAGNI ESALTA IL CASSINO: “IL PROFESSIONISMO? VORREI RICONQUISTARLO CON QUESTA MAGLIA”

Franco Calcagni ha appena ventisette anni, ma alle spalle ha già una robusta esperienza di calcio e di vita.

Cassinate doc, il destino lo ha portato a seguire la propria passione in giro per l’Italia, da Perugia a Narni, passando per Viterbo, Belluno e San Vito al Tagliamento.

Poi il ritorno a casa per organizzare il proprio futuro insieme alla sua compagna, Monica, ed il culmine della gioia che una coppia possa provare, la nascita del piccolo Samuel una manciata di settimane fa.

Pochi possono dire di essere stati profeti in patria, lui sì.

Per amore della maglia azzurra ha lasciato la Serie D ed è finito in Promozione, quasi uno smacco per uno che pochi anni prima aveva anche vinto uno scudetto con la Berretti del Perugia, ma lui non ha rimpianti.

Negli occhi ha ancora quella corsa, folle e innamorata, verso la sua gente.

Gol come quello segnato al Colleferro lo scorso 6 gennaio non si dimenticano facilmente.

Lasciano tracce nella memoria, solchi nel cuore di chi ha la fortuna di realizzarli.

Lì si condensano e si alimentano i sogni e le speranze del “Top Player di Eccellenza” della scorsa settimana.

 

Franco, cosa significa per te indossare la maglia del Cassino?

“Per uno come me che a Cassino ci è nato indossare questi colori rappresenta davvero qualcosa di speciale ed importante.

In passato ho sempre giocato in Serie D, poi ho scelto di tornare nella mia città per esigenze familiari, dovute al fatto che volevo metter su famiglia con mia moglie.

cassino

Volevamo sistemarci ed insieme abbiamo deciso di smettere di girare l’Italia e fermarci.

Scendere di categoria e giocare in Promozione non ha rappresentato un ostacolo, ma un’opportunità”.

Che ricordi hai dei tempi di Perugia?

“Ricordi bellissimi, anzi direi in assoluto i più belli da calciatore, perchè credo che sia il sogno di ogni bambino che ama il calcio giocare un giorno nelle categorie importanti.

A Perugia ho vissuto gli anni del settore giovanile ed ho anche avuto il piacere di vincere il tricolore con la Berretti nel 2007.

Inoltre, ho anche avuto modo di sfiorare il professionismo esordendo in C”.

Facciamo un balzo nel tempo e veniamo ai giorni nostri.

Mi dici cosa prova un giocatore a realizzare il gol che spacca la partita in occasione di una finale ed a correre verso quella che è la sua gente?

“In tanti me lo hanno chiesto e a tutti ho dato la stessa risposta: è davvero difficile spiegare momenti del genere.

calcagniE’ un’emozione fortissima, indescrivibile.

Quando vesti la maglia della tua città e segni una rete così importante provi davvero qualcosa di unico”.

Tu hai una notevole esperienza alle spalle e spesso anche quest’anno hai siglato reti decisive, eppure prima con Morelli, adesso con Longobardi sei spesso finito fuori dalla formazione titolare.

Ti dà fastidio che qualcuno ti consideri il bomber di scorta del Cassino?

“Sinceramente sì, non posso negarlo.

Forse pago il fatto di essere originario di questa città e magari proprio per questo motivo, secondo qualcuno, dovrei accontentarmi.

Io però ricordo che per tornare qui per scendere di categoria e giocare in Promozione io ho scommesso su me stesso”.

Lo scorso anno una parentesi positiva a Morolo.

“Qualcuno non mi riteneva all’altezza di giocare qui a Cassino anche in Eccellenza e così me ne sono andato.

L’estate successiva fu una grande soddisfazione essere richiamato dal club.

Ho accettato senza neppure valutare l’offerta economica, ma semplicemente perchè ero contento di aver dimostrato a quel “qualcuno” che si era sbagliato sul mio conto…”.

Ad inizio stagione in molti vi consideravano i favoriti d’obbligo nel girone…

“Nutriamo molti rimpianti da questo punto di vista.

Senza peli sulla lingua, io credo che siamo noi la squadra più forte in assoluto del torneo.

All’inizio abbiamo pagato un po’ l’inesperienza nella veste di allenatore di Massimiliano (Babusci, ndr) e un po’ le pressioni che naturalmente il ruolo ed una piazza esigente come Cassino ti mettono addosso.

castellucci cassinoOrmai siamo piuttosto attardati dalle prime posizioni ed è un peccato perchè vi garantisco che questo è un gruppo molto importante e siamo assai uniti tra di noi.

Mister Castellucci è stato bravo a darci un’identità di squadra”.

Tra i tuoi compagni c’è qualcuno con cui sei particolarmente legato?

“I rapporti sono ottimi con tutti.

Magari con gente come Masciantonio, De Paola, Campobasso, Partipilo e Longobardi c’è maggiore feeling”.

Con quest’ultimo c’è competizione per la maglia numero nove?

“Un pizzico di competizione c’è, è innegabile ed è anche giusto che sia così, però è molto leale.

Tra di noi esiste uno splendido rapporto”.

Mercoledì prossimo arrivano i molisani del Vastogirardi per l’andata dei Quarti di Finale di Coppa Italia.

“La loro qualificazione ci ha sorpreso, perchè onestamente eravamo convinti che sarebbe passato il San Salvo.

Comunque, per noi non cambia nulla.

Noi prendiamo quello che viene, partita dopo partita…”.

Essendo ormai troppo lontani dal vertice, con quale spirito affronterete le rimanenti gare di campionato?

“Vogliamo arrivare più in alto possibile.

E’ ovvio che a questo punto dobbiamo puntare a far bene soprattutto in coppa, ma anche il campionato può darci qualcosa in più.

Il nostro obiettivo è cercare di fare più punti possibile di qui a maggio”.

Delle quattro squadre che sono ancora concretamente in corsa per vincerlo chi vedi favorita?

“Dico Città di Ciampino perchè, nonostante il periodo di flessione che ha accusato, ha inanellato una serie di pareggi, senza però perdere mai.

Questo vuol dire che parliamo di una squadra forte e solida sotto il profilo mentale.

In più ha un Tornatore che sta facendo grandi cose”.

Per il futuro hai un sogno?

“Da venti giorni sono diventato papà di Samuel e questo per me già rappresenta qualcosa di eccezionale.

Poi io rimango un tipo ambizioso e dico che non ho mai smesso di sperare di tornare tra i professionisti un giorno.

Farlo con la maglia del Cassino sarebbe il massimo”.