CAMILLI CARICA LA PRO CALCIO TOR SAPIENZA: “LA COPPA ITALIA? POSSIAMO RIBALTARE IL RISULTATO. E PER IL SECONDO POSTO CI SIAMO ANCHE NOI…”

CAMILLI CARICA LA PRO CALCIO TOR SAPIENZA: “LA COPPA ITALIA? POSSIAMO RIBALTARE IL RISULTATO. E PER IL SECONDO POSTO CI SIAMO ANCHE NOI…”

Alti e bassi.

Fanno parte della vita di ciascuno di noi ed anche la sua storia è stata contraddistinta da una serie di saliscendi che in qualche maniera lo hanno condizionato.

A trent’anni però Jacopo Camilli, attaccante di carattere e di talento che ormai da qualche stagione lega ormai il proprio nome alle sorti calcistiche della famiglia Armeni, ha trovato il suo equilibrio.

Lo intuisci parlandoci che il ragazzo ha ormai acquisito quella piena maturità e quella consapevolezza dei propri mezzi che in passato forse lo avrebbero aiutato negli snodi di una carriera che poteva essere ben più brillante.

Nessun rimpianto però.

A dircelo è lo stesso attaccante della Pro Calcio Tor Sapienza, Top Player di Eccellenza della scorsa settimana secondo i lettori del nostro sito.

“Francamente rifarei tutte le scelte che ho compiuto in passato – esordisce con sincerità ai nostri microfoni Camilli – Ho vissuto esperienze positive e negative nel calcio, ma conservo gelosamente anche queste ultime perchè comunque mi hanno formato ed aiutato a crescere.

Ho avuto la fortuna di vivere fasi della mia carriera anche all’estero e per me sono state determinanti perchè mi hanno insegnato che bisogna avere una mentalità aperta ed accettare le differenze culturali.

E’ vero, non feci in tempo ad uscire dalla Lodigiani che subito mi ruppi tibia e perone.

Quello per me fu un bivio, magari senza quell’infortunio le cose sarebbero andate in maniera diversa.

Pazienza, il mio bilancio resta comunque positivo”.

Quello degli infortuni ha sempre rappresentato un fardello per un calciatore in possesso di requisiti fisici e tecnici che avrebbero meritato indubbiamente una sorte diversa.

L’ultimo, nella scorsa stagione, lo ha costretto a restare a guardare per cinque lunghissimi mesi.

rufo-e-camilli

 

“E’ stata dura, ma ne sono venuto fuori – sorride il calciatore gialloverde – Anzi, questa situazione mi ha permesso di conoscere una persona che ha cambiato il mio modo di vedere la vita, non solo il calcio: il preparatore atletico Cesidio Rufo.

Desidero ringraziarlo anche da queste colonne, se posso”.

 

Camilli ormai è un fedelissimo di casa Armeni.

Dopo l’esperienza americana a Miami, l’attaccante ha accettato la proposta del presidente, seguendolo prima a Villanova e poi a Tor Sapienza.

massimo armeni

“Per quanto riguarda il mio rapporto con il presidente posso solo alzare le mani – sottolinea Camilli – Ha sempre rispettato i patti e mi ha anche offerto un posto di lavoro.

Difficile trovare gente del genere in questo ambiente.

E non dimentico quanto mi siano stati vicini nel periodo del recupero dall’infortunio i suoi figli, Valeria e Fabrizio, due persone fantastiche.

La mia opinione è che l’aspetto umano non dovrebbe mai essere messo in secondo piano rispetto a quello calcistico, perchè lo sport praticato, prima o poi, finisce.

La vita, invece, va avanti ed allora emergono i rapporti veri”.

I freddi numeri evidenziano che, dopo un bel filotto di successi, la formazione romana è incappata in due rovesci consecutivi.

Astrea in campionato e Montecelio in coppa hanno incrinato alcune delle certezze che la squadra di Cristiano Di Loreto si era costruita nelle precedenti settimane.

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“Io sono fermamente convinto che la nostra sia una rosa fatta di uomini prima ancora che di calciatori – replica l’attaccante – E’ vero, stiamo attraversando un momento un po’ così, ma nulla è pregiudicato e soprattutto noi non ci precludiamo nulla.

Anche se nei novanta minuti ci ha sconfitti, l’Astrea per me resta una squadra alla nostra portata.

Domenica a punirci sono stati gli episodi.

Sulla coppa, invece, attenti a darci per morti prima del tempo.

Noi teniamo a quella manifestazione e fra due settimane andremo a giocarci la qualificazione con il Montecelio”.

Fin qui il campionato ha assistito quasi inerme al dominio dello SFF Atletico.

Difficile individuare una reale antagonista allo strapotere degli uomini di Raffaele Scudieri.

“A mio avviso, sono destinati a giocare un campionato a parte – concorda la punta romana – Quest’anno nel Girone A si gioca solo per il secondo posto e per quel traguardo le squadre più attrezzate mi sembrano Valle del Tevere, Civitavecchia ed Astrea.

La Pro Calcio Tor Sapienza?

Mi ritengo una persona molto razionale e che non ama millantare e proprio per questo motivo dico che noi abbiamo un gruppo importante e che puntiamo a quel traguardo.

Al secondo posto possiamo arrivarci, lo ripeto.

E’ un obiettivo che questa squadra può raggiungere”.

Guardare indietro è inutile, ma gettare uno sguardo al futuro rappresenta sempre una tentazione per tutti.

“Quando appenderò gli scarpini non farò l’allenatore – rivela Camilli – E’ un ruolo in cui non mi vedo.

Piuttosto, mi piacerebbe dedicarmi ad una carriera da direttore sportivo.

Spero che un giorno una società mi dia l’opportunità di cimentarmi in quella veste”.