L’occasione per rubargli cinque minuti al telefono arriva naturale, visto che c’è da fargli gli auguri di buon compleanno.
Massimo Corinaldesi ha appena archiviato una stagione comunque positiva al ritorno a Fregene e sta già progettando il futuro insieme a patron Ciaccia, al direttore sportivo Manfra ed al tecnico Caputo.
Sì, perchè nonostante le voci degli ultimi giorni l’assetto dirigenziale e la sfera tecnica rimarranno inalterati e da questi si ripartirà nel solco di quanto prodotto soprattutto nella seconda parte del campionato da poco concluso.
“Fermo restando una partenza certamente non ottimale e che ci ha portato a tagliare alcuni ragazzi, credo che il nostro bilancio non possa che essere positivo – analizza il dg biancorosso – Ci siamo salvati con dieci giornate di anticipo ed abbiamo trovato un gruppo di calciatori giovani ma validissimi da cui vorremmo ripartire anche l’anno prossimo.
Alcuni resteranno certamente, perchè il loro cartellino è del Fregene, mentre con altri dovremmo metterci a tavolino e parlarne.
Tutti insieme hanno composto un grande gruppo e da loro vorremmo ripartire.
In linea di massima, l’ossatura della squadra sarà la stessa e speriamo anche di poter avere ancora con noi due ragazzi stupendi come Barrago e Leone”.
Resteranno ben saldi al loro posto anche Paolo Caputo e Maurizio Manfra.
Su quest’ultimo si erano appuntate di recente le attenzioni dell’UniCusano Fondi, ma Corinaldesi chiarisce: “Ricevuta una telefonata dal Fondi, Maurizio ci ha subito avvertito con grande correttezza.
Nel nostro ambiente, è del tutto legittimo farsi una chiacchierata, se si viene contattati.
E’ chiaro che di fronte ad un’offerta economica di livello Maurizio possa anche pensarci, però credo che la sua intenzione sia quella di restare con noi.
Anzi, proprio stasera io e lui abbiamo una riunione che coinvolge anche il presidente e l’allenatore per pianificare la prossima stagione”.
Chi assai probabilmente chiuderà invece la propria esperienza in riva al Tirreno è Leonardo Nanni, reduce da due stagioni condite da un grandissimo rendimento e contraddistinte, soprattutto l’ultima da una palpabile crescita sotto il profilo temperamentale.
“Proveremo a mandarlo a giocare in Lega Pro o, al massimo, in Serie D, ma comunque non nel Lazio.
Leo ha bisogno di respirare aria di fuori.
Con queste categorie non c’entra nulla, lo sappiamo tutti.
Nessuno doveva insegnargli qualcosa sotto il profilo tecnico.
Un merito però ce lo prendiamo: spero e credo che siamo riusciti a fargli comprendere che uno con le sue qualità deve solo pensare al calcio e a divertirsi.
Non penso sia un caso se l’anno scorso aveva chiuso la stagione con cinque cartellini rossi, mentre quest’anno non è stato espulso mai”.
Dopo una stagione come l’ultima, in cui dal pericolo di restare invischiati nella lotta per non retrocedere si è passati al sogno di poter competere per il titolo nel breve volgere di tre mesi, c’è curiosità circa le ambizioni future del club biancorosso.
“Vogliamo continuare su questa strada, miscelando elementi giovani con gente più esperta – puntualizza Corinaldesi – Sostituire uno come Nanni, che ha dato un contributo pesantissimo in termini di gol ed assist, non sarà facile.
Dovremo puntellare principalmente il reparto offensivo.
In linea di massima, non ambiremo alla vittoria finale.
Certo, se poi il campionato sarà livellato, per non dire mediocre, come è stato l’ultimo, allora magari proveremo a dire la nostra…”.
E se Massimo Corinaldesi dovesse farsi da solo un regalo, quale sceglierebbe?
“Non sono un appassionato di regali, anche se riceverne fa sempre piacere – sorride il direttore generale – Ho un sogno che inseguo da sempre ed è legato alla serenità.
Viviamo tempi particolari e mi piacerebbe averla sempre con me”.