CREMONINI: “IL MONTESPACCATO? NON FIRMO PER UN PAREGGIO”

CREMONINI: “IL MONTESPACCATO? NON FIRMO PER UN PAREGGIO”

La sconfitta patita domenica scorsa al S.Eugenio contro il La Storta di Pino Porcelli ha chiuso una striscia di risultati positivi per il Valle del Tevere.

La formazione di Stefano Scaricamazza aveva centrato un bel filotto di successi in campionato e mercoledì scorso aveva anche staccato il visto d’accesso alle semifinali di Coppa Italia dove affronterà il Guidonia di Insogna.

L’uno-due di Rosati ed il guizzo di Aquilio hanno però causato il sorpasso da parte del Montespaccato che ha costretto i sabini ad occupare il gradino più basso del podio.

E domenica prossima a Forano busserà proprio la squadra di Andrea Di Giovanni per il primo di quattro snodi complicati che prevedono anche le due semifinali e lo scontro diretto con la Vigor Acquapendente.

Serve dunque compattezza e massima concentrazione per arrivare all’obiettivo fissato ad inizio stagione attraverso gli investimenti di un club che mira senza mezzi termini al salto di categoria.

Alessio Cremonini indossa la maglia del Valle del Tevere dalla scorsa stagione.

Con lui abbiamo fatto il punto della situazione nella tana dei biancazzurri reatini.

 

Cremonini, cos’è accaduto domenica scorsa con il La Storta?

“Credo che la nostra sconfitta sia dipesa da un insieme di fattori.

Avevamo cominciato discretamente, prendendo anche un palo.

Dopo aver subito il loro gol, ci siamo lanciati in avanti ed abbiamo incassato le loro ripartenze.

Ancora una volta abbiamo dimostrato di soffrire quel tipo di terreno di gioco.

Se non ricordo male, sulla terra abbiamo battuto solo la Pro Clacio Contigliano quest’anno.

Quel genere di superficie la soffriamo senza dubbio.

In più alcuni di noi erano piuttosto stanchi dopo la partita di mercoledì a Cassino”.

Quella contro i ciociari è stata una battaglia.

“E’ stata certamente una bella impresa eliminarli.

Loro sono certamente un’ottima squadra.

Contro avversari del genere noi riusciamo ad esprimerci meglio, mentre fatichiamo con quelli che si arroccano dietro la linea del pallone”.

Siamo nel vivo della stagione e voi siete in lizza su ambo i fronti.

Su cosa deve concentrarsi, a suo avviso, il Valled el Tevere?

“Penso che non possiamo scegliere.

In coppa se sbagli una partita, sei fuori.

In campionato dobbiamo provare ad inseguire la Vigor Acquapendente finchè la matematica non ci condanna, ma nel contempo dobbiamo tenere a bada il Ronciglione che ha dimostrato di essere un avversario pericoloso”.

Spesso avete alternato ottime prestazioni a cadute come quella di domenica.

Perchè?

“A mio avviso, è una questione psicologica.

Dobbiamo migliorare nella continuità, anche perchè sono convinto che tra noi e la capolista non ci sia questo divario di punti.

Loro hanno preso il largo più per demeriti nostri che per meriti loro”.

Lei è al secondo anno alla corte di patron De Santis.

Come si trova?

“Benissimo.

Questa è una bella società, anzi direi una vera e propria famiglia che non ti mai mancare nulla e ti porta a far bene”.

Con Scaricamazza siete stati compagni in molte avventure calcistiche prima di questa.

Ora che è il suo allenatore, cambia qualcosa nel vostro rapporto?

“Fuori dal campo ridiamo e scherziamo come prima, ma quando si lavora, lui fa sentire che ci sono delle differenze di ruolo.

Come è giusto che sia”.

Che tipo è?

“E’ un grande lavoratore ed è molto attento ai dettagli.

Spesso ci bacchetta anche quando vinciamo in maniera rotonda, se qualcosa non gli è andato a genio.

E’ un perfezionista”.

In questa stagione si è separato dopo molte avventure condivise da suo fratello Andrea, che attualmente milita nell’Atletico Fidene.

“Era già accaduto qualche anno fa, quando io ero a Ciampino e lui ad Albano.

La cosa non mi pesa, perchè in campo io non ho parenti.

Quando giocavamo nella stessa squadra, lui era prima di tutto un compagno e poi mio fratello”.

Lei ha giocato molte stagioni tra D ed Eccellenza.

Le pesa essere sceso di categoria?

“Esigenze di lavoro mi hanno portato a questa scelta, anche se esistono notevoli differenze tra i vari campionati”.

Qual è, a suo avviso, la caratteristica predominante in quello di Promozione?

“Credo che quella principale è che il calcio qui è più fisico e meno giocato.

Lo percepisci da piccole sfumature”.

Domenica affronterete il Montespaccato.

Firmerebbe per un pari che mantenga le cose inalterate?

“Dico di no, perchè non possiamo permetterci il lusso di pareggiare dopo la sconfitta con il La Storta.

Dobbiamo centrare almeno il secondo posto perchè ti dà maggiori garanzie in ottica-play off.

Inoltre, sarà la prima verifica di un calendario di fuoco e dobbiamo cercare di partire con il piede giusto”.

Subito dopo andrà in scena gara-1 con il Guidonia.

Avrebbe preferito un derby con La Sabina?

“Prima del sorteggio avevo pronosticato che avremmo incontrato il Guidonia, quindi va bene così.

Conosco Vittorini che è stato mio compagno di squadra anni fa alla Stella Polare.

E’ un attaccante veloce e bravo tecnicamente, quindi dovremo fare attenzione.

Classifica alla mano, credo che loro punteranno tutto sulla coppa”.

Se doveste passare il turno, chi le piacerebbe incontrare?

“Penso che la finale più giusta dal punto di vista dei valori sarebbe tra noi ed il Cre.Cas.

Staremo a vedere se sarà così”.