FEDELI VS FEDELI: DISCORDANTI I PARERI DI PADRE E FIGLIO DOPO L’ESONERO DI PUNZI

FEDELI VS FEDELI: DISCORDANTI I PARERI DI PADRE E FIGLIO DOPO L’ESONERO DI PUNZI

I primi commenti a caldo dopo l’esonero di Francesco Punzi sono discordanti, quasi fossero la degna conclusione di una vicenda che ha fatto discutere i vertici reatini sin dalla prima giornata di campionato.

Che la visione di Franco ed Andrea Fedeli (nella foto di rietilife, ndr) in merito all’affaire-Punzi non collimasse troppo, non è un mistero e lo si constata ascoltando il parere del figlio team manager.

“Sono sinceramente dispiaciuto per la piega che hanno preso gli eventi, ma la decisione spetta chiaramente al presidentissimo che per questa squadra ha investito molto.

Con il mister si era instaurato un bellissimo rapporto di collaborazione ed è un peccato sia finita così.

Desidero rivolgere a Francesco Punzi, che considero un ragazzo ed un tecnico intelligentissimo, ogni fortuna per la sua carriera”.

Di tenore diverso il parere del numero uno amarantoceleste.

Il patron non ha mai fatto mistero che per lui Punzi non era il tecnico ideale per un Rieti chiamato a vincere il campionato ed anche in chiusura di rapporto Fedeli senior è tranchant.

“Punzi?

Se ha resistito tanto sulla panchina del Rieti, lo deve a mio figlio Andrea.

Lui dice che i soldi sono miei ed è giusto che io decida come investirli?

Sbaglia, perchè i soldi sono anche suoi.

Fosse stato per me, lo avrei esonerato già cinque o sei settimane fa.

L’unico rimpianto che ho è di non aver preso prima questa decisione.

Badate bene, nessuno discute le qualità umane o professionali di Punzi, ma non era l’uomo giusto ed ora voltiamo pagina.

Ora toccherà a Pezzotti ed Onesti, ma i giocatori stiano bene attenti, perchè io continuo a guardarmi intorno e se ci sarà da fare altro, lo farò senz’altro.

Voglio ricordare che il Rieti è l’unico club In Eccellenza ad aver saldato cinque mensilità ai suoi tesserati.

Non devo aggiungere altro”.