Torna alla vittoria il Villalba. Ma non è questa la notizia.
Torna a giocare e a convincere, questo fa piacere e incute timore, una volta di più, alle altre pretendenti al salto di categoria.
Sotto le percussioni dei padroni di casa cade stavolta il Fonte Nuova, con un risultato che non lascia adito a dubbi: 3- 1.
A segno Prioteasa con una doppietta e il subentrante Matteo Vivirito.
Altra notizia: Perrone e Vivirito in panca, De Gregorio e Marini nell’undici titolare, tra i migliori in campo. Ultima delle notizie da sottolineare, il Villalba Ocres Moca 1952 la vince di tecnica, di tattica e di determinazione.
Fondamentali in questo le due punte: Prioteasa e soprattutto De Cenzo.
Quest’ultimo imprendibile, folletto della fascia che ha seminato avversari su avversari, ha dribblato decine di volte, sempre con successo. Emblematica una azione sulla fascia sinistra dell’attacco tiburtino, con 4 giocatori del Fonte Nuova lasciati in un fazzoletto: da li e’ partita l’ennesima percussione centrale con gol fallito di un soffio. Su di loro interventi duri, disperati, puniti con il rosso in ben tre occasioni.
L’attaccante di Monterotondo, invece, di testa e’ stato una autentica calamita’ per gli ospiti. Non ha mai fallito in elevazione, sempre abile a smarcare Petrucci e Neroni in ripartenza dalle seconde linee, con Marini e De Gregorio a fare diga davanti ai tre bloccati della difesa.
Il cambio modulo inizia a dare i suoi frutti, ma con interpreti diversi nella zona nevralgica: Vittorio Marini ha dato spessore e aggressività al centrocampo del Villalba, con giocate di alto profilo, come la forbice a liberare in mischia sulla fascia sinistra e il gol sfiorato in avvio, pronti via e conclusione fuori di pochissimo.
Nel complesso buona prova di tutti i ragazzi di mister De Filippo, bravo una volta di più a mettere in discussione le sue convinzioni sui titolari, abile e ridisegnare una squadra, testardo nel credere nei giovani che ha a disposizione e a farli ruotare.
La classifica resta ancora deficitaria, ma la vittoria consente ai tiburtini di aggrapparsi prima e poi lasciarsi dietro il Fonte Nuova.
Ora tocca alle altre. Sguardo fisso in alto, c’è ancora molto da correre, e la rincorsa e’ appena iniziata.
Ufficio stampa Villalba
