IX MEMORIAL BINI: LADISPOLI – ACCADEMIA C. ROMA, LA CRONACA E GLI HIGHLIGHTS DELL’INCONTRO

A cura di Lele Rossilli

LADISPOLI – ACCADEMIA C. ROMA  1 – 3

Ladispoli: Narcelli, Squarcia, Corsetti, Saltalamacchia, Dini, Aracri, Cagnoni (10′ st Zalabra), D’Aguanno (25′ st Mazzone), Antinucci (12′ st Di Domenico), Napolitano, Landi (5′ st Marini). A disp.: Loioli, Caleffi, Marini, Aronica, Mazzone, Zalabra, Di Domenico. All.: Dolente.

Accademia C. Roma: Mignucci, Canali, Amato (17′ st Pistillo), Quaglia, Bianco, Antonini (25′ st Ciocerini), Carbone (24′ st Di Francesco), Perseu, Borriello, Abdalla, Di Nunzio (11′ st Svidercoschi). A disp.: Andrei, Pistillo, Di Francesco, Ciocerini, Longhi, Svidercoschi. All.: Marini.

Arbitro: Ghinelli di Roma 2

MARCATORI: 25′ pt Carbone, 28′ pt Borriello, 13′ st Svidercoschi (A), 28′ st Zalabra (L)

NOTE: ammoniti Amato (A), Aracri (L); espulso Marini (L)

Primo Tempo – Con sette minuti di ritardo sul tabellino di marcia, il direttore di gara Ghinelli, dà il via al primo tempo. L’attesa era tanta. Si avverte sugli spalti e si riflette nel campo: nessuna delle due squadre vuole uscire sconfitta.

Ladispoli e Accademia cominciano molto compatte e attente dando vita ad un inizio di gara senza pericoli. Errori di impostazione per entrambe. Bisogna infatti aspettare il decimo minuto per vedere Narcelli sporcarsi i guanti sul tiro di Borriello: una conclusione che comunque non impensierisce l’estremo difensore del Ladispoli.

Col passare dei minuti l’accademia comincia a scrollarsi di dosso la tensione e il gioco ne risente soprattutto con la fisicità di Borriello, le giocate di Perseu e la classe di Abdalla. Per Ladispoli, prova ad accendersi Cagnoni, ma tenta sterili giocate di fino che non riescono il più delle volte o che comunque rallentano l’azione facendo perdere i tempi di gioco ai compagni.

La partita si accende al ventiseiesimo con l’asse Antonini-Borriello che smarca Carbone: il numero 7 dell’Accademia non si fa pregare e gonfia la rete. Nulla da fare per Narcelli.

Al trentunesimo l’Accademia bussa di nuovo alla porta di Narcelli trovando il doppio vantaggio: un corner teso sul primo palo partito dai piedi educati di Omar Ali Abdalla, pesca lo splendido taglio di Borriello che brucia e anticipa i difensori avversari spizzando in rete.

Ladispoli prova a reagire ma l’Accademia si mostra più solida e compatta e al trentacinquesimo Perseu si divora il goal del KO dopo uno scivolone sfortunato di Saltalamacchia: il numero 8 prova un tocco di fino che si spegne a pochi centimetri dal palo lontano.

Secondo Tempo – Entra con tutt’altro spirito Ladispoli nel secondo tempo. Ha subito una buona occasione con una punizione nei primi minuti della ripresa calciata alta da Napolitano.

I ragazzi di Dolente sembrano aver preso le misure all’Accademia e quindi inizia la consueta girandola di sostituzioni. Da sottolineare l’ingresso di Zalabra (L) e Svideroschi (A) particolarmente ispirati.

È proprio Svideroschi appena entrato che spezza gli schemi difensivi del Ladispoli: prima intorno all’undicesimo stacca di testa sfiorando la rete e poi al diciottesimo viene innescato nel cuore dell’area di rigore e, col mancino, fulmina Narcelli.

Ladispoli mostra una forza d’animo che fa appassionare anche chi non ama il calcio, e proprio quando la partita sembra conclusa per tre reti a zero, i ragazzi di Dolente cominciano a dare spettacolo e a schiacciare l’Accademia. Infatti al ventottesimo Di Domenico lancia Zalabra che controlla e buca la difesa per ora sempre attenta dell’Accademia. La punta quindi non sbaglia a tu per tu con Mignucci.

Passano una decina di minuti di assolo per Ladispoli, poi l’Accademia si sveglia con Ciocerini che in grande spolvero dribbla gli avversari come fossero birilli a centrocampo e punta la rete: innervosito, Marini lo insegue fino al limite dell’area intervenendo pericolosamente da dietro  sulle gambe del numero 16. Il direttore di gara Ghinelli gli esibisce il rosso e Ladispoli conclude in dieci.

Dopo quattro minuti di recupero termina una partita che l’Accademia ha meritato di vincere per azioni create, per cinismo e per costanza di gioco. Ladispoli si sveglia troppo tardi, quando ormai la partita era stata chiusa e gli avversari avevano già entrambe le mani sul trofeo.

Vanno comunque fatti i complimenti a entrambe le squadre per il gioco espresso e per l’educazione e il rispetto che i ragazzi hanno mostrato nei confronti dell’avversario e della competizione. D’altronde sono questi i valori che il memorial Alessandro Bini ha sempre voluto e continuerà a trasmettere nelle prossime edizioni del torneo.