JUNIORES ELITE, L’ORGOGLIO GRIFONE NON BASTA, AL CANDIANI PASSA LA TOR TRE TESTE

JUNIORES ELITE, L’ORGOGLIO GRIFONE NON BASTA, AL CANDIANI PASSA LA TOR TRE TESTE

Di Alessandro Bastianelli.

JUNIORES ELITE : N. TOR TRE TESTE – GRIFONE MONTEVERDE 1 – 0

TOR TRE TESTE (4-3-3): Ferendeles; Contucci (33’st Michettoni), Gallo, Mele, Tamburlani; Federico, Milano, Puca; Lorusso (45’st Caruso), Montaldi (23’st De Dominicis), Petric (29’st Arcano). A disp. : Santesarti, Tocci, Lucia. All. : Stefano Fabi.

GRIFONE MONTEVERDE (4-4-2): Carloni; Ruggiero, Buccioni, Ignazzitto, Mezzetti (28’st Faragalli); Corrias (28’st Fogli), Bianchi (17’st Anello), Di Maggio, Gallani (1’st Cucculelli); Troiani, Quattrini (23’st Sette). A disp. : Berti, Papavero. All. : Alessandro Radi.

ARBITRO: Greco di Roma 1.

MARCATORI: 8’st Montaldi.

NOTE: 2′ e 5′ di recupero; ammoniti Contucci, Gallo, Tamburlani, Mele, Montaldi (T), Di Maggio (G); al 31’st espulso Di Maggio (G) per doppia ammonizione.

Il big match di giornata sorride alla Nuova Tor Tre Teste. Nello scontro d’alta quota a tinte rossoblu, i padroni di casa regolano di misura il Grifone Monteverde al termine di novanta minuti tanto combattuti quanto emozionanti.

Tante occasioni da entrambi i lati hanno movimento il pomeriggio di via Candiani, e nonostante non si sia assistito a un grande spettacolo sul rettangolo verde le due formazioni hanno tenuto viva la gara sino all’ultimo secondo, fatale per il Grifone che, in dieci, ha sfiorato in extra time un insperato pareggio.

SUPER CARLONI – La Tor Tre Teste sembra sia tornata a macinare gioco. Lontani i periodi foschi di fine gennaio, adesso la formazione di Fabi è tornata a sciorinare il bel gioco palla a terra e di prima apprezzato sino al big match con il Tor Di Quinto.

Radi sa tutto e appronta un canovaccio atto ad imbrigliare gli avversari, un 442 con i reparti stretti fra loro e la marcatura a uomo è il disegno tattico del tecnico ex Aurelio.

La Tor Tre Teste gioca a sprazzi, ma quando accelera sono brividi forti per gli ospiti. Radi ha dalla sua un Carloni attento e concentrato come non mai. Al 14′ il portierone rossoblu è assolutamente fenomenale nel chiudere due volte la porta in faccia alla Tor Tre Teste, prima sul taglio di Federico dalla sinistra, poi sull’immediato tap in di Petrich da due passi. Bravo anche dieci minuti più tardi in uscita su Petrich (sprecone, invece al 35′ su ottimo suggerimento di Lorusso), Carloni si esalterà al 40′ sulla conclusione a botta sicura di Montaldi, ben liberato da una sponda, e sul finire di tempo anche sulla gran punizione di Tamburlani, che scavalca la barriera ma non i guanti di Carloni.

Tre grandi interventi in quarantacinque minuti del proprio portiere tengono quindi a galla il Grifone, che in attacco produce poco o niente.

Mele e Tamburlani, coadiuvati dal solito Gallo e dallo sfrontato Contucci, cingono l’area di Ferendeles con ottime chiusure, lasciando agli ospiti le briciole. Di Maggio può solo sfogarsi su calcio di punizione, superando la barriera ma senza scalfire le certezze di un attento Ferendeles (23′).

LAMPO MONTALDI – Serve più estro e fosforo al Grifone in mezzo al campo, Radi si gioca subito la carta Cucculelli, inserendo poco dopo anche il regista Anello. Cucculelli metterà più volte apprensione alla difesa di casa, ma Di Maggio non riesce ancora a sfruttare ancora le occasioni da fermo (2′).

La gran mole di gioco prodotta dai padroni di casa si concretizzerà all’ottavo minuto. Montaldi è stato il grande assente del primo tempo, marcato a vista da Buccioni e mai incisivo con i suoi tagli, ma sarà proprio lui a far esplodere i cuori rossoblu con un gran sinistro dal limite, che risolve una mischia in area insaccando sul secondo palo (8′).

Un guizzo inatteso, un lampo a ciel sereno giunto proprio nel momento migliore del Grifone Monteverde, che tenta subito la reazione con Troiani, bravo a infilarsi tra le maglie di casa al 14′, su invito di Corrias, ma sciupone al cospetto di Ferendeles, che lo neutralizza con un riflesso fenomenale.

Le cose però si mettono ancora peggio per gli ospiti. Di Maggio, tanto volenteroso quanto nervoso, si fa cacciare al 31′ per doppia ammonizione, privando Radi del suo condottiero. Ma le difficoltà tonificano e fortificano gli animi degli audaci.

IL CUORE NON BASTA – Il grande cuore messo in campo nell’ultimo quarto d’ora avrebbe dovuto imporre al fato un disegno diverso per i ragazzi di Radi.

Buccioni lascia la difesa per giocare a tutto campo in avanti, e supportato dal soldatino Sette sfiora il gol al 35′ spedendo di poco fuori un bel diagonale dal limite. Sull’altro versante, il neo entrato De Dominicis fa il diavolo a quattro con i suoi soliti tagli dall’esterno, non riuscendo però a inquadrare bene il sette in due occasioni fra il 34′ ed il 36′.

La vera beffa per gli ospiti è servita nel recupero. Anello si inventa un gran lancio dalle retrovie, Buccioni svetta in cielo servendo da vero pivot Ruggiero, che si trovava lì quasi per caso. Ruggiero si inserisce, trova l’uscita di Ferendeles ma sulla ribattuta stampa il destro direttamente sul palo, graziando l’ormai battuto portiere di casa.

E’ l’ultima occasione per il Grifone Monteverde, a cui il volo stavolta non riesce nel giorno più difficile, più atteso. Adesso i ragazzi di Radi dovranno dare il massimo nei prossimi big match, visto che il Ladispoli è tornato ad affacciarsi a -3 dal terzo posto.

Può invece gioire la Nuova Tor Tre Teste, che al di là di alcune sbavature (perdonabili in virtù degli errori degli avversari sotto porta) continua la propria marcia in testa al girone. Il Grifone era l’ultimo ostacolo significativo sulla strada delle finali, a cui ora la banda Fabi potrebbe benissimo arrivare da prima classificata.