JUNIORES ELITE, NEL RICORDO DI PAOLO IL TOR DI QUINTO RIAPRE IL CAMPIONATO, TOR TRE TESTE KO 1 – 0

JUNIORES ELITE, NEL RICORDO DI PAOLO IL TOR DI QUINTO RIAPRE IL CAMPIONATO, TOR TRE TESTE KO 1 – 0

Di Alessandro Bastianelli.

JUNIORES ELITE : TOR DI QUINTO – TOR TRE TESTE 1 – 0

TOR DI QUINTO (4-2-3-1): Somma; Rossi, Scriva, Verzari, Porfiri; N’Dah, Corsetti (25’st Teruzzi); Nicolucci, Penge (44’st Amadei), Tomaselli (36’st Baldassarri); Di Girolamo. A disp.: Carlucci, Torlai, Musumeci, Giulitti. All.: Valentino Vergari.

TOR TRE TESTE (4-3-3): Ferendeles; Tiraferri, Gallo, Palmieri (31’pt Tamburlani), Mele; Federico (23’st Arcano), Milano (15’st Faletra), Puca (40’st Lucia); Lorusso (8’st Montaldi), Petrich, De Dominicis. A disp.: Santesarti, Tocci. All.: Stefano Fabi.

ARBITRO: Valentini di Tivoli.

MARCATORI: 36’pt Nicolucci.

NOTE: 1′ e 4′ di recupero; ammonito N’Dah, al 49’st espulso Ferendeles per gioco violento.

Oggi si respirava un’aria particolare a via del Baiardo. Non c’era solo la partita a tener banco, ma anche il ricordo di Paolo Testa, scomparso il 16 Gennaio di tre anni fa, sconfitto da un male inguaribile a soli 42 anni.

La consegna dei fiori sulla lapide di Paolo ha aperto la gara. Un piccolo tributo per l’uomo, un semplice gesto per riassaporare, anche solo con la mente, un figlio, un maestro, un amico fraterno, che tanto ha dato al Tor Di Quinto, non solo a livello tecnico.

Oggi si respirava aria di grande calcio a via del Baiardo. Stefano Fabi ha preparato la partita con intelligenza, marcando stretto Di Girolamo e provando la ripartenza in velocità affidandosi all’estro dei suoi interpreti. Di fronte ha avuto un Tor Di Quinto padrone di sé stesso come non mai, atleticamente fortissimo, tatticamente disciplinato ed ispirato nella vena dei suoi giocolieri, Penge, Tomaselli, e soprattutto Nicolucci.

Fase di studio iniziale piuttosto lunga, ma alla distanza escono i padroni di casa, che sfiorano più volte il gol in avvio. Di Girolamo riesce a svicolarsi dalla marcatura di Palmieri al momento ideale per scagliare al volo in porta il suggerimento di Nicolucci, che però si perde di poco sul fondo (8′), emulato, ma sul versante opposto, da Tomaselli, che scarica un mancino micidiale che deve accontentarsi solo del palo (15′).

Il pallone sembra non voler entrare. La sfortuna si accanisce con Palmieri, costretto ad abbandonare il campo dopo un contrasto sfortunato con Tomaselli (a lui gli auguri di un pronto rientro), ma la sorte non vuol saperne di baciare i blues di via del Baiardo, che accarezzano ancora il sogno del gol con il colpo di testa su corner di Verzari, a cui Ferendeles risponde da campione in tuffo.

Calano i ritmi e, proprio quando sembra che ci si avvii all’intervallo sul pareggio, ci pensa Nicolucci a cambiare le carte in tavola. N’Dah trova l’imbucata per vie centrali, Nicolucci addomestica col mancino e disegna una parabola meravigliosa, che si incastra sotto il sette di Ferendeles, cui solo le ali potevano salvarlo. E’ lo splendido sigillo che testimonia come oggi, a via del Baiardo, si sentisse nell’aria che stava accadendo qualcosa di speciale.

La ripresa è un assedio rabbioso della Tor Tre Teste, che reagisce più con la pancia che con la lucidità ad un primo tempo in chiaroscuro. La catena di sinistra non vuol saperne di avviarsi, Gallo punta spesso l’area, ma a Lorusso non riesce il guizzo che tante volte gli ha permesso di alzare le braccia al cielo. Anche Federico soffre il pressing ed il costante raddoppio dei centrocampisti di casa, ma da fermo fa sempre paura. Al 12′ ci prova da fermo con una punizione magistrale, che solo per qualche centimetro si perde sopra la traversa.

Per dar fuoco alle polveri Fabi sceglie Montaldi: il suo ingresso e la sua vivacità cambiano il volto della gara, con il Tor Di Quinto rintanato nella propria area per tutti gli ultimi venti minuti.

Il furetto rossoblu sembra imprendibile, ma oggi si respirava una presenza tangibile nell’aria di via del Baiardo. Alcuni centimetri, o la mano di qualcuno lassù, accarezzano la bordata micidiale di Montaldi al 30′ sulla traversa, con Somma che, fermo come di stucco, vede il pallone centrare il legno beffardo.

Sarà invece decisivo qualche minuto più tardi l’estremo difensore di Vergari, che con un miracolo nega il gol a Montaldi, ancora pericoloso con un inserimento quasi letale.

Il forcing finale della Tor Tre Teste non paga, Ferendeles, lanciatosi in area nell’assalto finale sperando di inzuccare lui il pareggio da corner, rimedia il rosso falciando Tomaselli e aggiungendo un pizzico di nervosismo al finale di gara.

Non servirà a guastare la festa dei blues, che grazie a questa vittoria possono riaprire i giochi nel girone A. La Tor Tre Teste, che esce dal campo con onore, è ora più vicina, e la gara di oggi è stata una degna anticipazione di quella che potrebbe essere anche una finale, la finale per eccellenza.

La gara più bella dell’anno premia quindi il Tor di Quinto nel giorno più amaro per la famiglia Testa. La Tor Tre Teste cade per la prima volta in campionato in una gara che sembrava di Eccellenza per intensità, tattica e tecnica. Sembrava di vedere Paolo su quella panchina, ma Vergari può prendersi tutti i meriti e gli elogi del caso per aver fatto maturare un Tor Di Quinto che, ad inizio stagione, sembrava talvolta un cavallo imbizzarrito.

Solo chi c’era oggi a via del Baiardo ha potuto ammirare con i propri occhi una gara d’altri tempi, solo chi c’era oggi ha potuto respirare l’aria limpida che avvolgeva via del Baiardo.