JUNIORES NAZIONALI, SAN CESAREO – MISTER COSCIA AL PLAYOFF CONTRO L’ANZIOLAVINIO: “SIAMO IN FORMA MA OCCHIO A….”

JUNIORES NAZIONALI, SAN CESAREO – MISTER COSCIA AL PLAYOFF CONTRO L’ANZIOLAVINIO: “SIAMO IN FORMA MA OCCHIO A….”

A cura di Giovanni Crocé

Mister Roberto Coscia, sabato pomeriggio ad Anzio in gara unica lei ed i suoi ragazzi del San Cesareo vi giocate tutto l’anno di lavoro in una gara sola, sensazioni?

Sento tante cose e tante emozioni passarmi per la testa perchè ovviamente io sono sempre stato realista, ho detto che vincere il titolo nazionale forse e dico forse è troppo, però ho sempre pensato che il mio vero sogno sarebbe di passare i playoff e magari vedere scattare una scintilla alle fasi finali nazionali nei miei ragazzi. Tutto può succedere, paradossalmente mi spaventa molto molto di più affrontare un playoff in gara unica come questo in un sabato pomeriggio che per forza di cose sarà di fuoco, al “Bruschini” di Anzio, piuttosto che giocarmela con serenità dopo, se dovessimo superare il turno. D’altronde loro sono stati bravi ad arrivarci sopra nel gruppo H ed è giusto che godano del fattore campo e non solo di quello, visto e considerato che se sarà parità anche dopo i tempi supplementari, passerebbero loro proprio per il miglior piazzamento in campionato, se non è un vantaggio considerevole questo, poco ci manca.

A parte il fatto di avere l’Anziolavinio due risultati su tre a disposzione cosa  la preoccupa e cosa la rassicura pensando all’avversario di sabato?

Parto da ciò che vedo positivo nel rispondere alla tua domanda: vedo che abbiamo tutti a disposizione, che manca ancora un allenamento ma di testa e di gambe li vedo forti, svegli, intensi e ho tanta fiducia nel mio San Cesareo e la condizione psicofisica non si inventa in pochi giorni, e oltretutto che secondo me siamo leggermente più bravi di loro in alcune individualità, oltre al fatto che loro non ci hanno mai battuto, al Bruschini in campionato abbiamo vinto noi 1-2 mentre in casa nostra è finita 2-2, quindi alla prova dei fatti, li sappiamo affrontare; come note dolenti, oltre a quelle che abbiamo già detto, tempo soprattutto il nostro approccio alla gara perchè so che durante l’anno le maggiori “fesserie” e le sconfitte che ci hanno portato a dover giocare questo playoff in gara unica sono derivate proprio dal fatto che ci “scollegavamo” dalle partite, avevamo dei cali paurosi di concentrazione che l’avversario coglieva e sfruttava per batterci. E poi anche che ho grossa stima del loro Mister Antonelli, ex Dilettanti Falasche Juniores Elite l’anno scorso, che si è portato una bella fetta di squadra ad Anzio e quindi ha migliorato un gruppo che ci è probabilmente superiore dal lato fisico, sono tutti belli tosti e massicci, per me sarà una gara di grande corsa e fisicità…

Pericolo numero 1 per voi dagli avversari?

Ma senza dubbio occhio a Fedeli, che per me è il loro fuoriclasse, un giocatore d’attacco che ha un calcio fortissimo e preciso da tutte le distanze, anche da trenta metri e soprattutto su calcio di punizione, quindi la testa, ecco il concetto di prima, andrà usata per sapere che dobbiamo vincere per forza ma senza regalare punizioni che con giocatori letali come lui e Maialetti, non verrebbero perdonate, e poi non perdere i nervi, io per primo, anche perchè poi non potrei difendermi ai loro occhi. Ma ripeto, le sensazioni sono super-positive e vengono da questa settimana di allenamenti…

Domenica da noi in trasmissione dalle ore 18 a Sportinoro in tv si parlerà anche di come migliorare il campionato Juniores Nazionale, lei li ha fatti entrambi, Nazionale ed Elite col San Cesareo, cosa non le piace?

Non mi piace e già l’ho detto in prima persona in più occasioni anche alla vostra testata giornalistica, che per me a parte il fatto che giustamente l’assenza di retrocessioni toglie molto al campionato ma quello è difficilmente migliorabile nel breve periodo, credo che la presenza di fuori quota senza età che bene o male vengono usati da tutte le squadre della Juniores Nazionale durante la stagione, sia devastante per gli equilibri della classifica. Ho visto ragazzi del 1990 o più vecchi o anche solo calciatori del 1993, giocatori di grandissimo spessore come Piroli e Piro dell’Ostiamare, o fuoriquota di grande classe come Metta, che è del 1993, giocare contro ragazzi del 1995 e del 1996 e a questa età se il fuoriquota è forte ed in giornata 3-4 anni sono troppi e determinano l’esito della partita alla lunga e io vorrei non fosse più permesso….