Ladispoli, super Cardella trita la Lepanto e rilancia: “Abbiamo tutto per arrivare, per il titolo sarà corsa a quattro”

Ladispoli, super Cardella trita la Lepanto e rilancia: “Abbiamo tutto per arrivare, per il titolo sarà corsa a quattro”

Il Ladispoli sta attraversando un momento straordinario.

I numeri difficilmente mentono e, quando si arriva a vincere undici partite sulle ultime tredici disputate, significa che la strada intrapresa dal club di Umberto Paris è davvero quella giusta.

In estate la società ha compiuto scelte precise, vedi la conferma di buona parte del blocco che già aveva fatto ottime cose nella stagione precedente e l’inserimento di gente come Leone e Cardella che stanno rispondendo presente ad ogni input di mister Bosco.

Nella giornata di ieri proprio l’ex attaccante di Ostiamare, Pomezia, Montecelio e Boreale ha letteralmente fatto impazzire la retroguardia della Lepanto, trafiggendo in ben tre occasioni la porta dello sventurato Aniello.

Un successo che vale doppio perchè, oltre alla soddisfazione personale di un hattrick che gli mancava da dodici mesi, le sue reti hanno permesso ai tirrenici di riportarsi in vetta da soli, in virtù del contestuale pareggio del Cre.Cas. Città di Palombara sul campo del Real Monterotondo Scalo.

“E’ stata una grande gioia e mi sento di dedicarla a mia nonna Teresa che ci ha lasciati esattamente sei anni fa – esordisce ai nostri microfoni l’attaccante romano – Il più bello? Certamente il terzo, quando ho raccolto un rinvio di Amico al limite dell’area ed ho lasciato partire una gran botta”.

Tre gol che hanno fatto ancora una volta esplodere di gioia i tifosi rossoblu accorsi all’Angelo Sale per gioire insieme ad una squadra che sente di poter tagliare quel traguardo che insegue vanamente da qualche anno a questa parte.

Cardella - Ladispoli

“La nostra è una squadra molto unita e dal livello calcistico altissimo per la categoria – rivela convinto Cardella – Rispetto alle mie avventure calcistiche precedenti qui ti viene richiesto di stare sempre sul pezzo, specie in allenamento.

Il Ladispoli è una società top che ti mette nelle condizioni migliori per fare il tuo lavoro e giustamente ti chiede in cambio massimo impegno”.

 

Una competitività che all’attaccante non può che far bene alla luce degli obiettivi personali che continua a porsi.

“Ogni partita, ogni seduta di allenamento è importante, perchè tutti i compagni di squadra sono forti – spiega Cardella – Quando hai a che fare con gente che si chiama Lupo o Leone, sai che un consiglio te lo daranno sempre.

Per non parlare di Bertino e La Rosa: con due giocatori del genere non mi era mai capitato di giocare in precedenza e lo dico con il massimo rispetto nei confronti dei miei ex compagni.

bertino ladispoli

Antonello e Gabriele sono capaci di giocate che raramente si vedono in queste categorie.

Essere a contatto con giocatori simili ti fa crescere tanto e ti aiuta a porti obiettivi più alti”.

Quello di Cardella è noto, lo aveva confessato anche in passato.

“Non sono più giovanissimo, ma io vorrei fare il calciatore nella vita – sorride l’attaccante del Ladispoli – E’ vero, sono del ’94, ma esistono tanti esempi di gente che è arrivata nelle categorie superiori quando ormai sembrava impossibile e dunque perchè non sognare di raggiungere certi traguardi con questa maglia?

Personalmente mi sento molto cresciuto rispetto a prima, quando tendevo un po’ ad accontentarmi.

Ora credo maggiormente in quello che faccio, sento forte dentro di me la voglia di arrivare insieme ai miei compagni.

Negli anni passati, giocavo prevalentemente per la salvezza e la pressione quasi non la sentivo.

Quest’anno mi sento più forte sul piano mentale ed ogni domenica desidero fortemente che la squadra vinca”.

Nel Girone A di Eccellenza il processo di selezione al vertice sembra ormai cominciato.

“Per me il campionato ce lo giocheremo in quattro, almeno ad oggi questo è il mio pensiero – chiude Cardella – La Vis Artena è una squadra giovanissima, però ha quello che ritengo il miglior allenatore, il Cre.Cas. è probabilmente l’avversaria più quadrata in assoluto e l’UniPomezia è forse quella che mi spaventa di più.

Noi forse abbiamo più alternative delle rivali.

Questo è un campionato difficilissimo, ogni partita nasconde delle insidie.

Secondo me, il campionato lo vincerà chi sbaglierà meno con le cosiddette piccole”.

 

 

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