ALBALONGA:
Buccheri 8: Il voto è una media tra il 6 dei 120′ ed il 10 dei calci di rigore. Sceso in campo a sorpresa, fa correre qualche brivido a Gagliarducci in avvio non bloccando una punizione di Longo. Prende sicurezza col passare dei minuti anche nelle uscite, per poi esaltarsi dal dischetto contro Romaggioli e Grelloni. L’inatteso eroe di giornata, alla fine, è proprio lui.
Casu 6: Buona partita in fase difensiva, Grelloni non lo mette mai in crisi. Decisamente scarno il suo contributo in fase di spinta.
Piantadosi 6,5: Le sue rimesse lunghe sono una mina vagante, riesce a trovare diverse volte il fondo creando apprensione nella difesa artenese(45’st Trinca 6 Carisma da capitano, mette ordine in mezzo al campo gestendo l’assalto dei supplementari. Il suo ingresso sarebbe servito prima)
Amico 6,5: Elemento di grande spessore, gioca una gara imperiosa e si dimostra poi freddissimo dagli undici metri. Ha dovuto fare a sportellate con gli attaccanti della Vis Artena per tutta la gara, concedendo il guizzo a Proietti proprio allo scadere, una disattenzione non da lui.
Sandroni 6: Spirito di sacrificio e grande duttilità per il giovane classe ’95. Si dimena bene anche sulla sinistra durante i supplementari.
Panella 6,5: Anche per lui una partita di cuore, di sacrificio e di presenza nella zona più calda dell’incontro. Monaco di Monaco si abbassa spesso e lui va sempre a cercarlo col coltello tra i denti.
Gamboni 6: Finchè ha benzina crea grande apprensione destreggiandosi bene come interno su entrambe le fasce. Nella ripresa però non entra neanche in campo (15’st Scacchetti 5,5 I suoi strappi dovrebbero fare la differenza ma gioca a corrente alternata. Clamoroso l’errore sotto porta al 3′ del secondo tempo supplementare, la sponda di Forcina era troppo invitante per esser sprecata così)
Ramacci 7: Il più continuo tra i suoi, gioca 120′ di grande intensità e dinamismo. Non molto preciso quando si tratta di concludere a rete, sa però alternare bene filtro ed impostazione.
Cannillo 6: Partita difficile per lui ma sa interpretarla bene giocando tra le linee e provando a sfruttare gli spazi. Non molte conclusioni a rete ma una sufficienza piena.
Forcina 7: Gioca a sprazzi, ma quando si accende fa paura. Si guadagna un calcio di rigore con una gran progressione sulla sinistra, quando gli riesce si mette a disposizione dei compagni con sponde e movimenti da calciatore di categoria superiore.
Di Ludovico 6: Se fosse entrata la sua parabola allo scadere del primo tempo il voto sarebbe lievitato e anche di parecchio, resta comunque una costante spina nel fianco della difesa artenese (31’st Monteforte 6: numeri e sostanza anche da parte sua, gli manca lo spunto vincente in area)
All. Cristiano Gagliarducci 6,5: Vince il suo secondo trofeo nel giro di sette mesi con un ruolino offensivo da record, fa valere le sue doti di motivatore prima dei supplementari ma si gioca le sue carte in maniera tardiva; il fosforo di Trinca e l’estro di Monteforte scalpitavano in panchina ben prima del loro ingresso in campo. La finale di ieri lo consacra, comunque, come uno dei grandi allenatori del Lazio.
VIS ARTENA:
Fortunati 7: Incolpevole sui gol, si prodiga in un paio di interventi prodigiosi su Monteforte. Bravo nell’ordinaria amministrazione, si dimostra portiere affidabile.
Proia 5,5: Molto ingenuo nella circostanza del rigore, quando si fa prendere il tempo da Forcina. Si riprende giocando una partita di grande sacrificio.
Romaggioli 7,5: Un guerriero, aveva motivazioni sconosciute a quasi tutti gli altri protagonisti dell’incontro. Sempre pericoloso sui calci piazzati offensivi, morde le caviglie degli attaccanti albanensi con fervore nonostante una botta rimediata ad inizio secondo tempo. Sbaglia il primo rigore della serie rossoverde.
Padovani 7: Giocatore esperto e di personalità, gestisce la difesa con ordine senza sbavature. Il suo carisma e la sua esperienza permettono alla difesa artenese di sbrogliare tante situazioni insidiose.
Mancini 6: Generoso come pochi, deve concedere qualcosina in più in fase difensiva ma il suo apporto sulla sinistra è molto importante.
Fazi 6,5: Tanta grinta e sacrificio al servizio della squadra, esce stremato alla mezz’ora della ripresa (28’st Proietti 7 Si prende il suo momento di gloria alla prima occasione utile con un diagonale perfetto ed un movimento da centravanti di razza, il giovane classe ’93 si sta ritagliando uno spazio importante nelle scelte di Mirko Granieri)
Simone 6: Corre e pressa per due, ma ne risente la fase di impostazione, poco lucida e precisa nel corso della ripresa.
Longo 6,5: Ha tanta voglia di fare bene e lo dimostra provando a punzecchiare costantamente la difesa biancoblu con le sue sortite palla al piede, non ha fortuna in zona gol (37’st Innocenzi 6 sostanza e grinta al servizio della squadra in un finale difficile)
Mazzoni 5,5: Non trova mai spunti importanti nell’area avversaria, chiuso dall’ottima difesa albanense (12’st Botti 5,5 prova a pungere sulle fasce, ma anche lui viene inglobato nella morsa della difesa biancoblu)
Monaco di Monaco 7: E’ arrivato da meno di due mesi, ma aveva una voglia incredibile di conquistare questa finale. Senza Prati è costretto ad abbassarsi molto per andare a prendere il pallone, seguito come un’ombra da Panella o da Amico. Partita infinita quella del numero 10, a cui è mancato solo il gol.
Grelloni 6: Dopo Romaggioli sbaglia anche lui un calcio di rigore, ma non è da questi particolari che si giudica un giocatore. Era il più giovane di tutti in campo, non si è mai risparmiato fino all’ultimo con tutte le difficoltà del caso, anche in fase di copertura.
All. Mirko Granieri 7: Ha portato una formazione che sta lottando per la salvezza alla finale di Coppa, arrendendosi soltanto ai calci di rigore. Di lui è stato detto già abbastanza: tornato alla base dopo un esonero, sta cercando di tirare fuori la Vis Artena dalla zona salvezza con lo spirito del lavoro. Si è pure concesso il lusso di sognare, dovendosi però svegliare sul più bello.