LIBERTI: “LA SEMPREVISA? MI BRUCIA ANCORA, ADESSO PERO’ VOGLIO VOLTARE PAGINA”

LIBERTI: “LA SEMPREVISA? MI BRUCIA ANCORA, ADESSO PERO’ VOGLIO VOLTARE PAGINA”

Il passato non si dimentica, ma bisogna pur sempre ripartire.

Ne è conscio Fabrizio Liberti che, chiuso a metà della scorsa stagione il rapporto con il club di Carpineto Romano, ha trascorso gli ultimi mesi aggiornandosi e collaborando allo sviluppo del settore giovanile di una realtà nata da poco, il Tor Vergata, che gli ha chiesto di formare i più piccini partendo dalle basi.

Che poi costituiscono la componente irrinunciabile, e spesso fin troppo trascurata, del calcio.

Tra passato, presente e futuro: tanti i temi di una lunga chiacchierata con l’ex capitano di Matera ed Aprilia ed ex allenatore di Real Torbellamonaca e Semprevisa.

 

Liberti, facciamo un passo indietro.

Cosa le rimane del periodo trascorso a Carpineto Romano?

“Non posso nascondere di essere ancora dispiaciuto per come è andata a finire.

Tutto quello che di buono era stato costruito attraverso grandi sacrifici è stato cancellato come una scritta sulla sabbia da persone che con il calcio hanno poco a che vedere.

La Semprevisa è una ferita che brucia ancora, ma ormai la considero una parentesi chiusa.

Spero solo che riescano ad essere rispescati in Eccellenza, perchè la gente ed i tifosi lo meritano”.

Come ha trascorso gli ultimi mesi?

“Ho avuto modo di collaborare con una società nata da poco, il Tor Vergata.

Il mio ruolo è stato quello di dedicarmi ai più giovani con particolare attenzione ai fondamentali.

Si è instaurato un rapporto bellissimo con i ragazzi, che sono migliorati moltissimo in questo periodo trascorso insieme, ed i loro genitori.

Per me è stata un’esperienza molto importante, mi si è letteralmente aperto un mondo.

Per questo consentitemi di ringraziare il presidente Luigi Tricase e di ricordare un appuntamento speciale per questa società”.

Prego.

“Domani pomeriggio al “Tre Torri” di Torrenova, a partire dalle 17:30, la società organizzerà un raduno per i nati nel 2000, 2001 e 2002.

Si parla di Giovanissimi Provinciali, ma c’è tanta voglia di fare bene”.

Cosa ha imparato da questo periodo?

“Ho imparato che qui da noi si lavora troppo poco su aspetti di primaria importanza come la tecnica di base e la postura.

In quelle fasce d’età i ragazzi devono divertirsi, imparando i fondamentali”.

Quanta voglia ha di tornare in panchina?

“Tanta, tantissima.

In questo periodo di partite ne ho viste molte.

Come si suol dire, di aggiornarsi non si finisce mai.

Non vedo l’ora di cimentarmi con un progetto nuovo, ma voglio ragionarci bene, perchè non voglio sbagliare”.

Qualche settimana fa si era parlato anche di un interessamento della Lepanto.

“Sì, è vero, ma poi le strade non si sono incontrate.

Ora sto parlando con un paio di club e mi auguro che possano scaturire notizie positive…”.